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​Il Cerasuolo d’Abruzzo: una D.O.C. tutta in “rosato”

By Luca Stroppa 21 agosto 2020 1548 Views

Il Cerasuolo d’Abruzzo: una D.O.C. tutta in “rosato”

Il Cerasuolo d’Abruzzo è il vino rosato più rappresentativo dell’Abruzzo e uno dei vini rosati italiani più importanti e apprezzati, tanto da vedersi riconosciuta una D.O.C. autonoma, un caso unico nel panorama enologico dei vini rosati italiani.

Nel nostro articolo trovi tutto quello che devi sapere sulla D.O.C. Cerasuolo d’Abruzzo.

Cerasuolo d’Abruzzo: storia e curiosità

La presenza della vite e la secolare produzione di vini lungo la fascia collinare, pedemontana e costiera della regione Abruzzo è attestata da una serie di testimonianze scritte come quella di Polibio, uno storico greco che, raccontando la vittoria di Annibale nella battaglia di Canne (216 a.C.), ci rivela come il condottiero cartaginese esaltasse i vini dell’area adriatica, corrispondente all’attuale Abruzzo, in quanto avevano guarito i suoi uomini feriti e rimesso in forze le truppe.

In realtà, poco o nulla si dice sulle caratteristiche di questi vini, probabilmente prodotti a partire dal vitigno più importante del territorio abruzzese, il Montepulciano, le cui uve sono alla base dell’omonimo vino rosso e anche del nostro Cerasuolo d’Abruzzo.

Bisognerà aspettare gli inizi del XX secolo per trovare testimonianze scritte relative al vino rosato. Edoardo Ottavi e Arturo Marescalchi con l’opera dal titolo “Vade-Mecum del commerciante di uve e di vini in Italia” (1903) affermano che, in particolare nella provincia di Chieti, si producevano da tempo “vini cerasuoli diventati poi tra i vini più tipici e caratteristici dell’Abruzzo”. Con l’espressione “vini cerasuoli” si vuole sottolineare il loro profumo e il loro caratteristico colore “ciliegia”, "cirasce" in dialetto abruzzese o “cirasa” in quello siciliano. Da qui, attraverso una serie di trasformazioni linguistiche, il nome del vino.

Nel 1968, il Cerasuolo d’Abruzzo fu riconosciuto come particolare tipologia della D.O.C. “Montepulciano d’Abruzzo”, il grande vino rosso della Regione, dato che i due vini provenivano dalle uve dello stesso vitigno, differenziandosi esclusivamente per le pratiche enologiche.

Lo strettissimo legame del vino con il territorio, la definizione ed il miglioramento di alcune pratiche viticole ed enologiche per la produzione di questo rosato e il suo grande successo hanno portato, nel 2010, al riconoscimento di una specifica identità del Cerasuolo d’Abruzzo, con una D.O.C. autonoma e un disciplinare di produzione indipendente, la prima D.O.C. italiana dedicata solo ed esclusivamente ad un vino rosato.

Cerasuolo d’Abruzzo: caratteristiche della D.O.C.

La Denominazione di Origine Controllata “Cerasuolo d'Abruzzo” è riservata ai vini ottenuti dalle uve del vitigno Montepulciano per almeno l’85% della sua composizione. Per il restante 15% possono concorrere le uve di altri vitigni a bacca rossa non aromatici idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo.

La zona di produzione di questo vino rosato comprende alcune aree situate nelle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo, per circa un terzo del territorio abruzzese. Un’estesa fascia collinare-pedemontana e costiera caratterizzata da terreni sabbiosi-argillosi e da particolari condizioni climatiche, con escursioni termiche notevoli grazie alle correnti fredde provenienti dai Balcani, alla vicinanza dei rilievi del Gran Sasso e della Maiella, all’influenza della brezza che risale dall’Adriarico e all’alta pressione che caratterizza il bacino del Mediterraneo durante l’estate.

Per ottenere il Cerasuolo d’Abruzzo, le uve Montepulciano sono raccolte in epoche specifiche, leggermente anticipate rispetto alla produzione dei vini rossi, e poi sottoposte ad una particolare tecnica di vinificazione, tradizionale e ormai consolidata, ossia vinificate in bianco, senza contatto tra vinacce e mosto, oppure con una breve macerazione a freddo per 8-12 ore, a cui segue un periodo più o meno breve di affinamento, in modo tale da ottenere determinate caratteristiche di colore, profumi e struttura.

I vini della denominazione, versione base e superiore, si caratterizzano per un colore ciliegia e per profumo leggermente vinoso, con una fruttuosità avvolgente, in particolare spiccano sentori di frutta rossa, ciliegia e fragola su tutti, con retrogusto mandorlato che dona finezza ed eleganza. Il tenore alcolico è piuttosto importante, compreso tra 12% vol. e 13,5 % vol., così come spiccata è l’acidità e la piacevolezza al palato.

Nell’enoteca online di Wineshop.it puoi trovare una fantastica interpretazione del Cerasuolo d’Abruzzo, ottenuto in purezza da uve Montepulciano: il Cerasuolo d’Abruzzo della Tenuta Ulisse.

Cerasuolo d’Abruzzo D.O.C.: gli abbinamenti

Il Cerasuolo d’Abruzzo è un vino rosato molto eclettico negli abbinamenti grazie alla sua aromaticità, freschezza, acidità e ottima struttura.

Eccezionale con pesce alla griglia e zuppe di pesce, ottimo con carni bianche e un piatto tipico del centro Italia come la trippa. Per chi ama sperimentare, noi di Wineshop.it ti consigliamo di provarlo con la pizza!

Posted in: Vini d'Italia
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