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​Glossario enologico: che cosa è una degustazione verticale?

By Luca Stroppa 15 gennaio 2024 447 Views

Hai sentito parlare o senti spesso parlare della verticale di vini ma non sai cosa significa nel gergo enologico. Più correttamente, hai sentito dire che si svolgerà una degustazione verticale di una determinata etichetta. Non sei un grande esperto di vino e decidi di ricercare online il significato di verticale di un vino o degustazione verticale.

Il nostro articolo è pensato appositamente per darti un mano e per specificare e chiarire che cos'è una degustazione verticale, che cosa s'intende con degustazione verticale e che cosa significa fare una verticale di vini. Ti spieghiamo, inoltre, perché e come si fa una degustazione verticale.

Insomma, dedicaci qualche minuto per sapere tutto sulla degustazione verticale.

Glossario enologico: che cosa è una degustazione verticale?

Che cosa è una degustazione verticale?

L'aggettivo verticale è la chiave per comprendere il significato e le caratteristiche della degustazione così definita. Nel linguaggio comune, verticale indica una posizione o una direzione dall'alto verso il basso o viceversa. Riportiamo metaforicamente tale concetto nell'ambito di una degustazione di un vino nelle sue diverse annate. Il suo significato è abbastanza intuitivo.

➡️ Una degustazione verticale è una degustazione di vini nel corso della quale viene degustato uno stesso vino, del medesimo produttore o cantina produttrice, nelle sue varie annate.

In altre parole, fare una verticale significa confrontare diverse annate della medesima etichetta.

Facciamo un esempio per non aver alcun dubbio sul significato di degustazione verticale. Immagina di partecipare alla degustazione di un vino, prendiamo il Flaccianello della Pieve Fontodi. Se la degustazione è organizzata per farti assaggiare questa stessa etichetta nelle sue varie annate, Flaccianello della Pieve Fontodi 2019, Flaccianello della Pieve Fontodi 2018, Flaccianello della Pieve Fontodi 2017, Flaccianello della Pieve Fontodi 2016 etc. etc., allora quella è una verticale e quella può essere definita una degustazione verticale.

Come si fa la verticale di un vino? Come si fa la degustazione verticale di un vino?

Per comprendere meglio questa particolare tipologia di degustazione di vino, dobbiamo arricchire la definizione di degustazione verticale con ulteriori informazioni. Potresti chiederti: quali sono le norme che regolano una degustazione verticale? Come si esegue una degustazione verticale? Quante annate devono essere inserite in una degustazione verticale? In quale "direzione" si fa una degustazione verticale? Si degusta prima il vino dell'annata più recente o quello più "vecchio"? Le annate degustate devono essere in ordine cronologico? É possibile non inserire nella degustazione determinate annate?

Diciamo subito che non esiste un numero massimo di annate da degustare nel corso di una verticale. Più annate si confrontano meglio è, perché si avrà un quadro migliore sulle qualità e sull'evoluzione del vino. Esiste, invece, un numero minimo di annate da confrontare, anche se non viene specificato in alcun manuale tecnico.

➡️ Convenzionalmente, le annate di uno stesso vino di una degustazione verticale devono essere almeno 3 o 4.

Insomma, non è una verticale una degustazione con due annate dello stesso vino. In tal caso, i vini sottoposti ad analisi sarebbero numericamente insufficienti.

Glossario enologico: che cosa è una degustazione verticale?

Foto di mokca da Pixabay

Anche per quanto riguarda la "direzione" e l'asse temporale della degustazione non esistono norme rigide e ferree.

➡️ Solitamente nel corso di una degustazione verticale si degusta prima il vino più recente per arrivare al più "vecchio", ma la "direzione" opposta è consentita.

Insomma, prima il Flaccianello della Pieve Fontodi 2019, poi il 2018 e poi il 2017, in ordine cronologico. Dobbiamo comunque constatare che non mancano verticali in cui, invece, si parte dall'annata meno recente per arrivare all'annata più giovane. Molto dipende dalla tipologia di vino oggetto della degustazione. In taluni casi, gli esperti, per garantire una migliore valutazione, optano per un asse temporale contrario. In ogni caso, la direzione "dal giovane al vecchio" è la più diffusa!

Infine, solitamente, non si possono mischiare le annate, cioè non si può degustare prima l'annata 2021, poi la 2019 e poi la 2022. Ma anche in questo caso non mancano le eccezioni. Ci sono rare occasioni in cui si decide di non valutare le annate in maniera cronologica ma "saltando" da un'annata all'altra a causa delle loro particolari caratteristiche. Ribadiamo: tutto ciò è davvero raro!

Perché si esegue la verticale di un vino? Perché si fa la degustazione verticale di un vino?

Le risposte a queste domande sono piuttosto intuitive.

La degustazione verticale si esegue principalmente per tre motivi:

1. comprendere l'evoluzione del vino nel tempo: confrontando lo stesso vino nelle varie annate è possibile capire come quel vino evolve nel tempo, quali proprietà o qualità acquisisce o perde nel corso degli anni e, quindi, qual è il suo potenziale evolutivo.

2. comprendere il valore delle varie annate: la degustazione verticale permette anche di fare luce sull'influenza delle varie annate sul vitigno o sui vitigni che caratterizzano l'etichetta e di capire il valore e la qualità delle diverse annate.

3. valutare l'evoluzione del produttore: fare un verticale consente di valutare eventuali cambiamenti e variazioni nelle tecniche di vinificazione scelte dal produttore per fare emergere determinate qualità del vino.

Insomma, evoluzione del vino, evoluzione delle tecniche produttive e qualità delle annate sono gli aspetti che possono emergere e si possono valutare nel corso della degustazione verticale di un vino.

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Posted in: Cultura del vino
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