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​I vini italiani D.O.C. e D.O.C.G: quali sono stati i primi?

By Luca Stroppa 16 luglio 2020 5187 Views

I vini italiani D.O.C. e D.O.C.G: quali sono stati i primi?

Il panorama enologico italiano può vantare, attualmente, più di 300 vini D.O.C. e 77 vini D.O.C.G., a testimonianza dell’incredibile abbondanza qualitativa che caratterizza il nostro Paese. Questi numeri cresceranno, certamente, nel corso dei prossimi anni, grazie alla sempre maggiore attenzione riservata dai viticoltori e dai produttori italiani alla qualità dei nostri vitigni e dei vini che se ne ricavano.

Ma, tra i tanti vini che si possono fregiare di questo riconoscimento, quali sono stati i primi? Qual è stato il primo vino italiano ad aver ottenuto la D.O.C.? E qual è stato il primo vino italiano ad aver ottenuto la D.O.C.G.?

Qual è stata la prima D.O.C. italiana?

Il marchio D.O.C. nacque ufficialmente il 12 luglio del 1963 con il decreto n. 930. Fu, in realtà, ideato già negli anni cinquanta dall'avvocato Rolando Ricci, funzionario del ministero dell'Agricoltura, con il preciso intento di proteggere i migliori prodotti enologici italiani da ogni tentativo di imitazione (per un approfondimento sul significato delle due sigle puoi leggere l’articolo sul nostro Blog: “D.O.C. e D.O.C.G.”).

E il 3 marzo del 1966 furono così riconosciute, con uno specifico Decreto del Presidente della Repubblica, le prime 4 D.O.C. italiane: la Vernaccia di San Gimignano, l’Est! Est! Est! di Montefiascone, l’Ischia bianco, rosso e superiore e il Frascati. Quattro vini storici, dalla tradizione secolare e strettamente legati alla loro terra d’origine.

Il riconoscimento fu poi certificato attraverso la pubblicazione dei diversi disciplinari di produzione sulla Gazzetta Ufficiale: il 6 maggio del 1966 per la Vernaccia di San Gimignano; il 7 maggio per l’Est! Est! Est! di Montefiascone; il 9 maggio per l’Ischia bianco, rosso e superiore e il 16 maggio per il Frascati. I disciplinari sarebbero poi entrati in vigore dal 1 novembre dello stesso anno.

Proprio perché il suo disciplinare è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale prima di tutti gli altri, la Vernaccia di San Gimignano è considerata la prima D.O.C. italiana.

Altri sostengono, invece, che i primi vini italiani a potersi fregiare della D.O.C. siano stati il Marsala e il Moscato Passito di Pantelleria. In effetti, nel decreto n. 930 del 12 luglio del 1963, istitutivo del marchio D.O.C., in una disposizione finale si legge: “Le norme del presente decreto si applicano ai vini ‘Moscato Passito di Pantelleria’ e ‘Marsala’ ove non contrastino con quelle contenute nella legge 4 novembre 1950, n. 1068, nella legge 4 novembre 1950, n. 1069, e relativo regolamento di esecuzione, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1961, n. 1644”.

Il Marsala è stato uno dei vini che ha subito più tentativi di imitazione. Per questo motivo, già nel 1931, un Decreto Ministeriale individuò le sue zone di produzione e le sue caratteristiche. Tale decreto fu poi rafforzato dalla legge del 4 novembre 1950, n. 1069, in verità molto scarna e non troppo specifica, a differenza dei moderni disciplinari. Per questo motivo il Marsala può essere considerato una sorta di D.O.C. primordiale, poi ammodernata e rivista.

Discorso analogo per il “Moscato Passito di Pantelleria”, già parzialmente regolamentato con la legge 4 novembre 1950, n. 1068, ma il cui disciplinare fu poi completato, arricchito e ufficializzato nel 1971.

Qual è stata la prima D.O.C.G. italiana?

Il decreto n.930 del 1963 introdusse non solo la D.O.C. ma anche un secondo livello di denominazione, la D.O.C.G., pensata per vini, già riconosciuti come D.O.C., che mostrano particolare pregio, fama e qualità.

I primi vini italiani ad ottenere tale riconoscimento sono stati il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano con il decreto del 1 luglio del 1980. Tutti e due già D.O.C. dal 1966 ed entrambi considerati vini nobili, pregiati e di particolare rinomanza commerciale, nazionale ed internazionale.

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Posted in: Curiosità sul vino
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