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​​Notizie sul vino: Vino italiano in frenata nei mercati extra-UE, -9% per l’export nei primi 3 mesi del 2025

By Luca Stroppa 23 maggio 2025 64 Views

Le principali notizie sul vino dell’ultima settimana (17 maggio - 23 maggio 2025). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più dibattute, più curiose e più riprese dai migliori Blog e siti sul vino.

Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura.

Notizie sul vino: Vino italiano in frenata nei mercati extra-UE, -9% per l’export nei primi 3 mesi del 2025

Le ultime notizie sul vino

Questa settimana ha riservato notizie significative per il vino italiano - e non solo. L’export del vino made in Italy verso i Paesi extra-UE registra un calo importante nel primo trimestre del 2025, mentre l’ombra dei dazi USA minaccia di pesare per 190 milioni di euro sulle cantine italiane. La congiuntura generale ha effetti anche sull’export di tecnologie per la viticoltura.

Arrivano anche una buone notizie: il Piemonte è stato incoronato Wine Region of the Year 2025.

Infine, una notizia dall’estero: preoccupano le condizioni meteo estreme in Francia, dove piogge torrenziali e grandinate hanno devastato i vigneti in alcune aree vitivinicole.

1️⃣ Export di vino italiano nei Paesi extra-UE: -9% nel primo trimestre del 2025

L’export del vino italiano perde terreno fuori dall’Unione Europea. I dati diffusi, il 19 maggio, dall’Unione Italiana Vini (UIV) tracciano un primo bilancio poco incoraggiante per l’export del vino italiano nei mercati extra Unione Europea. Nel primo trimestre del 2025, le esportazioni in volume hanno fatto registrare una contrazione del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A smorzare l’impatto del calo generale ci ha pensato il mercato USA, dove le esportazioni di vino italiano hanno segnato un +4%. Un incremento che, tuttavia, riflette una dinamica eccezionale legata all'incertezza sui dazi, che ha spinto molti operatori americani ad anticipare gli acquisti per evitare rincari futuri. Escludendo il supporto del mercato statunitense, il bilancio dell’export italiano nei Paesi extra-UE sarebbe risultato ancora più pesante e critico, con una perdita vicina al 17%.

Preoccupa anche la flessione dei consumi, con un brusco calo nei principali mercati internazionali. I consumi di vino mostrano un trend decisamente negativo nei primi tre mesi del 2025: in Germania la contrazione è stata dell’11,8%, nel Regno Unito del 6,4% e negli Stati Uniti del 5,4%.

2️⃣ Vino italiano: i dazi USA potrebbero costare 190 mln alle nostre cantine

Il comparto vitivinicolo italiano guarda con crescente preoccupazione alla possibile conferma dei dazi statunitensi del 10% sulle esportazioni di vino italiano. Secondo le stime presentate, il 20 maggio, da Luca Rigotti - presidente del settore Vitivinicolo di Fedagripesca Confcooperative - alla XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, l’impatto potenziale della misura potrebbe comportare una riduzione dei volumi esportati compresa tra l’8% e il 12%, traducendosi in una perdita economica fino a 190 milioni di euro.

Considerato il ruolo strategico del mercato statunitense, oggi primo sbocco commerciale per il vino italiano, Confcooperative invita le istituzioni a muoversi con urgenza sul piano diplomatico. L’obiettivo è favorire un dialogo costruttivo che contribuisca ad allentare le attuali tensioni commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti. A tal proposito, l’organizzazione cooperativa auspica che Bruxelles eviti di includere il vino e gli alcolici di produzione statunitense tra le contromisure attualmente in discussione, pensate come risposta a eventuali dazi imposti da Washington.

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3️⃣ La congiuntura colpisce anche le tecnologie per la viticoltura: -25% per l’export!

Proprio oggi, l’Unione Italiana Vini (UIV), elaborando i dati ISTAT, ha diffuso un’analisi sull’andamento dell’export dei macchinari made in Italy per la viticoltura, in vista di Enovitis, l’unica fiera nazionale interamente dedicata alle tecnologie per la viticoltura e l’enologia. L’edizione di quest’anno si terrà il 18 e 19 giugno a Rosciano (Pescara).

Nel 2024, il valore delle esportazioni di macchinari e tecnologie italiane per la viticoltura e l’enologia ha registrato un calo del 25% rispetto all’anno precedente.

La contrazione risulta particolarmente accentuata nei quattro mercati chiave: Francia (-34%), Germania (-45%), Spagna (-25%) e Stati Uniti (-14%). Un dato che evidenzia in modo inequivocabile una flessione che, ampliando lo sguardo, interessa l’intero comparto a livello internazionale.

Questo calo è riconducibile, da un lato, al rallentamento degli investimenti causato dalla congiuntura che sta attraversando l’intero settore vitivinicolo; dall’altro, rappresenta un naturale riassestamento dopo il forte incremento degli ordini registrato tra il 2021 e il 2023.

4️⃣ Il Piemonte conquista il titolo di Wine Region of the Year 2025

Durante la London Wine Fair, lo scorso 20 maggio 2025, sono stati assegnati i Wine Travel Awards (WTA), uno dei riconoscimenti internazionali più prestigiosi dedicati all’enoturismo. I WTA premiano ogni anno le eccellenze mondiali che si distinguono per l’offerta enoturistica, la promozione del territorio e la qualità dei servizi legati al vino.

Tra i vincitori quest’anno c’è anche una regione italiana: il Piemonte si è aggiudicato il titolo di Wine Region of the Year 2025. Tra i finalisti anche la California, il Sud Africa, la Moravia Meridionale e la suggestiva Terra d’Argento, nell’Ucraina occidentale.

Un riconoscimento che conferma il valore internazionale del Piemonte non solo come terra di grandi vini – dal Barolo al Barbaresco, dall’Arneis al Nebbiolo – ma anche come meta enoturistica di riferimento, capace di coniugare tradizione, paesaggio e accoglienza.

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5️⃣ Forti piogge e grandinate in Francia: è allarme per la vendemmia 2025

Usciamo dai confini nazionali per segnalare le gravi conseguenze del maltempo che sta colpendo alcune zone della Francia meridionale. Negli ultimi giorni, intense piogge, temporali e grandinate hanno provocato ingenti danni ai vigneti, aumentando il rischio di diffusione di malattie fungine.

Secondo quanto riportato da Wein-plus, il dipartimento del Var, in Provenza, è l’area più colpita. Solo il 20 maggio, in poche ore, sono caduti circa 250 mm di pioggia, un evento di tale intensità da mettere seriamente a rischio gran parte dei vigneti locali. Nei giorni precedenti, ulteriori rovesci e grandinate avevano già causato danni significativi.

Le prime stime parlano di perdite medie per i viticoltori che raggiungono il 50%, mentre alcune cantine hanno visto compromessa l’intera produzione dei loro vigneti. Questa situazione sta suscitando forte apprensione in vista della prossima vendemmia.

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