Notizie sul vino: per la prima volta nella storia dell’export dei vini italiani, gli spumanti sorpassano i rossi
Le principali notizie sul vino dell’ultima settimana (14 dicembre - 20 dicembre 2024). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più dibattute, più curiose e più riprese dai migliori siti e Blog sul vino.
Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura
Le ultime news sul vino
Questa è stata una settimana ricca di notizie sul vino italiano. Il sorpasso delle esportazioni di spumanti italiani sulle esportazioni di vini rossi italiani è stata la più eclatante, tanto da conquistare le prime pagine di siti e quotidiani.
Si registra, anche, un ulteriore step verso l’entrata in vigore del decreto sui dealcolizzati. Ci sono, poi, importanti novità che riguardano le DOP del Lambrusco.
Infine, due interessanti report di fine anno: il primo sulla vendemmia 2024 in Piemonte, mentre il secondo sulle mete del turismo enogastronomico preferite dagli italiani.
1️⃣ EXPORT VINI ITALIANI: PER LA PRIMA VOLTA, GLI SPUMANTI SORPASSANO I VINI ROSSI
La notizia sul vino italiano più ripresa dell’ultima settimana, tanto da conquistare notevole spazio anche sui siti internazionali del settore, riguarda gli spumanti. Una costante nell’ultimo periodo, visto che tutti i dati su questa tipologia di vino fanno registrare record e primati. L’ultimo, non per importanza, è lo storico sorpasso dell’export degli spumanti italiani su quello dei vini rossi. “Storico” perché, in Italia, non si era mai verificato prima.
Come riportato dall’Unione Italiana Vini, nei primi 9 mesi del 2024, le bottiglie di spumante italiano esportate sono state 528 milioni. Nello stesso periodo, le bottiglie di vino rosso italiano dirette all’estero sono state 524 milioni, mentre l’export dei vini bianchi italiani si è attestato a circa 460 milioni di bottiglie. La capacità di catturare i nuovi gusti degli appassionati e l’interesse di ogni fascia di mercato e di consumatori, unito al sempre maggiore utilizzo per la produzione di cocktail, spiega il grande successo di questa tipologia di vino.
Da segnalare, le straordinarie prestazioni del Prosecco. Un dato su tutti: dei circa 6 miliardi di euro dell’export di vino italiano nei primi nove mesi del 2024, il 22% (oltre 1,3 miliardi di euro) sono da attribuire proprio alle varie Denominazioni del Prosecco!
2️⃣ DECRETO SUI VINI DEALCOLIZZATI: BOZZA APPROVATA ANCHE DALLA CONFERENZA STATO REGIONI
Siamo sempre più vicini all’entrata in vigore del decreto sui vini dealcolizzati e parzialmente dealcolizzati. Dopo l’approvazione della Conferenza Stato Regioni, avvenuta nella giornata di mercoledì 18 dicembre, l’iter verso l’ufficialità prevede solo la firma del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida. Firma che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, entro la fine dell’anno.
La notizia è stata ripresa da tutti i siti e quotidiani specializzati, essendo di primaria importanza per il settore enologico italiano.
L’approvazione della Conferenza Stato Regioni ha portato con sé due modifiche rilevanti alla bozza originaria presentata il 26 novembre.
➤ Il testo iniziale prevedeva il divieto di eseguire le operazioni di dealcolizzazione, parziale e/o totale, negli stessi stabilimenti in cui si eseguono le tradizionali operazioni di vinificazione e/o imbottigliamento. Ora, invece, il nuovo testo consente di eseguire le operazioni di dealcolizzazione negli stessi stabilimenti, ma in locali differenti rispetto a quelli dove si eseguono le tradizionali operazioni di vinificazione e/o imbottigliamento. Una modifica che facilita il lavoro dei produttori, che non sono chiamati a dover investire in nuovi stabilimenti dedicati esclusivamente alla dealcolizzazione.
➤ Il testo iniziale prevedeva che il sottoprodotto del processo di dealcolizzazione con tecnica a membrana fosse utilizzato solo per la produzione di bioetanolo. Il nuovo testo, invece, non limita il suo impiego solo alla produzione di bioetanolo, ma consente anche usi alternativi, concedendo maggiore libertà di scelta e azione alle aziende.
3️⃣ NOVITÀ NEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE DEL LAMBRUSCO: VIA LIBERA AL LAMBRUSCO DI SORBARA BIANCO SPUMANTE E ALLA SOTTOZONA MONTE BARELLO
Un’altra importante notizia per il vino italiano riguarda le Denominazioni del Lambrusco, con significativi aggiornamenti dei disciplinari di produzione. Oltre alle modifiche delle norme di etichettatura e confezionamento di tutte le DOP del Lambrusco, ci sono altre due rilevanti novità.
La prima coinvolge il Lambrusco di Sorbara, la cui DOC si arricchisce di una nuova tipologia di vino: il Lambrusco di Sorbara bianco spumante (o con rifermentazione in bottiglia o in autoclave). Questo nuovo vino accresce la gamma di tipologie della DOP, portandole a cinque, con il Lambrusco di Sorbara rosso spumante, il Lambrusco di Sorbara rosato spumante, il Lambrusco di Sorbara rosso frizzante e il Lambrusco di Sorbara rosato frizzante. Per la produzione del Lambrusco di Sorbara bianco spumante rimane invariata la base ampelografica: Lambrusco di Sorbara (minimo 60%); Lambrusco Salamino (massimo 40%); altri Lambruschi, da soli o congiuntamente fino a un massimo del 15%. Le uve Lambrusco per la tipologia Lambrusco di Sorbara bianco spumante dovranno essere vinificate in bianco.
La seconda novità concerne la DOC Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, con l’aggiunta della sottozona Monte Barello. La specificazione potrà essere utilizzata solo per i vini della tipologia rosso frizzante. Per la produzione del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro rosso frizzante Monte Barello si deve ricorrere a uve 100% Lambrusco Grasparossa, rigorosamente raccolte a mano e con rese per ettaro inferiori alle altre tipologie. La zona di coltivazione delle uve di questa sottozona comprende, in parte, il territorio dei comuni di Castelvetro di Modena, Marano sul Panaro, Prignano sulla Secchia, Vignola, Maranello, Fiorano Modenese, Savignano sul Panaro, Spilamberto e Sassuolo. Monte Barello prende il none da una specifica area situata nel Comune di Castelvetro di Modena, fin dall’antichità considerata una zona pregiata per la viticoltura.
4️⃣ VENDEMMIA 2024 IN PIEMONTE: +5% PER LA PRODUZIONE DI VINO, EXPORT DEI ROSSI DOP IN CRESCITA
Il 18 Dicembre è stata presentata L’Annata Vitivinicola in Piemonte 2024, l’annuale report sulla vendemmia piemontese curato dall’associazione Vignaioli Piemontesi e dalla Regione Piemonte. Dall’analisi emergono dati interessanti, ripresi da tutti i siti italiani sul vino.
La produzione di vino stimata per la vendemmia 2024 in Piemonte è di oltre 2,25 milioni gli ettolitri, in crescita del 5% rispetto ai 2,06 milioni di ettolitri del 2023. Di questi 2,25 mln di ettolitri, il 93% (2,10 milioni di ettolitri) sono vini DOP, mentre il restante 7% (115 mila ettolitri) sono vini generici privi di Denominazione.
Il valore complessivo della produzione vitivinicola piemontese per il 2024 si attesta attorno a 1,248 milioni di Euro, confermandosi la seconda regione italiana, dopo il Veneto, come valore della produzione.
In questo 2024 sono giunti segnali incoraggianti anche dall’export, soprattutto dall’export dei vini rossi piemontesi: +4,4% a volume e +1% a valore. Nello specifico, vanno segnalati il +49% registrato in Canada e il +10% in USA e Giappone.
A livello qualitativo, la vendemmia 2024 viene definita, nel complesso, “più che discreta”, con i produttori che hanno saputo far fronte alle difficoltà generate dalle abbondanti piogge. Tra i vari vitigni coltivati, spicca, per qualità, il Sauvignon Blanc, seguito da Brachetto, Pelaverga, Ruché e Chardonnay.
5️⃣ LA TOSCANA É LA META ENOGASTRONOMICA PREFERITA DAGLI ITALIANI
Il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano Edizione 2024 ha catturato l’attenzione dei media del settore, risultando una delle notizie sul vino più interessanti degli ultimi giorni.
Secondo lo studio, curato da Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e docente all’Università degli Studi di Bergamo, le mete del turismo enogastronomico sono sempre più ricercate e apprezzate dai visitatori italiani e da quelli provenienti dal resto dei Paesi Europei, con un valore di oltre 40 miliardi di euro.
La classifica delle regioni italiane preferite vede al primo posto un gigante della produzione vitivinicola italiana. I turisti enogastronomici italiani hanno come meta privilegiata la Toscana. Completano il podio l’Emilia-Romagna e la Puglia.
Interessante il dato sui prodotti italiani considerati la leva del turismo enogastronomico. Al primo posto c’è il vino, il prodotto più ricercato da coloro che scelgono questo tipo di vacanza. Al secondo posto si piazza l’olio extravergine di oliva, mentre la pizza sale sul terzo gradino. La top 5 è completata da pasta e formaggio.
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