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​Notizie sul vino: Dazi USA fanno perdere 110 milioni al vino italiano negli ultimi 3 mesi

By Luca Stroppa 05 dicembre 2025 96 Views

Le principali notizie sul vino dell’ultima settimana (29 novembre - 5 dicembre 2025). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più dibattute, più curiose e più riprese dai migliori Blog e siti sul vino.

Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura.

Le ultime notizie sul vino

Il riepilogo settimanale di Wineshop.it sulle principali notizie dal mondo del vino si apre con i dati aggiornati sull’impatto dei dazi USA sull’export italiano nell’ultimo trimestre. Si prosegue con l’accordo provvisorio dell’UE per la riforma del settore vitivinicolo, seguito dall’annuncio della nuova Città italiana del Vino e di un importante premio assegnato a una cantina italiana. Infine, dal panorama internazionale, la Guida MICHELIN entra nel mondo del vino...

Notizie sul vino: Dazi USA fanno perdere 110 milioni al vino italiano negli ultimi 3 mesi

1️⃣ Vino italiano: 110 milioni persi in tre mesi a causa dei dazi USA

In occasione del Consiglio nazionale dell’UIV del 3 dicembre scorso, il presidente di Unione Italiana Vini, Lamberto Frescobaldi, è tornato sul tema più caldo dell’anno per il comparto: l’impatto dei dazi statunitensi sull’export di vino italiano.

Come riportato sul sito dell’UIV, tra luglio e settembre 2026 il prezzo medio del vino italiano esportato verso gli Stati Uniti ha registrato una contrazione del 15%. Al contempo, negli USA, i prezzi finali degli stessi vini sono aumentati, un chiaro effetto collaterale dell’introduzione dei dazi e delle dinamiche distributive che ne sono derivate.

Il terzo trimestre del 2025 ha così segnato una perdita stimata in 110 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2024. Una cifra che dà la misura di una situazione complessa, destinata a durare nel tempo dato che, al momento, non si intravedono segnali di un possibile ripensamento sul fronte tariffario.

Di fronte a uno scenario che rischia di ridisegnare gli equilibri dell’export italiano, il settore è chiamato non solo a resistere, ma a gestire strategicamente questa fase. In questo senso, Frescobaldi ha espresso apprezzamento per una delle misure più attese dal comparto: lo stanziamento di 100 milioni di euro per l’internazionalizzazione e la promozione dei prodotti italiani all’estero, inserito nel Ddl Bilancio. Un intervento definito dal presidente dell’UIV un “segnale positivo e concreto” da parte del Governo, a condizione che il comparto vitivinicolo venga riconosciuto come una priorità assoluta all’interno delle strategie di valorizzazione del Made in Italy.

2️⃣ Consiglio e Parlamento UE trovano un accordo provvisorio per modernizzare il settore vinicolo

Con un comunicato stampa del 4 dicembre, pubblicato sul sito ufficiale del Consiglio Europeo, il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo hanno annunciato di aver raggiunto un accordo su una serie di nuove misure riguardanti il settore vitivinicolo, pensate per adattare il comparto al contesto attuale. L’accordo è provvisorio e dovrà ancora essere formalmente approvato sia dal Parlamento sia dal Consiglio per poter entrare in vigore.

Vediamo ora quali sono i punti chiave dell’intesa:

Mantenere l’equilibrio tra domanda e offerta mediante misure come l’estirpazione dei vigneti in eccesso. Inoltre, viene abolita la data di scadenza del regime delle autorizzazioni per i nuovi impianti. Ora il sistema sarà riesaminato ogni dieci anni per valutarne l’efficacia e l’eventuale aggiornamento.

Investimenti per affrontare il cambiamento climatico con l’UE che può coprire fino all’80% dei costi, facilitando la transizione verso pratiche produttive più sostenibili.

Regole di etichettatura più semplici, con la possibilità di utilizzare anche etichette digitali, per ridurre i costi amministrativi e rendere le informazioni più chiare e facilmente leggibili per i consumatori.

Sviluppo dell’enoturismo tramite incentivi economici mirati, volti a favorire e promuovere iniziative di questo tipo.

Maggiore chiarezza sulla dicitura per i vini a bassa gradazione alcolica. Nello specifico, il termine “alcohol-free” sarà riservato ai prodotti con meno dello 0,5% di alcol, mentre la dicitura “0.0%” sarà utilizzata per vini con meno dello 0,05% di alcol. Per i vini con gradazione alcolica superiore allo 0,5% ma almeno 30% inferiore rispetto alla gradazione standard, sarà adottata la dizione “reduced-alcohol”.

Meno burocrazia per l’export interno all’UE. I vini destinati ai mercati esteri, sempre all’interno dell’Unione Europea, non dovranno riportare l’elenco degli ingredienti né la tabella dei valori nutrizionali, alleggerendo così la burocrazia.

• Maggiori investimenti per contrastare le malattie della vite, una problematica che, nelle ultime vendemmie, ha coinvolto gran parte dei Paesi vitivinicoli dell’UE.

Nuove possibilità per i prodotti vinicoli aromatizzati. L’accordo consente, in particolare, di utilizzare anche il vino rosato come base per la creazione di nuovi prodotti vinicoli aromatizzati, ampliando le possibilità di innovazione nel settore.

Notizie sul vino: Dazi USA fanno perdere 110 milioni al vino italiano negli ultimi 3 mesi

3️⃣ Città italiana del Vino 2026/2027: al territorio del Vulture si aggiunge l’area del Conegliano Valdobbiadene

Con un comunicato stampa del 2 dicembre, l’Associazione Nazionale Città del Vino ha annunciato che il riconoscimento di Città Italiana del Vino 2026-2027 sarà duplice. Al già confermato territorio del Vulture, il cui riconoscimento risale allo scorso settembre, si aggiunge l’area del Conegliano Valdobbiadene.

Il valore del dossier e del programma presentato dai rappresentanti di Conegliano Valdobbiadene ha convinto l’Associazione a concedere il doppio riconoscimento. In entrambi i casi, si tratta di coalizioni di 14 comuni ciascuna, che rappresentano al meglio le peculiarità e le eccellenze di questi due territori.

Ricordiamo che il riconoscimento di Città del Vino non è solo simbolico, ma rappresenta uno strumento concreto per lo sviluppo economico, culturale e turistico del territorio. Nel prossimo biennio, infatti, le due aree potranno contare sul supporto dell’Associazione per organizzare eventi e iniziative mirate a valorizzare i propri prodotti, attirare appassionati e visitatori e promuovere il turismo locale in maniera strutturata e duratura.

4️⃣ La cantina Paolo e Noemia d'Amico riceve il premio Enocultura dalla guida “Cantine d’Italia 2026”

Sabato 29 novembre è stato presentato il volume “Cantine d’Italia 2026”, la guida annuale curata da Go Wine che rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati di vino, il turismo enogastronomico e la valorizzazione del territorio italiano. La guida raccoglie le cantine più significative del Paese, selezionate non solo per la qualità dei loro vini, ma anche per l’accoglienza, le esperienze enoturistiche offerte e l’attenzione alla promozione del territorio.

L’edizione 2026 include informazioni su oltre 900 cantine italiane, con dettagli sui vini prodotti, sui servizi disponibili, sugli itinerari enoturistici da percorrere, sui percorsi di degustazione e sulle strutture ricettive e ristorative collegate alle cantine stesse. Un vero e proprio strumento pratico e completo per chi desidera vivere il vino come esperienza culturale e turistica, pianificando visite, degustazioni e soggiorni tra i luoghi più affascinanti della viticoltura italiana.

All’interno della guida vengono anche segnalate le cantine più meritevoli tramite alcuni premi speciali, pensati per valorizzare aspetti particolari dell’eccellenza vinicola italiana. Tra questi spicca il Premio Enocultura, il riconoscimento dedicato alle aziende vinicole più attive nella promozione della cultura del vino, attraverso iniziative enoturistiche e culturali sia sul territorio sia direttamente presso la cantina.

Siamo orgogliosi di segnalare che una delle cantine ospitate nella nostra enoteca online ha ricevuto questo prestigioso riconoscimento: l’azienda di Paolo e Noemia D’Amico, situata nella suggestiva Valle dei Calanchi di Vaiano, al confine tra Lazio e Umbria. Un territorio unico, caratterizzato da paesaggi mozzafiato e da una tradizione vitivinicola consolidata, che rende questa cantina non solo un punto di riferimento per la produzione di vini di qualità, ma anche un esempio di come cultura, territorio e turismo possano fondersi in un’esperienza completa per appassionati e visitatori.

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5️⃣ MICHELIN Grapes: la guida MICHELIN sbarca nel mondo del vino

Dopo le Stelle MICHELIN, introdotte nel 1926, e le Chiavi MICHELIN per gli hotel, lanciate nel 2024, la Guida MICHELIN, la più celebre e autorevole al mondo, ha annunciato una nuova distinzione e criterio di valutazione per il vino: i MICHELIN Grapes, pensati per premiare i produttori vinicoli. È simile al sistema delle Stelle MICHELIN per i ristoranti, ma applicato al vino: non valuta singole bottiglie, ma cantine e produttori nel loro insieme.

I produttori vengono classificati in tre livelli:

Three Grapes: produttori eccezionali

Two Grapes: produttori eccellenti

One Grape: produttori di alto livello

Per valutare i produttori saranno considerati cinque criteri fondamentali:

Qualità e gestione del vigneto

Competenza tecnica

Identità dei vini

Equilibrio organolettico

Costanza qualitativa

Il progetto partirà nel 2026, iniziando da due delle regioni vinicole più storiche e rinomate al mondo: Bordeaux e Borgogna. L’obiettivo, nel tempo, è quello diventare un punto di riferimento globale per chi cerca produttori vinicoli eccellenti.

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