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​Cagnulari Cherchi

By Luca Stroppa 26 novembre 2021 105 Views

Cagnulari Cherchi

Il Cagnulari è indissolubilmente legato all'Azienda Vinicola Cherchi e al suo fondatore Giovanni Maria Cherchi che, a partire dal 1970, ha portato avanti un progetto di riscoperta e valorizzazione di questo grande vitigno autoctono sardo.

Il vino rosso "Cagnulari" di Cherchi, ottenuto in purezza, rappresenta la massima espressione del vitigno, un punto di riferimento per tutti i produttori che intendono cimentarsi con il Cagnulari e per tutti gli appassionati delle perle enologiche nostrane.

Difficile, impossibile, trovare di meglio! Ne abbiamo avuto la certezza dopo aver degustato il Cagnulari "Isola dei Nuraghi IGT" Cherchi 2019. Di seguito, la nostra recensione.

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Crediamo che ogni vino vada contestualizzato e non possa essere degustato senza considerare la sua storia, l'ambiente e il terroir in cui è nato e si è affermato.

Siamo nella provincia di Sassari, nel nord-ovest della Sardegna, sulla colline del Logudoro, in splendidi paesaggi in cui la natura domina incontrastata, tra vigneti, oliveti e pascoli. Nello specifico, siamo ad Usini, un comune noto anche come il “luogo dove si fa il buon vino” e dove la viticoltura ha tradizione secolare, incontrando condizioni pedoclimatiche assai favorevoli: colline calcaree (di media altitudine), brezze marine, vento, buona esposizione ed escursioni termiche.

Qui opera l'azienda vinicola Cherchi. E sempre qui il Cagnulari ha trovato terreno fertile per affermarsi, rappresentando, per molto tempo, il vitigno a bacca nera più diffuso nella zona. Nella prima metà del XX secolo, i viticoltori locali abbandonarono progressivamente la sua coltivazione in favore di vitigni più facili e produttivi. La sua riscoperta risale agli anni '70 del Novecento. Giovanni Maria Cherchi, alla guida dell'omonima azienda, ne è stato l'indiscusso protagonista, guidato dalla volontà di far conoscere i vini della sua terra in tutto il mondo. Se oggi possiamo gustarci e apprezzare questo Cagnulari, gran parte del merito va riconosciuto a questo grandissimo personaggio della nostra viticoltura ed enologia.

Cagnulari Cherchi

Il Cagnulari Cherchi 2019 è ottenuto da uve 100% Cagnulari, coltivate su terreni collinari di Usini, a 200 m s.l.m., di carattere calcareo/argilloso. Dopo la pigiatura e la diraspatura, si procede con la fermentazione alcolica a temperatura controllate e, di seguito, si avvia, spontaneamente, la "malolattica". Il vino matura e viene conservato in serbatoi di acciaio inox e, solo per poco tempo, in botte, proprio per conservare immutati gli aromi tipici del vitigno.

Alla vista colpisce per limpidezza e intensità, nella sua veste di color rosso rubino. Al naso è decisamente complesso, rivelando note fruttate (confettura, ciliegia, lampone, more e piccoli frutti rossi), sentori floreali (geranio e rosa) con un'elegante componente erbacea, tutte sensazioni percepibili anche sul finale dell'esame gustativo. Al gusto, spicca per sapidità e mineralità, risultato della caratteristiche del terroir dove vengono coltivate le uve; in particolare dei suoi terreni calcarei, dell'influenza delle brezze marine e della vicinanza al mare. I tannini sono decisamente morbidi e avvolgenti, l'acidità delicata, giusta e non invadente, così come la componente alcolica (la gradazione è pari a 13,5%). Tra componenti dure e morbide si raggiunge un equilibrio invidiabile che contribuisce a rendere molto ma molto piacevole l'assaggio! Ottima la persistenza gustativa, con sensazioni fruttate e floreali che, come abbiamo anticipato, vengono "riprese" durante e dopo la deglutizione, con un finale "fresco" e "pulito".

In tema di abbinamento, la cucina sarda sembra fatta su misura! È spettacolare con i malloreddus, ottimo con pasta e gnocchi con sughi rossi o di carne. Antipasti di salumi e seconde portate di carne bianca, ma anche rossa alla griglia, non sono da meno. Insomma, a tavola, c'è sempre posto per il Cagnulari Cherchi!

Posted in: Vini d'Italia
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