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Abbinamento Vino e Pane e Mortadella

By Luca Stroppa 29 agosto 2019 7652 Views

Abbinamento Vino e Pane e Mortadella

È un salume tutto italiano, così legato al proprio luogo di origine da essere conosciuto con il nome della città di Bologna. Stiamo parlando della mortadella, nostra fedele e gustosa compagna nelle pause pranzo lavorative, nei pic-nic all’aria aperta o come veloce spuntino. Anche noi di Wineshop.it spesso non riusciamo a resistere alla sua tentazione e azzanniamo voracemente questo salume racchiuso in due fette di pane. Con un simile piatto il rosso è d’obbligo.

Storia e Curiosità sulla Mortadella

La mortadella è un insaccato cotto di carne suina di antichissime origini, prodotto già in epoca etrusca e romana in alcune zone corrispondenti all’attuale città di Bologna. Qui crescevano boschi di querce ricchi di ghiande capaci di sfamare i maiali, il cui allevamento proliferava. Le preziose carni di maiale venivano tritate in una sorta di mortaio e lavorate in modo tale da ottenere il salume.

La produzione limitata, esclusiva di quella zona, e l’elevata qualità del prodotto resero la mortadella un salume nobile, costoso, che pochi potevano permettersi. Per lungo tempo questo insaccato fu richiestissimo sulle tavole della nobiltà italiana ed europea.

Questa tendenza si riscontra almeno fino al XVIII e al XIX secolo, quando la mortadella diventò finalmente un salume democratico e popolare. Nel mezzo diversi secoli oscuri in cui si hanno pochissime notizie sulla sua diffusione e sulle modalità di preparazione, anche perché la Corporazione dei Salaroli di Bologna conservò gelosamente il segreto della sua ricetta.

Nel XIX secolo, con lo sviluppo dell’industria salumiera, la mortadella cominciò ad essere servita sulle tavole della gente comune, diventando lo spuntino prediletto dagli operai italiani. Presto però, per sfruttare il suo successo, molte aziende decisero di produrre questo salume con carne di scarto, o non di maiale, e di sfruttare manodopera poco qualificata a discapito della qualità del prodotto. In realtà, questo problema era già emerso oltre un secolo prima quando la solita Corporazione dei Salaroli chiese che alla mortadella fosse riconosciuta una denominazione di origine, in modo tale da garantire la sua produzione secondo precisi criteri qualitativi.

Solo nel XX secolo, grazie ad una serie di importanti interventi legislativi, la mortadella è tornata ad essere sinonimo di qualità, accessibile a tutti anche grazie a costi più contenuti. Nel 1997 la mortadella di Bologna ha ottenuto il marchio IGT (Indicazione Geografica Tipica).

Curiosa è l’origine del suo nome. Due sono le teorie più diffuse: la prima identifica il termine di origine in “myrtatum” che, in epoca romana, indicava il “mirto” con il quale si farciva un insaccato assai diffuso nell’impero chiamato “farcimen myrtatum”. Nel corso dei secoli la parola, secondo diverse variazioni linguistiche, si sarebbe trasformata in “mortadella”. La seconda ipotesi vuole che “mortarium”, ovvero “mortaio”, strumento indispensabile per la produzione di questo salume, sia la parola da cui deriva mortadella.

Come e Quando la Mortadella

La mortadella è un salume versatile che compare come ingrediente in diverse ricette e che può anche essere gustato da solo. Anzi, il panino è il suo habitat naturale.

Noi di Wineshop.it abbiamo preso una michetta, tagliata in due e riempita di mortadella. Sì, riempita perché una o due fette di mortadella non ci sono bastate. Una tira l’altra e ci siamo ritrovati con un panino davvero imbottito.

Con Quale Vino la Mortadella

La scelta del vino da abbinare alla mortadella è stata decisamente semplice. Un salume grasso, saporito e di origine bolognese richiede un rosso frizzante della regione.

Ecco allora che abbiamo aperto una bottiglia di Lambrusco dell’Emilia-Romagna capace, con la sua frizzantezza, di pulire il palato dal grasso del salume, dalla facile beva, dagli eleganti profumi di viola e dalla medio-bassa struttura per accompagnare ed esaltare i sapori della mortadella.

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