Come degustare il vino: guida pratica per chi parte da zero
Degustare vino non è un’attività riservata esclusivamente agli esperti o agli addetti ai lavori. Chiunque può avvicinarsi a questa esperienza: basta seguire alcune semplici regole e, con un po’ di pratica e attenzione, è possibile scoprire tutte le qualità del nettare.
Questa guida ti accompagnerà passo dopo passo alla scoperta dei gesti e delle regole principali per imparare a degustare il vino e riconoscerne le proprietà organolettiche, così da avvicinarti al mondo dell’enologia (quasi) come un vero professionista.
Se hai recentemente deciso di acquistare vino online e possiedi già alcune bottiglie a casa che desideri assaggiare con maggiore consapevolezza, segui i nostri consigli: scoprirai come apprezzare tutte le sue sfumature sensoriali.
Guida alla degustazione del vino: 6 regole chiave per iniziare
Sulla base della nostra esperienza e di quella dei nostri sommelier, abbiamo individuato 6 regole fondamentali che costituiscono la base di ogni degustazione di vino e che ti consigliamo di seguire se desideri affacciarti a questo mondo.
1. Scegli vino, bicchiere e ambiente giusto
Partiamo da tre aspetti fondamentali: la scelta del vino, del bicchiere e dell’ambiente in cui svolgere la degustazione. Questi elementi incidono in modo decisivo sulla riuscita dell’esperienza.
A questo proposito, ecco 3 consigli di base da seguire:
• scegli un vino che stimoli la tua curiosità. Non devi per forza iniziare con degustazioni di vini rinomati o pregiati: anche un vino semplice, non necessariamente conosciuto e noto, che cattura la tua attenzione e la tua curiosità, può essere apprezzato durante una degustazione e offrire spunti interessanti. L’importante è che sia ben conservato.
• usa un bicchiere trasparente e perfettamente pulito. Il bicchiere che usi durante questa esperienza deve essere privo di residui e odori che potrebbero alterare la percezione del vino.
• scegli un ambiente “neutro”. Nello specifico, evita camere buie o con luci troppo intense ed evita stanze con presenza di odori forti, che rischiano di interferire con le sensazioni olfattive e gustative, o con rumori troppo forti, che possono distrarti e far perdere l’attenzione necessaria per la degustazione.
2. Osserva il vino: colore, limpidezza e consistenza
Dopo aver selezionato il vino, il bicchiere e l’ambiente più adatto, è il momento di passare alla vera e propria degustazione. Versa il vino nel bicchiere, senza riempirlo eccessivamente, inclinalo leggermente e osservalo con attenzione. Questo ti permetterà di cogliere al meglio diversi aspetti fondamentali:
• COLORE: dall’analisi cromatica si possono ricavare molte informazioni. Non solo la tipologia di vino, ma anche alcune qualità organolettiche, le tecniche di vinificazione, l’età e lo stato di salute del vino. I degustatori più esperti possono persino intuire il vitigno di partenza.
• LIMPIDEZZA: indica l’assenza di particelle in sospensione, impurità o residui. In generale, un vino limpido è segnale di buona qualità, anche se nei rossi da invecchiamento una leggera opacità non è considerata un difetto, anzi può essere una loro caratteristica distintiva.
• CONSISTENZA: si riferisce alla densità e fluidità del vino. I vini ricchi di alcol e altre sostanze risultano più consistenti, qualità tipica dei vini strutturati. Per valutarla, puoi far roteare leggermente il bicchiere e osservare la formazione di archetti o lacrime sulle pareti: più sono fitti e persistenti, più il vino è corposo.
• EFFERVESCENZA: per i vini frizzanti e gli spumanti, l’osservazione permette di valutare la qualità, la finezza e la persistenza delle bollicine.
Per eseguire queste valutazioni in modo più accurato, può essere utile avere un foglio bianco sullo sfondo, che faciliti la percezione di colore, limpidezza e consistenza.
3. Annusa il vino e scopri gli aromi
L’olfatto è uno dei sensi più importanti nella degustazione del vino. Avvicina il bicchiere al naso e annusa con attenzione, cercando di riconoscere e descrivere gli aromi. Con un po’ di pratica, questa operazione diventerà naturale e immediata.
È consigliabile eseguire l’analisi olfattiva due volte:
• con il bicchiere fermo: per percepire gli aromi più delicati e immediati.
• dopo aver fatto roteare delicatamente il bicchiere: la rotazione favorisce la liberazione degli aromi più nascosti, permettendoti di cogliere tutte le sfumature aromatiche.
Annusando il vino puoi percepire:
• la tipologia e varietà/complessità degli aromi: fruttati, floreali, speziati, tostati, legnosi, vinosi etc. etc.
• l’intensità degli aromi: cioè la forza e l’impatto dei profumi sul naso.
4. Assaggia il vino: percepire il gusto
Una volta che il vino è in bocca, è il momento di percepire le sue caratteristiche gustative. Questa è probabilmente la fase più complessa della degustazione, poiché richiede attenzione e un po’ di esperienza. Per facilitare l’analisi, puoi suddividere l’assaggio in tre fasi principali:
• Ingresso in bocca: lascia il vino sul palato e percepisci le sensazioni tattili e gustative. Qui si avvertono le morbidezze del vino, come dolcezza e alcolicità, e le durezze del vino, come acidità, sapidità e tannicità.
• Sviluppo: concentrati sugli aromi secondari che si sprigionano mentre il vino resta in bocca, cercando di riconoscerne le sfumature più complesse.
• Finale/post deglutizione: valuta la persistenza aromatica, ossia quanto a lungo rimane il sapore dopo la deglutizione.
In tutte queste fasi, è fondamentale non avere fretta: assaggiare lentamente permette di cogliere tutte le sfumature che il vino propone e manifesta.
5. Abbinare il vino al cibo
Dopo aver assaggiato il vino da solo e averne valutato colore, aroma e gusto, puoi provare ad abbinarlo al cibo. L’accostamento con piatti specifici permette di valorizzare le caratteristiche del vino, mettendo in risalto aromi e sapori che da soli potrebbero anche passare inosservati.
Inoltre, degustare vino e cibo insieme aiuta a comprendere meglio l’equilibrio tra acidità, dolcezza, tannini e sapidità, mostrando come questi elementi interagiscono tra loro. Un abbinamento riuscito può rendere l’esperienza più armoniosa e piacevole, trasformando un semplice assaggio in un momento di scoperta sensoriale completa.
Abbinamenti base tra vino e cibo:
• Vini bianchi leggeri: pesce, verdure e antipasti delicati.
• Vini rossi corposi: carne rossa e formaggi stagionati.
• Vini rosati: carni bianche e piatti della cucina mediterranea.
6. Prendere appunti: registrare le proprie impressioni
A fine degustazione, non dimenticare di annotarti ciò che hai provato e percepito:
• nome e annata del vino: registra sempre etichetta, produttore e anno di produzione. Queste informazioni ti permetteranno di avere uno storico dei vini provati.
• colore, profumi e sapori percepiti: descrivi con cura le caratteristiche organolettiche del vino. Con il tempo e l’esperienza, riuscirai a riconoscere e a distinguere con maggiore precisione le diverse sfumature. Non preoccuparti se nelle prime degustazioni non percepisci tutto in modo approfondito: la capacità di cogliere i dettagli si sviluppa gradualmente.
• impressioni personali e abbinamenti consigliati: annota le sensazioni che il vino ti ha trasmesso, la sua piacevolezza, la morbidezza o l’acidità percepita, e prova a indicare quali piatti o ingredienti ne esaltano al meglio le qualità.
Tenere un diario di degustazione non serve solo a ricordare i vini già provati: con il tempo diventerà uno strumento prezioso per confrontare stili, annate e tipologie diverse, per riconoscere i tuoi gusti personali e per costruire una vera e propria guida personale. Potrai anche utilizzare le note per pianificare future degustazioni o per condividere consigli con amici e appassionati.
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