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La vendemmia 2023 è stata la peggiore degli ultimi 76 anni

By Luca Stroppa 20 marzo 2024 358 Views

La vendemmia 2023 è stata la meno produttiva da tantissimi anni a questa parte. Numeri così negativi non si registravano addirittura dal lontano, lontanissimo, 1947. É questa la notizia che in queste ore sta suscitando maggior interesse e sta catturando l'attenzione degli addetti ai lavori e non solo.

Le previsioni dei mesi precedenti non annunciavano nulla di buono, ma, ora, è arrivata la conferma delle enormi difficoltà della scorsa vendemmia direttamente da una fonte ufficiale quale il ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Vediamo, allora, di approfondire i dati principali comunicati dal Ministero alla Direzione generale per l'agricoltura e per lo sviluppo rurale (DG AGRI) della Commissione Europea.

La vendemmia 2023 è stata la peggiore degli ultimi 76 anni

Foto di Danielle Comer su Unsplash

La vendemmia 2023 è stata la meno produttiva degli ultimi 76 anni

Come abbiamo anticipato nell'incipit di questo articolo, i dati sulla vendemmia 2023 sono molto negativi. Nello specifico, in Italia, nel 2023, la produzione vitivinicola si è attestata attorno ai 38 milioni di ettolitri, per la precisione a 38,3 mln di ettolitri. Rispetto alla vendemmia 2022 si registra un netto calo, pari ad oltre il 23%, circa 12 milioni di ettolitri in meno. Infatti, nel 2022, la produzione vitivinicola italiana fu poco più di 50 milioni di ettolitri.

Insomma, per riassumere:

➡️ 2022: 50 mln hl circa

➡️ 2023: 38,3 mln hl circa

⬇️ -23/24% circa

Vengono così confermate le stime di Assoenologi, Ismea e Uiv (Unione italiana vini), elaborate nel mese di dicembre, che preannunciavano una produzione vitivinicola in Italia, nel 2023, compresa tra i 38 e i 40 milioni di ettolitri. Insomma, ahinoi, sembra lontano il periodo d'oro tra la fine degli anni Novanta e l'inizio del nuovo millennio, in cui la produzione vitivinicola nostrana sfiorava quota 60 milioni di ettolitri!

É interessante notare che i dati italiani sono i più negativi tra i principali paesi europei produttori di vino. La Francia, con la vendemmia 2023, diventa ufficialmente il maggior produttore con poco più di 48 mln di ettolitri, mentre la Spagna, terzo produttore, dietro l'Italia, registra una produzione vitivinicola di 32,1 mln di ettolitri, minacciando la seconda piazza del nostro Paese.

La Francia si distingue anche per un trend di crescita inaspettato. Nel 2022, la produzione vitivinicola francese fu di 44,3 mln di hl, per cui nel 2023 si è registrato un incremento di circa il 9%. La Spagna, al contrario, registra una decrescita produttiva importante, comunque inferiore rispetto all'Italia. In terra spagnola, nel 2022, la produzione fu di 40,7 milioni di ettolitri. Il calo nel 2023 si aggira attorno al 20%.

Fonte dati europei e italiani: AgriData - European Commision

La vendemmia 2023 è stata la peggiore degli ultimi 76 anni

Foto di Andrew Welch su Unsplash

Tornando al caso italiano, le cause di questa contrazione sono ben chiare. In particolare, ci sono stati 3 fattori determinanti nel calo produttivo:

1. peronospora, oidio e altre malattie della vite che hanno pesantemente colpito i vigneti italiani, soprattutto quelli situati nelle Regioni centro-meridionali.

2. variazioni climatiche e fenomeni meteorologici quali maltempo e grandinate, alternate a periodi di siccità e caldo estremo.

3. la cosiddetta estate settembrina, particolarmente calda, con diversi giorni del mese di settembre caratterizzati da temperature estive.

In realtà, gli effetti dell'estate settembrina sul raccolto sono stati negativi in termini quantitativi, ma molto buoni in termini qualitativi. Quei giorni particolarmente caldi del mese di settembre hanno favorito una migliore maturazione delle uve, garantendo una vendemmia di elevata qualità. In parole parole, poche uve ma buone, perfette per le vinificazione.

Insomma, il vino italiano, nonostante le difficoltà produttive, si conferma di grande valore.

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Posted in: Notizie sul vino
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