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​Karana Cantina Gallura

By Luca Stroppa 17 novembre 2023 115 Views

Karana Cantina Gallura

Tradizionalmente associato al Piemonte, dove si concentra gran parte della sua produzione, dando vita a vini e denominazioni iconiche dell'enologia italiana, il Nebbiolo è coltivato con successo anche in altre zone d'Italia, alcune di esse insospettabili o poco note ai più. Già perché in pochi sanno che questa varietà trova condizioni ideali per esprimersi a livelli qualitativi molto alti anche in una specifica regione storico-geografica della Sardegna. Stiamo parlando dell'Alta Gallura, un'area dalla secolare tradizione vitivinicola.

Il Nebbiolo che oggi ti presentiamo, oggetto della nostra recensione, proviene proprio da questa terra. É un vino sorprendente, che non ha nulla da invidiare ai colleghi piemontesi. Si chiama Karana, annata 2022, ed è prodotto dalla Cantina Gallura. Continua la lettura per saperne di più.

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La Cantina Gallura è la cantina sociale di riferimento dell'Alta Gallura, operativa dal lontano 1956. Nello specifico, ha sede a Tempio Pausania, in provincia di Sassari, ai piedi del Monte Limbara, nella Sardegna nord-occidentale. La cooperativa fu fondata con l'obiettivo di portare avanti la rinomata tradizione vitivinicola di questa zona, valorizzandone i prodotti tipici.

Del resto, ci troviamo nella casa del Vermentino, il vitigno della Gallura per eccellenza, alla base della D.O.C.G. Vermentino di Gallura, prima e unica D.O.C.G. della Sardegna e una delle rare Denominazioni riservate esclusivamente a vini bianchi. Non a caso, gran parte della produzione enologica della Cantina Gallura si concentra su questa Denominazione, prodotta in diverse versioni di primissima qualità, tra cui spicca il Vermentino di Gallura DOCG Superiore Canayli, acquistabile nel nostro sito di vendita di vino. Tra le altre varietà autoctone coltivate ci sono il Cannonau, il Moscato, il Pascale e il vitigno Caricagiola.

E il Nebbiolo? La Cantina Gallura si è segnalata nel tempo anche per l'adozione e la coltivazione qualitativa del Nebbiolo, che, a dispetto di quanto si possa credere, vanta una florida tradizione nel gallurese. Secondo alcuni il vitigno fu introdotto in Gallura nel Settecento, secondo altri fu il generale e politico Alfonso La Marmora, un secolo più tardi, a portare questa varietà sull'Isola, trovando una prima casa nel comune di Luras. Di certo, i viticoltori galluresi si accorsero che le condizioni pedoclimatiche del loro territorio garantivo un perfetto sviluppo e una perfetta maturazione delle sue uve. In particolare, la Gallura si distingue per il suolo roccioso-granitico, per l'ottima e costante esposizione dei suoi vigneti, per la vicinanza al Monte Limbara e al mare, che generano un microclima piuttosto mite. E fu così che il Nebbiolo entrò nel panorama vitivinicolo locale.

Karana Cantina Gallura

Per questo, accanto alle autoctone varietà locali, la Cantina Gallura coltiva il tipico Nebbiolo gallurese, vinificato in diverse versioni. Tra queste c'è il Karana, un vino rosso che ha saputo imporsi sul mercato nazionale e internazionale, portando alla ribalta il Nebbiolo di Gallura. Precisiamo che questo vino è ottenuto in prevalenza da uve Nebbiolo, per circa il 90%, mentre per il restante 10% si ricorre ad uve della varietà Sangiovese e Caricagiola. Il processo produttivo segue le fasi classiche della vinificazione in rosso, con macerazione delle vinacce per 5-6 giorni e maturazione/affinamento per un totale di circa 8 mesi.

Curiosissimi, andiamo all'assaggio dell'annata 2022.

Il Karana Colli del Limbara IGT Cantina Gallura 2022 si presenta in una luminosa veste color rubino. Al naso è intenso, pulito e con un bouquet di profumi chiaro e ben definito: frutta rossa, in particolare more e ciliegie, arricchito da sentori vinosi. Al palato è pieno, decisamente strutturato, dall'ottima gradazione alcolica (14% vol.), assolutamente equilibrato, con un bel mix tra note morbide, una trama tannica ben levigata e una fresca e piacevole vena acidula. Il finale è decisamente persistente. Si avvertono le stesse sensazioni fruttate che si possono percepire al palato.

A nostro avviso, un vino che ben si adatta ai primi piatti con pasta ripiena o con sughi e condimenti saporiti e importanti. Ottimo con secondi piatti di carne rossa e con formaggi di media o lunga stagionatura. Da provare con il tipico Pecorino Sardo DOP Dolce.

Conoscevi il Karana della Cantina Gallura? Lo hai mai assaggiato? Cosa ne pensi?

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Posted in: Vini d'Italia
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