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​Abbinamento Vino e Noci

By Luca Stroppa 11 luglio 2019 3355 Views

Abbinamento Vino e Noci

La noce è un tipo di frutta secca consumata in notevoli quantità, soprattutto a fine pasto o a merenda, e utilizzata come ingrediente in diverse ricette. La sua storia è millenaria e le credenze e le leggende che ruotano intorno ad essa sono davvero numerose: tutte o quasi ne sottolineano gli effetti benefici per il nostro organismo. E allora, anche noi di Wineshop.it, anche un po’ scaramanticamente, abbiamo deciso di gustarle dopo ogni pasto accompagnate da un buon bicchiere di vino.

Storia e Curiosità sulle Noci

La noce è il frutto del maestoso albero del noce, estremamente diffuso nei paesi dell’Asia Minore. Proprio in queste zone, la noce cominciò ad essere utilizzata come alimento già 9000 anni fa, prima di affermarsi nel Vecchio Continente grazie all’influenza persiana e all’opera divulgatrice dei greci e dei romani, che non solo apprezzavano il gusto del frutto e ne sostenevano gli effetti salutari, ma veneravano anche il fascino e la maestosità della pianta.

Nell’Antica Grecia era diffusa una leggenda legata a Dioniso che, ospite del re della Laconia, si innamorò di una delle sue tre figlie, Caria. Le due sorelle, gelose delle attenzioni riservate dal dio greco a Caria, diffusero maldicenze e pettegolezzi sul conto di Dioniso che, allora, le trasformò in rocce. Caria morì per il dolore e Dioniso per ricordarla in eterno decise di trasformarla nell’albero più maestoso e fecondo che conosceva, ovvero quello del noce.

In epoca romana, invece, la noce era associata a Giove. Il frutto, infatti, appartiene alla famiglia delle “Juglandacee”, dal latino “Jovis Glan”, “ghianda di Giove”, con cui era conosciuta proprio la noce, massima rappresentante della categoria, chiamata così per la maestosità, l’imponenza e la solennità dell’albero, ma soprattutto per la sacralità che è in grado di esprimere. Non manca neppure chi sostiene che questo frutto fosse il preferito da Giove e chi ritiene che il nome fu inventato per sottolineare gli effetti e le proprietà nutrizionali “miracolose”, quasi “divine” associate al frutto. Addirittura, si pensi che, tra le tante proprietà della noce, nell’Antica Roma si pensava che fosse in grado di curare le malattie mentali perché la forma e la struttura del frutto ricorda quella del nostro cervello.

Il valore positivo riconosciuto alle noci si è conservato anche ai giorni nostri ed è entrato a far parte della nostra simbologia. In Sicilia, ad esempio, portare una noce in tasca significa cacciare cattive influenze, in favore di salute e benessere; così come sognare una noce sarebbe preludio ad un evento favorevole.

Come e Quando le Noci

Al di là delle leggende diffuse sul conto di questo frutto, numerosi studi scientifici hanno rivelato gli effetti benefici dell’inserimento delle noci nella nostra alimentazione quotidiana. Ricche di vitamina E, omega 3, antiossidanti e sali minerali, le noci, se assunte in quantità non eccessive, sono preziose per la salute del nostro cervello, del cuore e del sistema immunitario, abbassano il colesterolo, contribuiscono a prevenire il diabete e le malattie cardiovascolari e coronariche.

Anche per questo le noci sono ampiamente utilizzate in cucina, come ingredienti dall’antipasto al dolce, o sole a merenda o a fine pasto.

Noi di Wineshop.it le abbiamo inserite nella nostra dieta e abbiamo deciso di gustarle a fine pasto accompagnate da un buon bicchiere di vino.

Vino e Noci

L’abbinamento del vino con le noci e, più in generale con la frutta secca, si apre a diverse possibilità, determinate non solo dai gusti personali ma anche dalla portata in cui il nostro ingrediente è inserito. Tra le noci inserite in un primo piatto, in un secondo, in un dolce o mangiate sole esistono importanti differenze da non sottovalutare.

Noi di Wineshop.it preferiamo gustarci le noci sole nella tranquillità che caratterizza la fine del pasto. Abbiamo dunque cercato un vino particolare, un vino da meditazione in grado di offrire sensazioni piacevoli anche con le noci. Abbiamo scelto un grande vino bianco da dessert, di media struttura e di gradazione alcolica medio-bassa per non alterare il retrogusto amarognolo delle noci, ma allo stesso tempo ricco di profumi fruttati e dolci non stucchevoli in grado di convivere con i sentori della noce. La nostra scelta è un Picolit del Friuli Venezia Giulia, un vino pregevole per concludere nel migliore dei modi il nostro pasto.

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