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Che cos’è il Roero Arneis: tutto quello che devi sapere

By Luca Stroppa 13 luglio 2021 622 Views

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Il Roero Arneis è un vino bianco tipico del Piemonte, rientrante nella D.O.C.G. “Roero”, una delle più importanti del panorama enologico italiano.

Nel nostro articolo ti sveleremo, in 10 comodi punti, tutto quello che devi sapere su questa denominazione, su questo vino e sul suo vitigno: storia, caratteristiche e curiosità sul Roero Arneis.

1. il Roero Arneis rientra nella D.O.C.G. “Roero”

Il vino bianco Roero Arneis fa parte della Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Roero”, istituita con decreto del 7 dicembre del 2004. In generale, fanno parte di questa D.O.C.G. quattro tipologie di vini: “Roero”, “Roero” Riserva, il “nostro” “Roero Arneis” e il “Roero Arneis” spumante.

2. “Roero” è la zona d’origine e “Arneis” è il vitigno

La denominazione “Roero Arneis” prende il nome dalla sua terra d’elezione, il Roero, una regione geografica del Piemonte e dal vitigno a bacca bianca più importante della zona, l’Arneis.

3. il vitigno Arneis: origine del nome, storia e caratteristiche

L’origine del nome “Arneis” pare sia da attribuire al dialettale “arneis”, utilizzato per indicare una persona “scontrosa” e “ribelle” proprio come il carattere di questo vitigno. Altre fonti, invece, lo riconducono a “Renexij”, dal nome del “bric Renesio”, una collina particolarmente vocata, situata nella zona del comune di Canale, in provincia di Cuneo.

Le prime testimonianze della coltivazione di questo vitigno, conosciuto anche come “Bianchetta” o come “Barolo Bianco”, risalgono al 1400. Tra il 1700 e il 1800, l’Arneis conosce grande successo. Tanto da essere considerato il vitigno a bacca bianca più importante della Regione, al pari del Moscato. Bisogna precisare che, all’epoca, il “nostro” vitigno era utilizzato per ottenere un vino dolce!

Successivamente, tra il XIX e il XX secolo, i danni causati dalla fillossera e le difficoltà nella sua coltivazione spinsero i viticoltori locali a puntare su vitigni più “facili” e con rese superiori. Solo negli anni ‘70, il vitigno viene riscoperto e vinificato per ottenere un vino secco, che ormai è diventato il simbolo del Roero, con tanto di riconoscimento della D.O.C. (1985) e della D.O.C.G. (2004).

Il vitigno si presenta con grappoli di medie dimensioni, con una forma piramidale, con acini ricchi di pruina e di colore giallo verdastro. Presenta buona vigoria, sensibilità alle malattie della vite e giunge a maturazione nella seconda metà di settembre. Ma soprattutto, anche grazie alle caratteristiche del Roero e alla fertilità delle sue colline, mostra una notevole propensione alla produzione di vini di qualità.

4. il Roero: caratteristiche del paesaggio vitivinicolo dell’Arneis

Il territorio del Roero si estende alla sinistra del fiume Tanaro, nella parte sud-occidentale del Piemonte, e si sviluppa principalmente in provincia di Cuneo. Nel 2014, è stato inserito dall’UNESCO nella lista dei beni Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Si tratta di un’area prevalentemente collinare, molto vocata, caratterizzata da versanti ripidi e scoscesi, le cosiddette “rocche”, con suoli contraddistinti dall’alternanza di sabbie, argille, calcare e rocce arenarie di origine marina, miscelati e distribuiti in maniera diversa a seconda delle zone. In linea generale, il clima è continentale, con forti escursioni termiche tra giorno e notte, importanti nel favorire la concentrazione di aromi nell’acino.

5. il Roero Arneis D.O.C.G. deve essere ottenuto prevalentemente da uve Arneis

Tra le condizioni necessarie per potersi fregiare della D.O.C.G., il vino “Roero Arneis” deve essere ottenuto da uve Arneis per almeno il 95% della sua composizione ampelografica. Al restante 5% possono eventualmente concorrere le uve dei vitigni non aromatici a bacca bianca idonei alla coltivazione in Piemonte.

6. il Roero Arneis D.O.C.G. è prodotto in 19 comuni

La zona di produzione delle uve del Roero Arneis D.O.C.G. comprende 19 comuni del “Roero" (o parte di questi 19 comuni), tutti in provincia di Cuneo: Canale, Corneliano d'Alba, Piobesi d'Alba, Vezza d'Alba, Baldissero d'Alba, Castagnito, Castellinaldo, Govone, Guarene, Magliano Alfieri, Monta', Montaldo Roero, Monteu Roero, Monticello d'Alba, Pocapaglia, Priocca, S. Vittoria d'Alba, S. Stefano Roero e Sommariva Perno.

7. i vini Roero Arneis D.O.C.G. presentano intense note fruttate e floreali

I vini bianchi Roero Arneis D.O.C.G. si presentano con un colore giallo paglierino, si caratterizzano per un bouquet delicato e ampio, con sentori che richiamano i fiori bianchi, suggestioni di frutta fresca, che vanno dalla mela alla pesca, ed eleganti note che ricordano la nocciola. In bocca è fresco, asciutto, persistente, ha buon corpo e rivela un tipico retrogusto amarognolo.

8. i vini Roero Arneis D.O.C.G. sono eccellenti per l’aperitivo e con il vitello tonnato

I vini bianchi Roero Arneis D.O.C.G. sono ideali per l’aperitivo o con antipasti di pesce. In linea generale, ben si sposano con i menù di pesce, ma anche con primi piatti senza salse o con minestre a base di verdure.

Perfetto con un piatto tipico della tradizione gastronomica piemontese: il vitello tonnato.

9. i migliori vini bianchi Roero Arneis D.O.C.G. sono in vendita online su Wineshop.it

Nel nostro sito di vendita di vino online puoi trovare un’accurata selezione dei migliori vini “Roero Arneis” D.O.C.G. prodotti nel Roero. Acquistali e scopri una delle perle dell’enologia italiana.

10. curiosità sull’Arneis

Oggi, il vitigno Arneis è considerato il re dei vitigni a bacca bianca del Roero e del Piemonte, superando l’idea che in questa Regione si coltivino solo grandi vitigni a bacca rossa e si producano solo grandi vini rossi.

La svolta, come abbiamo detto, risale agli anni ‘70 del Novecento. A tal proposito, devi sapere che, prima di quegli anni, l’Arneis era considerato un compagno fedele del Nebbiolo e una sorta di suo protettore. Il nostro vitigno a bacca bianca veniva coltivato attorno alle viti di Nebbiolo, per proteggere questo grande vitigno a bacca nera dalle intemperie, dagli agenti esterni, ma soprattutto dagli uccelli che avrebbero potuto recare danno alle sue uve. Al contrario, grazie ai profumi che provenivano dalle uve Arneis, gli uccelli venivano distratti, attaccando le uve del vitigno a bacca bianca.

Oggi la situazione è completamente diversa e anche l’Arneis si è guadagnato uno spazio privilegiato nelle vigne del Roero.

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Posted in: Vini d'Italia
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