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​Che cosa sono i vini D.O.P.?

By Luca Stroppa 25 gennaio 2021 403 Views

Che cosa sono i vini D.O.P.?

Tra le sigle del vino che puoi trovare sull’etichetta di una bottiglia c’è anche il marchio D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta). Questo acronimo è spesso confuso con i più classici D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata) e D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).

Nel nostro articolo faremo chiarezza sul significato della sigla D.O.P. e ti mostreremo la differenza con i marchi D.O.C./D.O.C.G.

D.O.P.: significato e caratteristiche

D.O.P., acronimo di “Denominazione di Origine Protetta”, è un marchio di provenienza e di qualità introdotto dall’Unione Europea per salvaguardare, tutelare e promuovere i prodotti agricoli e alimentari appartenenti ai Paesi membri. Tale sistema di protezione nasce nel lontano 1992, per poi evolversi nel corso degli anni.

Nello specifico, il campo d'applicazione del marchio comprende quei prodotti agroalimentari per i quali esiste uno stretto e indissolubile legame fra le caratteristiche del prodotto e la sua origine geografica.

Come si legge nel Regolamento CEE 510/2006, per denominazione d’origine s’intende:

“il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare:

- originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese;

- la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali e umani;

- la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata.”

Per beneficiare della D.O.P. un prodotto agricolo o alimentare deve essere conforme ad un disciplinare, in cui sono riportati il nome del prodotto, le sue materie prime, la descrizione del metodo di ottenimento e la delimitazione della zona geografica, e deve superare un rigido sistema di controlli che sanciscono ed assicurano l'effettiva provenienza e qualità del prodotto.

Tra i Paesi Europei, l’Italia è il primo in termini di quantità di prodotti agroalimentari con marchio D.O.P.

Vini D.O.P.: cosa s'intende?

Tra i prodotti agricoli o alimentari che possono richiedere il riconoscimento della D.O.P. ci sono, ovviamente, anche quelli vitivinicoli, e quindi il vino.

Un vino D.O.P. è un prodotto vitivinicolo, la cui qualità e le cui caratteristiche specifiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, da dove provengono le sue uve e dove avviene la sua produzione.

Si tratta dunque di un riconoscimento europeo importante per tutelare, valorizzare e differenziare qualitativamente i vini italiani.

Vini D.O.P. e D.O.C./D.O.C.G.: differenze

I più esperti avranno sicuramente notato una certa somiglianza tra il marchio D.O.P. e i ben noti marchi D.O.C. e D.O.C.G. (rispettivamente, Denominazione di Origine Controllata e Denominazione di Origine Controllata e Garantita), le menzioni tradizionali, utilizzate in Italia per tutelare l’origine geografica e le tecniche di produzione dei prodotti vitivinicoli nostrani.

A questo punto, la domanda sorge spontanea: che differenze ci sono tra vini D.O.P. e vini D.O.C. e D.O.C.G.?

Tutte queste sigle certificano la qualità e la provenienza dei prodotti che, a loro volta, devono possedere un disciplinare di produzione e devono essere sottoposti a rigidi controlli prima di essere immessi sul mercato.

Pur differenziandosi per le procedure burocratiche richieste e la serie di controlli effettuati da apposite commissioni, il significato e l’obiettivo delle varie sigle è il medesimo.

In linea generale, possiamo individuare due grandi differenze:

- mentre il marchio D.O.P. è rivolto a tutti i prodotti agroalimentari, compreso il vino; le sigle D.O.C. e D.O.C.G. possono essere utilizzate solo per i prodotti vitivinicoli.

- il marchio D.O.P. inoltre definisce i prodotti a Denominazione d’Origine a livello europeo; D.O.C. e D.O.C.G. a livello nazionale/italiano.

Nel 2010, il legislatore europeo ha inglobato i marchi D.O.C. e D.O.C.G. nella D.O.P., lasciando comunque ai singoli Stati la possibilità di utilizzare le proprie menzioni tradizionali. Per questo, le sigle D.O.C. e D.O.C.G. sono utilizzate dall’Italia per i suoi prodotti vitivinicoli a D.O.P.

In etichetta, le indicazioni classiche possono comparire da sole, come avviene nella maggior parte dei casi, o in compagnia della sigla europea (vedi foto). È possibile, inoltre, sostituire le denominazioni italiane con il marchio D.O.P., ma questo si verifica molto raramente.

Posted in: Cultura del vino
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