Non ti vogliamo anticipare altro. Nel nostro approfondimento ti sveliamo le principali caratteristiche e le principali curiosità su I Sodi di San Niccolò.

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10 cose che devi sapere su I Sodi di San Niccolò

Per comodità di lettura, abbiamo raccolto le principali informazioni su I Sodi di San Niccolò in 10 punti.

1. I Sodi di San Niccolò è prodotto da Castellare di Castellina a Castellina in Chianti

I Sodi di San Niccolò è il vino di punta di Castellare di Castellina, l'azienda vitivinicola fondata da Paolo Panerai negli anni Settanta e protagonista di quello che viene definito il Rinascimento del vino italiano, caratterizzato da una sempre maggiore attenzione rivolta alla qualità della produzione. Castellare di Castellina è situata nel cuore della zona del Chianti, a Castellina in Chianti, in provincia di Siena.

2. I Sodi di San Niccolò è ricavato da uve Sangiovese e Malvasia Nera

I Sodi di San Niccolò è un vino rosso ottenuto dalle uve di due vitigni caratteristici di questa zona: l'autoctono Sangiovese o Sangioveto, in prevalenza, per circa l'85%, e la tipica Malvasia Nera, per il restante 15%. Quest'ultima varietà rientrava nell'originaria formula del Chianti di Bettino Ricasoli del 1870.

3. I Sodi di San Niccolò è stato uno dei primi SuperTuscan, prodotto dal 1977

I Sodi di San Niccolò è un vino che rientra nella categoria dei SuperTuscan. Si tratta di uno dei rari vini SuperTusan che è ricavato esclusivamente da uve di vitigni locali, senza l'impiego di uve di vitigni bordolesi/internazionali. Più in generale, è uno dei primi vini SuperTuscan che siano mai stati prodotti. La prima vendemmia risale al 1977.

4. Il nome Sodi si riferisce ad una caratteristica dei terreni

Il nome di questo SuperTuscan rivela alcune interessantissime curiosità. Partiamo da "I sodi". Tecnicamente si tratta di un termine utilizzato dai contadini locali per indicare quei terreni più duri e compatti, sodi appunto, quelli che, proprio per questo motivo, richiedono di essere lavorati manualmente e che risultano più vocati e idonei alla coltivazione della vite. Insomma, questa parola fornisce una prima indicazione circa l'elevata qualità dei terreni dove sono coltivate le uve alla base del vino.

5. San Niccolò è il nome del podere e della chiesa che sorge nei pressi dei vigneti

San Niccolò è il nome di uno dei quattro poderi che compongono Castellare di Castellina, con il podere di Castellare, Caselle e Le Case. A sua volta, San Niccolò è il nome della chiesa trecentesca, che si trova nella proprietà aziendale, nei pressi della quale si trovano alcuni dei vigneti più vocati, dove si coltivano le uve alla base del vino. Pare che fu Luigi Veronelli a suggerire a Paolo Panerai di connotare territorialmente il nome del suo vino, in modo tale di conferirgli una precisa identità. E come abbiamo visto, "I Sodi" e "San Niccolò" sono due riferimenti molto specifici.

6. Gli uccellini in etichetta sono il simbolo dell'impegno verso una viticoltura sostenibile

Una delle caratteristiche distintive dei vini di Castellare di Castellina sono gli uccellini che sono riprodotti sulle varie etichette e che variano a seconda del vino e dell'annata. Questo tratto peculiare è simbolo dell'attenzione e dell'impegno aziendale per la viticoltura sostenibile e per la salvaguardia dell'ambiente e degli organismi animali e vegetali che lo popolano.

7. I Sodi di San Niccolò è in vendita online su Wineshop.it

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8. I Sodi di San Niccolò affina per molto tempo in barrique

I Sodi di San Niccolò seguono uno specifico processo produttivo che ha inizio con la raccolta delle uve rigorosamente a mano, poi disposte in piccole ceste per evitare lo schiacciamento degli acini e fermentazioni impreviste e non desiderate. La fermentazione alcolica è svolta in acciaio alla temperatura controllata di circa 25°C per una settimana. Seguono macerazione sulle bucce, svinatura e fermentazione malolattica. Si giunge così al periodo di affinamento in barrique, 24-30 mesi a seconda delle annate. Tutte queste operazioni sono svolte in maniera distinta e separata per le uve dei due vitigni coinvolti. Solo dopo la maturazione in legno si procede alla realizzazione dell'assemblaggio. Prima di essere messo in commercio, il vino affina ulteriormente in bottiglia.

9. I Sodi di San Niccolò è un vino ricco e complesso all'olfatto e al gusto

I Sodi di San Niccolò è un vino che generalmente si presenta in un colore rosso rubino forte ed intenso con riflessi violacei. Al naso è altrettanto intenso e concentrato in un mix di frutti rossi, confettura, viola, vaniglia e liquirizia, con leggere sensazioni balsamiche. Al gusto emerge una struttura importante, una morbida e rotonda tannicità, che dona estrema eleganza al sorso. Il finale è molto lungo e persistente, tanto che il suo ricordo resta vivo al palato. Insomma, indimenticabile!

10. I Sodi di San Niccolò è stato il primo vino italiano nella top 100 Wine Spectator

I Sodi di San Niccolò riceve, ogni anno, numerosi riconoscimenti internazionali e ottiene i massimi punteggi dalle principali guide e dagli esperti del settore. Nel 1988, la famosissima rivista americana Wine Spectator stilò la sua prima top 100 dei migliori vini al mondo. I Sodi di San Niccolò Castellare di Castellina, annata 1985, si classificò al sesto posto e fu il primo vino italiano ad essere inserito in questa prestigiosissima lista.

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