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Versare il vino alla traditora: che cosa significa?

By Luca Stroppa 05 ottobre 2020 6978 Views

Versare il vino alla traditora: che cosa significa?

"Versare il vino alla traditora” è un’espressione diffusa in alcune zone d’Italia, soprattutto nelle regioni centrali, che si riferisce ad una specifica modalità con cui versare il nettare nel bicchiere dell’ospite o del commensale.

Leggi il nostro articolo per scoprire il significato e l’origine di questo modo di dire e cosa prevede il Galateo in questo caso.

Versare il vino alla traditora: origine e significato

Nella lingua italiana, l’espressione “alla traditora” è una locuzione avverbiale che indica un’azione compiuta a tradimento, ovvero venendo meno a un dovere o a un impegno morale o giuridico di fedeltà e di lealtà. Associata all’azione di versare il vino si riferiva, in passato, ad una modalità “disonesta” con cui eseguire questo atto.

L’espressione ha origine in una pratica “mortale” diffusa qualche secolo fa: accadeva spesso che alcuni personaggi, senza troppi scrupoli, nascondessero del veleno all'interno di un apposito vano apribile presente nell'anello che indossavano e, mentre versavano il vino al nemico o all’avversario che intendevano eliminare, facevano cadere nel bicchiere anche il veleno, senza che la vittima se ne accorgesse.

Ma come facevano? Semplicemente versando il vino con il palmo della mano rivolto verso l’alto e nascosto dalla bottiglia, con le nocche e l’anello apribile rivolti, invece, verso il bicchiere.

Si racconta che, proprio attraverso questo espediente, una delle figure più controverse del Rinascimento italiano, Lucrezia Borgia, avvelenò moltissimi nemici.

Da allora, nella nostra lingua si è fatta strada questa espressione, ancora oggi utilizzata, ovviamente senza alcun riferimento ad un possibile avvelenamento, per indicare l’atto di versare il vino con il palmo sotto la parte centrale della bottiglia e rivolto verso l’alto.

Un gesto non più considerato “pericoloso” ma certamente “non corretto” ...

Versare il vino alla traditora: cosa dice il Galateo

Tra le norme previste dal Galateo per il servizio del vino, “versare il vino alla traditora” è assolutamente sconsigliato.

Del resto, per far cadere il veleno nel bicchiere, la bottiglia o il recipiente in cui era contenuto il nettare doveva essere afferrato dalla parte centrale, con il palmo verso l'alto, in modo tale che l’anello potesse sorvolare il bicchiere stesso.

Oggi, questa pratica è da evitare. La bottiglia deve essere afferrata dalla base. In questo modo, la mano è lontana dal bicchiere dell’ospite e quindi non interferisce con il suo contenitore.

Al limite, per chi proprio ha difficoltà a prendere la bottiglia dalla base, il Galateo prevede un’alternativa più comoda. È infatti possibile fare bella figura e rispettare il buon costume anche evitando di ricorrere alla sofisticata impugnatura del sommelier. Basta tenere la bottiglia nella sua parte medio bassa, con il palmo rivolto verso il basso, per avere un maggior controllo del flusso del vino. In questi casi, la necessità di rivolgere il palmo verso il basso vuole appunto evitare che la mano di chi serve possa colpire il bicchiere dell’ospite.

Ora che conosci il significato di questa espressione, se qualcuno ti dovesse servire “alla traditora” puoi farglielo notare. E mi raccomando dai un’occhiata alle nocche e all’eventuale presenza di anelli... non si sa mai!

Posted in: Curiosità sul vino
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