Come conservare una bottiglia di vino aperta
Sarà capitato diverse volte anche a te, soprattutto nei giorni di festa: tutti gli ospiti e gli invitati sono andati e nelle bottiglie che hai stappato per l’occasione è rimasto ancora del vino. Era decisamente buono per cui vorresti poterlo bere anche il giorno successivo o i giorni successivi. Hai dunque la necessità di capire come poterlo conservare nel miglior modo possibile, per non alterare le qualità che hai tanto apprezzato. Come fare? Come conservare una bottiglia di vino aperta? Come conservare al meglio il vino nei giorni successivi all’apertura?
Leggi il nostro articolo per sapere come fare. Troverai i preziosi consigli dei nostri esperti. Sono suggerimenti validi per ogni occasione in cui ti trovi a dover conservare una bottiglia di vino che non hai terminato.
Consigli utili per conservare una bottiglia di vino aperta
Una bottiglia di vino, una volta aperta, non preserva le sue qualità organolettiche in eterno. L’azione dell’ossigeno, che entra in contatto con il nettare, può portare ad un suo rapido deterioramento. Per questo, per poterla consumare anche nei giorni successivi alla sua apertura, senza perdere le sue principali proprietà, è fondamentale contrastare tale azione, limitando l’esposizione del vino all’aria. E non dimentichiamoci della giusta temperatura ...
Ecco cosa dovresti fare per conservare una bottiglia di vino aperta.
1. Travasare il vino in una bottiglia più piccola
Un primo accorgimento che potresti adottare per conservare il vino una volta aperto è travasarlo in un’altra bottiglia di capacità inferiore. Sarebbe perfetto riuscire a trovare una bottiglia in vetro, perfettamente pulita, di capacità tale da poter essere riempita quasi totalmente con il vino avanzato, proprio come una classica bottiglia prima di essere stappata. In questo modo, il volume di ossigeno a contatto con il vino è esiguo e trascurabile.
Se, invece, mantieni il vino nella stessa bottiglia in cui era conservato prima dell’apertura, la quantità di nettare esposta all’ossigeno è maggiore, proprio perché la bottiglia si è parzialmente svuotata. Di conseguenza, il rischio di innescare un processo ossidativo deteriorante è maggiore.
Sappiamo che è piuttosto complicato trovare una bottiglia più piccola perfetta per questo scopo. Non ti preoccupare: ci sono soluzioni alternative altrettanto efficaci.
2. Ritappare la bottiglia
Sia che tu decida di travasare il vino avanzato in una bottiglia più piccola sia che tu decida di mantenerla nella bottiglia originaria, devi necessariamente ritapparla.
Noi ti consigliamo di cercare di evitare di utilizzare lo stesso tappo. Un po’ perché durante l’apertura potrebbe essersi danneggiato e, quindi, potrebbe aver perso parte delle sue proprietà ermetiche; un po’ perché reinserire un tappo in sughero nel collo della bottiglia non è un’operazione semplice, anzi, spesso è impossibile perché l’elasticità del sughero lo porta a dilatarsi dopo l’apertura.
In commercio, esistono appositi tappi, i cosiddetti tappi a pompa, che sono perfetti per conservare una bottiglia di vino una volta aperta. Questi tappi speciali sono dotati di una pompetta che aspira l’aria presente all’interno della bottiglia, contrastando l’azione dell’ossigeno.
Questi tipi di tappi non sono adatti per vini spumanti e frizzanti perché, aspirando l’aria, riducono la pressione interna alla bottiglia e, quindi, rischiano di compromettere l’effervescenza tipica di questi vini. In questi casi, meglio puntare sui cosiddetti tappi stopper progettati per chiudere ermeticamente le bottiglie già aperte, impedendo l’ingresso dell’aria.
Tutti questi accorgimenti valgono anche per le bottiglie con tappi a vite sintetici, soprattutto nel caso in cui, una volta aperta, la filettatura sul collo si fosse danneggiata e la tenuta del tappo compromessa.
Solo se non disponi di queste tipologie di tappi allora potresti provare a reinserire il tappo originario oppure ricorrere a metodi fai da te, come avvolgere il tappo con la carta da forno. Si tratta comunque di soluzioni molto meno efficaci rispetto a quelle precedenti.
Foto di congerdesign da Pixabay
3. Conservare la bottiglia in posizione verticale
Indipendentemente dal tappo che decidi di utilizzare, ricorda che la posizione ideale per conservare una bottiglia di vino una volta aperta è quella verticale. Una bottiglia non ancora aperta andrebbe conservata in posizione orizzontale, una bottiglia aperta, invece, in posizione verticale.
Perché? Per ridurre la quantità di vino potenzialmente a contatto con l’aria. Una bottiglia, con poco vino, posta in verticale espone all’ossigeno una quantità di liquido inferiore a quando è posta in orizzontale. Puoi verificare quanto abbiamo detto con un semplice esperimento casalingo: prendi una bottiglia, non necessariamente di vino, e valuta il volume di liquido a contatto con l’aria nelle due posizioni.
Se non hai utilizzato un tappo a pompa o un tappo stopper, questo è un consiglio che dovresti assolutamente seguire.
4. Conservare la bottiglia in un luogo fresco e buio
Per conservare più a lungo la bottiglia di vino una volta aperta dovrai riporla in un luogo adeguato. Tienila lontana da fonti luminose, di calore e/o di vibrazione, tutti fattori che potrebbero accelerarne il deterioramento.
Riponila, invece, in un luogo fresco e buio. Le temperature più fresche rallentano il deperimento del vino. Individua un apposito locale con una temperatura di circa 10-12 gradi centigradi e con il 60-70% di umidità.
Tutte queste soluzioni permettono di conservare il vino per, al massimo, qualche giorno, a seconda dell’attenzione e della cura con cui hai applicato i nostri consigli.
Molto dipende anche dalla tipologia di vino da conservare: i vini bianchi leggeri o i vini spumanti andrebbero consumati in pochissimo tempo, perché tendono a perdere le loro qualità più velocemente, mentre i vini rossi più strutturati, soprattutto grazie alla presenza di tannini e altri polifenoli, tendono a resistere per più tempo. Ribadiamo, al massimo un paio di giorni, quattro o cinque solo per quei rossi conservati alla perfezione.
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