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​Le Sigle del Vino

By Luca Stroppa 31 gennaio 2019 16598 Views

Le Sigle del Vino

Quante volte leggendo l’etichetta della bottiglia appena comprata vi sarete chiesti il significato delle numerose sigle e degli acronimi che spopolano nel mondo del vino. Oltre alle ben note e famose DOC e DOCG ne esistono una serie infinita, spesso poco conosciute ai più. Per questo, abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza, specificando il significato delle sigle più comuni.

Le Sigle del Vino: una Piramide

Le sigle del vino possono essere classificate su una scala a forma di piramide con al vertice quelle più esclusive e alla base quelle più inclusive e meno restrittive. Si passa dunque dai vini DOCG e DOC ai vini IGP e per finire ai generici vini da tavola.

DOP – DOC e DOCG

DOP è l’acronimo di “Denominazione di Origine Protetta”. Si tratta di una sigla introdotta dall’Unione Europea nel 2010 in cui vanno raggruppati i vini DOC ("Denominazione di Origine Controllata") e DOCG ("Denominazione di Origine Controllata e Garantita"). DOC e DOCG, come abbiamo visto in un altro articolo (D.O.C. e D.O.C.G.), rappresentano il più alto livello di garanzia delle origini e della qualità di un vino. Per ottenere tale denominazione, infatti, i vini devono essere ottenuti da uve raccolte in determinati territori, o ancor più specificamente in certe fattorie, frazioni, comuni o sottozone; prodotti secondo specifiche tecniche e secondo modalità stabilite da severi disciplinari.

IGP

IGP sta per “Indicazione Geografica Protetta”. Questa sigla viene attribuita a quei vini provenienti da determinati vitigni e determinate zone geografiche, più ampie rispetto a quelle che definiscono una DOC o una DOCG., e che seguono disciplinari di produzione meno severi e restrittivi. Nello specifico, un vino è IGP se almeno l’85% proviene dal territorio da cui prende il nome, mentre il restante 15% può provenire da uve di altre zone. L’indicazione in etichetta del vitigno di provenienza non è comunque necessaria o obbligatoria. Nel 2010 l’Unione europea ha uniformato tale sigla con un’altra molto simile, precedentemente diffusa e spesso confusa, ovvero la sigla IGT “Indicazione Geografica Tipica”.

VDT

VDT sta per “Vino da Tavola” e indica tutti quei vini, prodotti all’interno della Comunità europea, la cui produzione non è soggetta ad alcun disciplinare di produzione e che possiedono un titolo alcolometrico compreso tra 8,5% e 15%. Sull’etichetta non è fatto obbligo indicare il vitigno e l'annata ma solo il colore del vino. Questo acronimo è spesso considerato sinonimo di scarsa qualità del vino, in realtà non è affatto così perché indica semplicemente il non sottostare ad un determinato disciplinare.

Posted in: Cultura del vino
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