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​Perché il vino si chiama Bramaterra?

By Luca Stroppa 03 febbraio 2025 276 Views

Hai appena acquistato il vino Bramaterra nella nostra enoteca online. É la prima volta che lo compri e, come tutti, rimani incuriosito dal suo nome. Sicuramente, almeno una volta, ti sei chiesto: perché si chiama Bramaterra? Capita a tutti di porsi questa domanda, anche a chi ha già avuto il piacere di bere questa perla dell’enologia piemontese e non ha approfondito la storia e l’origine del suo nome. Ora, per tutti, è arrivato il momento di farlo.

Nel nostro articolo, ti spieghiamo perché il vino Bramaterra si chiama così e qual è la storia e l’origine del nome Bramaterra.

Dopo aver letto quanto segue ricordati di acquistare il Bramaterra Anzivino che trovi nel nostro sito di vendita di vino. Perché conoscere la sua storia e l’origine del nome è molto interessante e importante, gustarsi un bicchiere è davvero appagante e piacevole.

Che cos’è il Bramaterra?

Perché il vino si chiama Bramaterra?

Prima di svelarti l’origine e il significato del nome Bramaterra, dobbiamo ricordare alcune informazioni chiave su questo vino. Informazioni che, poi, ti saranno molto utili per comprendere, fino in fondo, perché si chiama così.

Il Bramaterra è un vino rosso del Piemonte che deve essere ottenuto prevalentemente da uve Nebbiolo, per una percentuale compresa tra il 50% e l’80%. Concorrono alla sua produzione le uve a bacca nera del vitigno Croatina, per un massimo del 30%; e le uve a bacca nera dei vitigni Uva rara e/o Vespolina, per un massimo del 20%, da sole o insieme.

La D.O.C., riconosciuta nel 1979, prevede sia una versione base sia una versione Riserva di questo vino rosso. Il Bramaterra base invecchia e affina per almeno 22 mesi, di cui almeno 18 in legno, mentre il Bramaterra Riserva deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento superiore: almeno 34 mesi, di cui 24 in legno.

La zona di produzione del Bramaterra comprende 7 comuni delle province di Biella e Vercelli: Masserano, Brusnengo, Curino, Roasio, Villa del Bosco, Sostegno e Lozzolo. Ci troviamo nell'Alto Piemonte, quella regione geografica e vitivinicola a nord della Regione, che si sviluppa ai piedi delle Alpi e che costituisce un ambiente molto favorevole alla viticoltura, sia per la composizione del suolo che per il microclima. Quest’area rappresenta una “terra di mezzo” di carattere collinare tra la fascia alpina del Monte Rosa e la zona pianeggiante del Parco Naturale delle Baragge.

Ora siamo pronti per svelarti l’origine e il significato del nome Bramaterra.

Perché il vino Bramaterra si chiama così: origine, storia e significato del nome

Perché il vino si chiama Bramaterra?

Il nome Bramaterra ha origini medievali ed appare, per la prima volta, in una pergamena del 1477. Con ogni probabilità, questo vino si produceva nella zona di quello che oggi è il comune di Masserano, in provincia di Biella, già tempo prima, ma la scelta di chiamarlo anche Bramaterra risale proprio al XV secolo.

All’epoca i viticoltori locali cominciarono ad “esportare” il loro vino rosso anche nelle aree e nelle province limitrofe. Alla ricerca di un nome che potesse rappresentarlo al meglio, arrivarono a definire il nome Bramaterra per sottolineare la propensione e la vocazione agricola e vitivinicola della zona di produzione e, quindi, il desiderio e la bramosia dei viticoltori di coltivare questa terra.

Secondo alcuni, il nome Bramaterra vuole essere un riferimento ad una sorta di storia/leggenda diffusa sull’origine di questo vino. Un gruppo di contadini, o più probabilmente un gruppo di ex servi della gleba, che erano riusciti a conquistare la libertà, decise di stanziarsi sulle colline della “terra di mezzo” tra il Monte Rosa e il Parco Naturale delle Baragge, in particolare nel territorio dell’attuale comune di Masserano, bramosi e desiderosi di lavorare la terra e coltivare la vite. Ben preso scoprirono che questo era uno straordinario luogo d’elezione per la coltivazione delle varietà locali. Da questo connubio sarebbe nato l’antenato del vino che oggi conosciamo come Bramaterra.

Al di là della sua origine, sappiamo che il nome Bramaterra faticò ad imporsi tra i produttori locali. In molti preferivano utilizzare il riferimento geografico e il nome della zona e, poi, del comune dove venivano coltivate le uve, proprio per sfruttare la fama crescente di quei territori e fornire al consumatore un’indicazione aggiuntiva.

Solo agli albori del XX secolo, il nome Bramaterra si diffuse in maniera capillare tra i produttori locali fino al sua riconoscimento ufficiale con la definizione della D.O.C. Bramaterra nel 1979.

Infine, una piccola curiosità: il Bramaterra era conosciuto anche come il Vino dei Canonici perché pare fosse il vino preferito dai membri del clero della curia di Vercelli. Inoltre, sembra che proprio la curia di Vercelli, nelle figure di alcuni suoi rappresentanti, fosse direttamente coinvolta nella produzione di questo vino nelle terre di sue proprietà, giocando un ruolo di primo piano nello sviluppo e nella diffusione del Bramaterra.

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Posted in: Curiosità sul vino
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