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Perché si usa la ceralacca per sigillare i tappi delle bottiglie di vino

By Luca Stroppa 03 febbraio 2020 22863 Views

Perché si usa la ceralacca per sigillare i tappi delle bottiglie di vino

La ceralacca è una miscela di sostanze resinose e coloranti, che solidificano una volta raffreddatesi, utilizzata con funzione sigillante e decorativa. Pensa, ad esempio, a quelle eleganti lettere o a quei distinti documenti ufficiali che circolavano un tempo, chiusi ermeticamente con della ceralacca per scoraggiarne la manomissione e garantirne l’autenticità. Ecco, è proprio nella sigillatura che la ceralacca ha avuto un ruolo di primo piano. La ritroviamo su inviti, biglietti, missive, comunicazioni epistolari, come chiusura di confezioni, pacchi o imballaggi e come sigillante per flaconi e bottiglie, comprese quelle di vino …

Storia e utilizzi della ceralacca

La ceralacca prende il nome dalle materie che, un tempo, erano utilizzate per la sua preparazione: la cera d’api e la lacca. Oggi si utilizzano diversi tipi di lacca e diverse sostanze resinose e coloranti. La miscela di ceralacca viene riscaldata, lavorata e poi lasciata raffreddare per chiudere perfettamente contenitori che dovrebbero rimanere inalterati.

La sua massima diffusione si registra nel corso del Medioevo. Le famiglie regnanti e le più grandi istituzioni dell’epoca erano solito utilizzare questa sostanza per apporre il loro marchio sui documenti ufficiali. Nello specifico, sulla ceralacca ancora calda veniva impresso un sigillo caratteristico del mittente. Una sorta di firma che ne certificava la provenienza.

Perché si usa la ceralacca per sigillare i tappi delle bottiglie di vino

Con le tecnologie che si disponevano a quei tempi ogni tentativo di copia o di contraffazione risultava difficile, se non impossibile, da realizzare.

Presto però emerse un secondo problema: anche se il marchio della famiglia o della casa era difficilmente riproducibile, il documento poteva comunque essere danneggiato o modificato perché privo di una chiusura ermetica. La ceralacca fu utilizzata anche con questa funzione. Qualsiasi documento o lettera, soprattutto quelle ufficiali e riservate, furono inserite in buste chiuse con questa sostanza e con tanto di marchio di riconoscimento.

Perché si usa la ceralacca per sigillare i tappi delle bottiglie di vino

Il sigillo, in questo caso, oltre ad attestare la provenienza della busta, ne impediva l’apertura, garantendo la riservatezza e la segretezza del contenuto.

Una volta rotto il sigillo era impossibile riprodurlo se non si disponeva del timbro ufficiale …

Fino al XIX secolo, la ceralacca è stata la sostanza più utilizzata nella sigillatura. Almeno fino a quando l’uomo non sperimentò e adottò nuove tecniche e tecnologie di falsificazione in grado di riprodurre in maniera fedele qualsiasi marchio e di aprire ogni busta senza lasciare alcuna prova di manomissione.

Furono così pensate nuove soluzioni e sostanze con le medesime funzioni. Ci riferiamo ad esempio ai sigilli in plastica con tanto di numerazione e ai sigilli in carta con codice a barre.

La ceralacca sulle bottiglie di vino

E le bottiglie di vino?

Le capacità sigillanti ed ermetiche della ceralacca furono utilizzate anche in ambito vinicolo, grosso modo a partire dal XIX secolo.

Molti produttori decisero di ricorrere alla ceralacca, per coprire e proteggere il tappo in sughero, per due motivi:

- per evitare il contatto tra ossigeno e vino

- per dare pregio e valore al packaging

Andiamo per ordine.

La ragione principale per cui i produttori decisero e ancora oggi decidono di utilizzare la ceralacca risiede nella sua capacità di impedire il passaggio di ossigeno, evitando che venga a contatto con il vino.

Ma fai attenzione! Una volta imbottigliato il vino, è sconsigliato ricoprire subito il tappo in sughero con la ceralacca. Il vino infatti ha bisogno di una minima quantità di ossigeno per completare il suo affinamento in bottiglia e giungere alla sua completa maturazione. La microssigenazione della bevanda è garantita dal sughero ma senza ceralacca.

Soltanto una volta che il vino è giunto al massimo delle sue potenzialità si può ricoprire il tappo con la nostra sostanza. A questo punto della sua evoluzione, infatti, la bevanda non ha più bisogno di ossigeno, anzi la sua assenza ne ritarda il degrado.

La seconda ragione per cui molti utilizzano la ceralacca è puramente estetica. Memori del valore di autenticità che il sigillo in ceralacca ha avuto fin dal passato, i produttori hanno accolto questa sostanza per apporre il loro marchio sulla bottiglia di vino, griffandola.

La ceralacca serve dunque ai produttori ad imprimere la loro firma, una sorta di marchio di garanzia.

Perché si usa la ceralacca per sigillare i tappi delle bottiglie di vino

E non preoccuparti se in passato durante l’apertura di una bottiglia con tappo in ceralacca numerosi frammenti si sono sparsi sulla tavola. Studi moderni hanno portato alla scoperta di una sostanza simile molto più morbida e che non lascia residui. Stiamo parlando della “gommalacca”, frutto della lavorazione di una “gommosa” resina naturale…

Dopo questo articolo ti lasciamo con un quesito: metti la cera o togli la cera?

Posted in: Curiosità sul vino
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