Perché si chiama Vin Santo?
Siamo sicuri che, in almeno un’occasione, ti sei chiesto perché il Vin Santo si chiama in questo modo. Sappiamo anche che sei curioso di scoprire l’origine del nome di questo iconico vino italiano. Se ancora non hai approfondito la questione, è il momento giusto per farlo.
Leggi il nostro articolo per sapere perché il Vin Santo ha questo nome.
Che cos’è il Vin Santo?
Per i meno esperti, precisiamo che il Vin Santo è una tipologia di vino bianco passito prodotto in varie zone d’Italia con uno specifico metodo di vinificazione (te lo racconteremo in un prossimo articolo perché l’argomento merita di essere approfondito).
La Regione del Vin Santo più nota e celebre è la Toscana, soprattutto nell’area del Chianti e del Chianti Classico, a Montepulciano e nella zona di Prato. Qui il Vin Santo è ottenuto prevalentemente da uve Trebbiano Toscano e Malvasia ed è tradizionalmente servito con i cantucci. Data la tipicità e l’importanza di questi vini, nel corso degli anni sono state riconosciute le D.O.C. Vin Santo del Chianti, Vin Santo del Chianti Classico, Vin Santo di Montepulciano e Vin Santo di Carmignano.
In realtà, il Vin Santo è tipico anche di altre zone del nostro Paese. Ad esempio, è molto diffuso nel centro Italia, soprattutto in Umbria, ma anche nelle Marche o in Emilia Romagna. Più a nord lo troviamo in Trentino Alto Adige e in Veneto. In Trentino Alto Adige, bada bene, prende il nome di Vino Santo (Vino con la “o” finale) ed è ricavato dalle uve del vitigno Nosiola. In Veneto è prodotto nella zona della D.O.C. Gambellara dalle uve del vitigno locale Garganega.
Un’ultima precisazione. Il nome non deve ingannare. Il Vin Santo non è il vino della messa o il vino che viene utilizzato durante la celebrazione eucaristica. É un vino dolce da consumare a fine pasto o lontano dai pasti. Ma ora scopriamo perché si chiama così.
Qual è l’origine del nome Vin Santo? Perché il Vin Santo si chiama così?
L’origine del nome Vin Santo non è certa, ma esistono una serie di ipotesi e leggende, davvero curiose e interessanti, che possono spiegare perché si chiama così.
La più attendibile e credibile, riportata anche nei vari disciplinari di produzione, data l’origine del nome e del vino nel lontano 1439. Nel corso del Concilio di Firenze, convocato per riunificare la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa, fu servito un vino locale che fu molto apprezzato, soprattutto da Giovanni Bressarione, arcivescovo di Nicea. Pare che, dopo aver bevuto questo vino, Bessarione esclamò: “É vino di Xantos!”, data la somiglianza con il vino passito prodotto nell’isola greca di Xantos, oggi, con ogni probabilità, Santorini. I partecipanti italiani interpretarono quel Xantos in Santo, credendo che l’arcivescovo apprezzasse a tal punto il vino da definirlo in quel modo o che riscontrasse in esso qualità tali da considerarlo santo. Da quel momento in poi, il vino locale passito fu chiamato Vin Santo.
Ci sono altre due ipotesi, anch’esse diffuse nella tradizione popolare, che potrebbero spiegare l’origine del nome.
La prima farebbe derivare l’attributo Santo al periodo di appassimento delle uve utilizzate per la produzione del vino. Tale periodo, secondo tradizione, si protraeva dalla festa dei “Santi”, quindi dal primo novembre, fino alla settimana “Santa”, nel periodo pasquale.
La seconda, invece, collega il nome all’usanza di un frate francescano di utilizzare il vino della messa come una sorta di medicina per curare i malati di peste. Si racconta che, all’epoca, nel corso del XIV secolo, il vino passito locale era utilizzato per la celebrazione della messa e che quella trovata del frate riuscì a salvare alcune persone. Fu così che il vino venne definito santo.
Ora sai quali sono le ipotesi sull'origine del nome Vin Santo. Interessante, vero?
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