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​Bollicine Metodo Classico: differenze tra Franciacorta D.O.C.G. e Trento D.O.C.

By Luca Stroppa 19 gennaio 2021 13991 Views

Bollicine Metodo Classico: differenze tra Franciacorta D.O.C.G. e Trento D.O.C.

Franciacorta D.O.C.G. e Trento D.O.C. sono le principali bollicine italiane prodotte con il metodo classico della rifermentazione in bottiglia. Pur condividendo la tecnica di spumantizzazione, queste due grandi denominazioni presentano importanti differenze, rintracciabili consultando i rispettivi disciplinari di produzione.

Per scoprirle, continua a leggere il nostro articolo.

Le differenze tra Franciacorta D.O.C.G. e Trento D.O.C.

Le principali differenze tra Franciacorta D.O.C.G. e Trento D.O.C. sono 4:

- zona di produzione e area geografica di riferimento

- base ampelografica, cioè i vitigni di provenienza delle uve

- tipologie di vini ammesse e periodo di affinamento

- proprietà e caratteristiche organolettiche come conseguenza delle differenze precedenti

Di seguito, vediamo una ad una queste tre importantissime differenze.

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Differenze tra Franciacorta D.O.C.G. e Trento D.O.C.: zona di produzione

La prima e più immediata differenza tra Franciacorta D.O.C.G. e Trento D.O.C. è la zona di produzione delle uve destinate alla produzione dei vini rientranti in queste denominazioni.

Per i vini spumanti a denominazione di origine controllata e garantita “Franciacorta” la zona di produzione delle uve ricade nell’omonima area vitivinicola che comprende 19 comuni tutti situati in provincia di Brescia. Il territorio della Franciacorta è caratterizzato da dolci colline, originatesi, migliaia di anni fa, dal ritiro e dall’arretramento dei ghiacciai che dominavano quest’area, creando quell’anfiteatro all’interno del quale si sviluppa questa regione vitivinicola.

L’origine morenica dei terreni è l’elemento chiave che, insieme alla vicinanza e all’influenza del Lago d’Iseo e delle ultime propaggini delle Alpi Retiche, rende la Franciacorta un territorio vocato alla coltivazione della vite.

Per i vini spumanti a denominazione di origine controllata “Trento” la zona di produzione delle uve, da cui si ottengono i suoi vini, comprende 74 comuni in provincia di Trento, ubicati nella Valle dell’Adige, nella Valle di Cembra, nella Vallagarina, nella Valle del Sarca, nella Valsugana e nelle Valli Giudicarie. L’area è prevalentemente montuosa o collinare, con terreni vitati che si spingono fino agli 800 m s.l.m., caratterizzati da una forte componente calcarea e pietrosa. Il clima invece è poco uniforme e varia notevolmente a seconda dell’altitudine a cui si trovano i vigneti.

Differenze tra Franciacorta D.O.C.G. e Trento D.O.C.: vitigni

Una seconda, fondamentale, differenza tra le due Denominazioni riguarda le uve utilizzate per la produzione delle bollicine.

I vini rientranti nelle D.O.C.G. Franciacorta devono essere ottenuti da uve Chardonnay e/o Pinot nero; possono inoltre concorrere le uve del vitigno Pinot bianco, ma solo per un massimo del 50%. Ulteriori norme sono previste per specifiche tipologia di Franciacorta, come il Rosè, per cui le uve Pinot nero devono essere almeno il 25% del totale. Per il “Franciacorta” Satèn, invece, non è consentito l’impiego delle uve Pinot nero.

Le bollicine “Trento” D.O.C., invece, devono essere ottenute dalle uve provenienti dai seguenti vigneti: Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot nero e/o Meunier. A differenza dei vini Franciacorta D.O.C.G., per i vini Trento D.O.C. non ci sono vincoli o percentuali nell’utilizzo di queste uve.

Differenze tra Franciacorta D.O.C.G. e Trento D.O.C.: tipologie di vini ammessi e periodo di affinamento

Tra gli elementi distintivi delle due Denominazioni ci sono anche le tipologie di vini ammesse e il periodo di affinamento dei vini sui lieviti.

Le tipologie ammesse per i vini Franciacorta D.O.C.G. sono: Franciacorta; Franciacorta Satèn; Franciacorta Rosé; prodotti anche nelle versioni “Riserva” o “Millesimato”. Il periodo minimo obbligatorio di affinamento in bottiglia sui lieviti è di 18 mesi per il “Franciacorta”; 24 per il “Franciacorta” Rosè e Saten; 30 mesi per le versioni “Millesimato” e 60 per il “Riserva”.

Le tipologie ammesse per il “Trento” D.O.C. sono: Trento bianco e rosato, prodotti anche nella versione “Riserva”. Il periodo minimo obbligatorio di affinamento in bottiglia sui lieviti è di almeno 15 mesi sui lieviti di fermentazione, 36 per il “Riserva”.

Differenze tra Franciacorta D.O.C.G. e Trento D.O.C.: caratteristiche organolettiche

Dal punto di vista degustativo e strettamente organolettico, individuare le differenze tra Franciacorta D.O.C.G. e Trento D.O.C. risulta complesso, data la grande varietà di bottiglie in commercio, ognuna con specifiche caratteristiche e proprietà.

In ogni caso, esistono delle proprietà organolettiche generali che distinguono le due denominazioni. Solitamente, i vini della D.O.C.G. Franciacorta si caratterizzano per freschezza e sapidità, con un bouquet in cui emergono le caratteristiche note della fermentazione in bottiglia, sentori di crosta di pane e di lievito, arricchito da delicate note di agrumi e di frutta secca.

Gli spumanti della D.O.C. Trento sono solitamente più “muscolosi”, caratterizzati da un ottimo equilibrio tra acidità, freschezza e sapidità, con profumi prevalentemente fruttati e delicate note tostate, sempre più speziate nelle versioni “Riserva”.

Posted in: Vini d'Italia
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