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I vigneti più alti del mondo, d'Europa e d'Italia: quali sono e dove si trovano

By Luca Stroppa 29 dicembre 2020 1270 Views

I vigneti più alti del mondo, d'Europa e d'Italia: quali sono e dove si trovano

I vini derivanti da una viticoltura eroica di montagna rappresentano una fetta di mercato molto affascinante e sempre più ricercata dagli amanti del vino. I notevoli risultati qualitativi ottenuti dalla coltivazione della vite in zone difficili e ad elevate altitudini ha portato molte cantine ad investire in questa tipologia di vigneti.

Ma sai quali sono e dove si trovano i vigneti più alti del Mondo, d’Europa e d’Italia? Nel nostro articolo ti sveliamo questa interessante curiosità.

Il vigneto più alto del mondo

Per trovare il vigneto più alto del mondo dobbiamo fare un lungo viaggio verso Oriente, precisamente in Tibet, una regione montuosa situata a nord della catena dell'Himalaya, a sud della Cina, conosciuta come "il tetto del mondo" per le sue vette elevate e perché ospita alcune delle montagne più alte del Pianeta.

A Lhasa, la principale città del Tibet, nello specifico a Cai Na Xian, nella contea di Qüxü, si trova il “Pure Land & Super-high altitude vineyard” riconosciuto nel 2018 dalla commissione del Guinness World Records come il vigneto più alto al mondo, a 3,563.31 metri s.l.m.

Il vigneto si sviluppa per 67 ettari ed ospita 11 varietà di uve locali utilizzate principalmente per la produzione di “ice wines”, i “vini di ghiaccio”, ottenuti da grappoli congelati (per un approfondimento sugli “ice wines” leggi il nostro articolo: “Che cosa sono gli Icewine”).

Il precedente record apparteneva al vigneto chiamato “Altura Maxima”, situato in Argentina, nella provincia di Salta, a nord ovest della nazione. Altura Maxima si trova a 3.111 metri s.l.m.

La regione vinicola di Salta è celebre nel mondo del vino perché presenta condizioni climatiche uniche, irriproducibili altrove. Presenta bassa latitudine, il parametro che indica la distanza angolare di un punto dall'Equatore, ma un’altitudine estrema. Il connubio tra questi due fattori, tra il clima caldo e secco tipico delle zone vicine all’Equatore e quello fresco garantito dall’altezza sopra il livello del mare, rende quest’area adatta alla coltivazione della vite.

Il vigneto più alto d’Europa e d’Italia

In Europa i vigneti di montagna non si spingono alle altitudini di quelli tibetani e argentini, ma non mancano esempi di vigne ad alta quota. L’assenza di misurazioni ufficiali rende più complicato stabilire chi detiene il primato di vigneto più alto d’Europa, ma la cerchia si restringe attorno a 4 vigneti tra Svizzera, Spagna e Italia.

In Svizzera, nel piccolo e suggestivo comune di Visperterminen, nel Canton Vallese, si è sostenuto, per lungo tempo, di avere il vigneto più alto d’Europa. Si tratta del “Rieben” che si spinge fino a 1150 metri s.l.m. Qui si coltiva un vitigno autoctono denominato Heida, da cui si ricava un vino bianco molto aromatico.

Un primato messo in discussione dalle misurazioni dei vigneti della Bodega Barranco Oscuro, che si trova sulla catena montuosa de La Contraviesa, a sud-est di Granada, nel sud della Spagna, in prossimità del Parco Nazionale della Sierra Nevada. L’altitudine registrata è di 1368 metri s.l.m.

L’Italia si inserisce in questa classifica con i vigneti del vitigno Prié Blanc, i cui vini rientrano nella D.O.C. “Valle d’Aosta Blanc de Morgex et de La Salle”. Questi vigneti si spingono fino a quota 1210 metri, ai piedi del Monte Bianco, in un ambiente davvero suggestivo, nei pressi dei comuni di Morgex e di La Salle, nella Valle d’Aosta nordoccidentale.

Il vitigno Prié Blanc è l’unico vitigno autoctono valdostano a bacca bianca ed è uno dei pochi vitigni a piede franco. Del resto, le basse temperature e l’altitudine tengono lontani insetti e parassiti.

La presenza del Monte Bianco è decisiva perché protegge i vigneti dai venti freddi, rendendo il clima meno rigido. Inoltre, l’influenza dell’area montuosa dove nascono le uve Prié Blanc è evidente anche nel bouquet di profumi che caratterizza i suoi vini e in cui si distinguono sentori di erbe di montagna.

Ancor più in alto, a 1300 metri s.l.m., si spingono i vigneti dell’Azienda Agricola D.P. Immacolata Pedace, nella frazione di Cava di Melis del comune di Longobucco, in provincia di Cosenza, nel cuore del Parco Nazionale della Sila, in Calabria.

Qui grazie ad un lavoro meticoloso e ad una serie di influenze esterne, come quella del Lago Cecita, si creano condizioni idonee alla coltivazione qualitativa di diverse varietà di uve: dal Müller Thurgau al Riesling, dal Pinot Nero al Cabernet.

Insomma, è un testa a testa tra i vigneti di montagna della Valle d’Aosta e della Calabria per aggiudicarsi il titolo di vigneto più alto d’Italia. E, perché no, d’Europa, in attesa che i giudici del Guinness World Records si esprimano al riguardo.

Posted in: Curiosità sul vino
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