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​Lacryma Christi

By Luca Stroppa 03 giugno 2019 4901 Views

Lacryma Christi

Il Vesuvio, con gli oltre 1200 metri di altezza, è un imponente vulcano che domina con autorevole maestosità la città di Napoli, di cui è divenuto simbolo indiscusso. Alle sue pendici sorgono terreni fertili particolarmente adatti alla coltivazione della vite. Qui, infatti, fin dall’antichità vengono prodotti vini unici e inconfondibili, accompagnati da miti e leggende che contribuiscono ad accrescerne il fascino e il prestigio. È il caso del Lacryma Christi, il più rappresentativo di questi vini, la cui storia, sicuramente accattivante, merita di essere raccontata.

Lacryma Christi: Storia e Leggenda

Il nome di questo vino affonda le sue radici in un’affascinante leggenda: Lucifero, dopo essere stato cacciato dal Paradiso, rubò, per dispetto, una parte dell’Eden, portandola sulla terra e generando il Golfo di Napoli. Gesù, riconosciuto in quel lembo di terra il pezzo di Paradiso rubato, pianse dispiaciuto e addolorato per l’accaduto. Le sue lacrime caddero alle pendici e ai piedi del Vesuvio generando terreni fertili, viti e uve gustose dalle quali nacque il Lacryma Christi, letteralmente “Lacrima di Cristo”.

La coltivazione della vite in queste zone ha comunque origini antichissime, sicuramente precedenti al 79 d.C., anno in cui una violentissima eruzione modificò la conformazione del terreno circostante e distrusse le città di Ercolano, Pompei e Stabia. Tra le rovine e i reperti che sono stati trovati ci sono interessanti rappresentazioni di Bacco associato al vulcano. Del resto, le eruzioni che si sono succedute in tutti questi secoli hanno favorito la fertilizzazione del terreno e, di conseguenza, la pratica della coltivazione della vite.

A tal proposito Marziale, in epoca romana, scrisse parole esaustive e indicative proprio in riferimento alla viticoltura vesuviana e alle favorevoli condizioni per la produzione di vino: "Haec iuga quam Nysae colles plus Bacchus amavit", ovvero "Bacco amò queste colline più delle native colline di Nisa".

Ancor prima, Aristotele sosteneva che i Tessali, antico popolo della Magna Grecia, già nel V secolo a.C. si dedicavano alla coltivazione della vite nella zona del Vesuvio. I vini prodotti venivano spesso utilizzati nelle cerimonie in onore degli dei venerati da questa popolazione.

Lacryma Christi: Caratteristiche e Zone di Produzione

Con Lacryma Christi s’intende dunque un vino DOC, dalla caratteristica spiccata mineralità, prodotto nella zona circostante il Vesuvio, che si può trovare in cinque diverse varianti: rosso, rosato, bianco, spumante e liquoroso.

La variante rossa è senza dubbio quella più conosciuta, anche grazie al suo inconfondibile color rosso rubino vivace, talmente vivace da somigliare proprio alla lava vulcanica del Vesuvio.

La Denominazione di origine Controllata è stata istituita nel 1983 accompagnata da un disciplinare di produzione che ha consentito di fare chiarezza sui vitigni che concorrono alla produzione di questi vini e sulle zone in cui è consentita la loro produzione.

Per la variante bianca, spumante o liquorosa è previsto l’utilizzo per almeno il 35% di uve Coda di Volpe, Verdeca per un massimo del 45% e Falanghina e Greco per un massimo del 20%. Per le varianti rossa e rosato, invece, è previsto, per almeno il 50%, l’utilizzo di uve Piedirosso, Sciascinoso per un massimo del 30% o Aglianico per un massimo del 20%.

La produzione dei vini Lacryma Christi è consentita solo in 15 comuni della zona del Vesuvio: San Sebastiano al Vesuvio, Boscoreale, Boscotrecase, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Trecase, Terzigno, Torre Annunziata, Ercolano, Portici, Torre del Greco, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia, Cercola e Somma Vesuviana. In questi luoghi, le colate laviche hanno arricchito il suolo di minerali, lapilli e altre sostanze che hanno reso i terreni estremamente fertili.

E proprio in una di queste zone, nello specifico a Boscotrecase, sorge l’azienda agricola Sorrentino che fin dall’800 ha contribuito, in maniera decisiva, a promuovere in tutto il mondo questa affascinante denominazione. Il tutto portando avanti una coltivazione esclusivamente in regime biologico per poter godere di tutti i vantaggi offerti da questi fertilissimi terreni.

Noi di Wineshop.it abbiamo il piacere di accogliere nella nostra enoteca online il Lacryma Christi del Vesuvio Vesevus Sorrentino, un grande rosso, capace di esprimere le particolarità e l’unicità del luogo in cui è prodotto.

Posted in: Vini d'Italia
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