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​​Come si produce il Barolo

By Luca Stroppa 04 marzo 2024 505 Views

Tutti conoscono il Barolo. Anche i meno esperti ne hanno sentito parlare e forse hanno anche bevuto un bicchiere di questo grande vino rosso del Piemonte, tra i più celebri della nostra enologia. Ma non tutti sanno come si fa il Barolo e quali sono le regole da rispettare per la sua produzione. Se sei giunto fino al nostro articolo significa che anche tu sei interessato a scoprire come si produce il Barolo.

Per questo, non perdiamo altro tempo e andiamo subito al dunque. Leggi il nostro articolo e scopri le norme e il metodo di produzione del Barolo.

Piccola curiosità: Come si fa il Barolo è una delle domande sul vino maggiormente digitate sui principali motori di ricerca. Insomma, quanto segue dovrebbe essere di interesse generale.

Come si produce il Barolo

Come si fa il Barolo?

Per rispondere alla domanda Come si produce il Barolo non abbiamo fatto altro che leggere attentamente il suo disciplinare di produzione, dove troviamo tutte le regole che le varie cantine produttrici devono rigorosamente rispettare, e, poi, abbiamo raccolto e organizzato le varie informazioni che abbiamo acquisito per fornirti un quadro riassuntivo quanto più chiaro possibile.

In quali tipologie si produce il Barolo?

Innanzitutto, devi sapere che i vini della D.O.C.G. Barolo possono essere prodotti nelle seguenti tipologie:

1️⃣ Barolo;

2️⃣ Barolo Riserva;

3️⃣ Barolo e Barolo riserva + menzione geografica aggiuntiva con possibile aggiunta della menzione vigna seguita dal toponimo.

Come abbiamo ampiamente trattato nell'articolo sul nostro Blog del vino Che cos'è un Vino "Riserva", per produrre il Barolo Riserva è necessario un periodo di invecchiamento superiore rispetto alla versione base. Nei prossimo paragrafi vedremo, nel dettaglio, le varie tempistiche.

In ogni caso, già da questa prima parte scopriamo che il Barolo può essere prodotto in più versioni. Se intendi acquistare Barolo online devi sapere che puoi trovarlo in tutte queste tipologie.

Qual è il vitigno del Barolo?

Questa è una domanda chiave per capire come si fa il Barolo. Quale vitigno si deve utilizzare e qual è la base ampelografica dei vini Barolo. I vini Barolo, in tutte le tipologie, devono essere ottenuti in purezza da uve Nebbiolo. Insomma, non sono ammessi altri vitigni complementari. Solo ed esclusivamente Nebbiolo, il vitigno a bacca rossa più importante del Piemonte.

Come si produce il BaroloFoto di Andrea Cairone su Unsplash

Dove acquistare il Barolo?

Puoi comprare online i migliori vini Barolo nel nostro sito di vendita di vino online.

Dove si produce il Barolo?

Il Barolo si può produrre soltanto in specifici territorio nella provincia di Cuneo, all'interno di 11 comuni. Nello specifico, l'area di produzione comprende tutto il territorio dei comuni di Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d'Alba e parte del territorio dei comuni di Monforte d'Alba, Novello, La Morra, Verduno, Grinzane Cavour, Diano d'Alba, Cherasco e Roddi.

Come si produce il BaroloFoto di Pietro Schellino su Unsplash

Quali sono le norme da seguire per la produzione del Barolo?

Andiamo ora a vedere le norme sulla viticoltura e la vinificazione che devono essere seguite e rispettate per produrre il Barolo.

Partiamo dalle norme per la viticoltura.

Innanzitutto, il disciplinare stabilisce che i vigneti dove si coltivano le uve Nebbiolo devono essere posti ad un'altitudine compresa tra i 170 metri s.l.m. e i 540 m s.l.m. I terreni devono essere di carattere argilloso e/o calcareo e devono essere ben esposti. Il Nebbiolo deve essere coltivato secondo i metodi tradizionali con potatura a Guyot e forma di allevamento a spalliera.

Inoltre, la resa massima di uva ad ettaro di vigneto per produrre le tipologie di vini Barolo e Barolo Riserva, anche con menzione geografica aggiuntiva, deve essere di 8 t/ha per un titolo alcolometrico volumico minimo naturale di 12,50% vol. Nel caso di vini Barolo con menzione geografica aggiuntiva e menzione vigna la resa massima d'uva è di 7,2 t/ha per un titolo alcolometrico volumico minimo naturale di 13,00% vol. (Per vigneti con meno di sette ani d'età e in caso di annate sfavorevoli sono previste norme ancora più rigide).

Proseguiamo con le norme per la vinificazione.

Tutte le operazioni di produzione del vino Barolo devono avvenire negli 11 comuni del Barolo, anche se il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali può consentire che tali operazioni vengano effettuate in altre aree. Per la sua vinificazione si seguono le classiche fasi della vinificazione in rosso con fermentazione alcolica e macerazione. Ci sono, in ogni caso, alcun rigide e specifiche norme che i produttori devono seguire.

La resa massima di uva in vino pre-invecchiamento dovrà essere al massimo del 70% che scende al 68% post-invecchiamento.

Il periodo di invecchiamento dei vini Barolo, a seconda della tipologia, è il seguente:

➡️ almeno 38 mesi, di cui almeno 18 in botti di legno, per il Barolo.

➡️ almeno 62 mesi, di cui almeno 18 mesi in botti di legno, per il Barolo Riserva.

L'immissione al consumo non deve avvenire prima del 1° gennaio del quarto anno successivo alla vendemmia per la tipologia Barolo e prima del 1° gennaio del sesto anno successivo alla vendemmia per la tipologia Barolo Riserva.

Si ottengono così vini rossi che, come si legge nel disciplinare, sono "armoniosi, strutturati e longevi. [...] A rendere importante il Barolo era ed è la sua struttura che esprime un bouquet complesso e avvolgente, in grado di svilupparsi nel tempo senza perdere le sue caratteristiche organolettiche".

Insomma, questo è tutto quello che devi sapere sulla produzione del Barolo.

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Posted in: Cultura del vino
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