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5 cibi da non abbinare al vino

By Luca Stroppa 04 marzo 2021 446 Views

5 cibi da non abbinare al vino

Diciamolo subito: il vino non è per tutti i cibi. Ci sono degli alimenti che presentano caratteristiche tali da rendere l’associazione con il nettare difficile, se non impossibile. Insomma, se lo scopo di ogni abbinamento è raggiungere una piacevole armonia sensoriale meglio evitare qualche ingrediente scomodo.

Certo, i gusti personali non si discutono e ogni appassionato è libero di gustarsi il vino che preferisce con il piatto che preferisce. Del resto, parafrasando un famoso detto: “È buono ciò che piace”.

In ogni caso, ti segnaliamo 5 alimenti che è meglio non abbinare al vino.

1. Finocchio

È proprio il caso di dirlo: non farti infinocchiare!

Se sei un lettore del Blog sul vino di Wineshop.it sai a cosa ci stiamo riferendo. In un nostro precedente articolo, “Non farti infinocchiare: perché si dice e perché coinvolge il vino”, abbiamo spiegato che, un tempo, qualche oste disonesto era solito offrire ai clienti pane e finocchio per accompagnare il calice di vino che avevano ordinato. Perché? Per mascherare i difetti e la scarsa qualità del nettare. Gli aromi del finocchio, infatti, sono in grado di sovrastare quelli del vino.

Il finocchio contiene un composto aromatico, chiamato “anetolo”, che dona all’alimento il suo classico aroma e gusto di anice, dal notevole potere dolcificante. Difficile per qualsiasi altro alimento e per il vino resistere alla forza coprente dell’anetolo senza che i loro profumi e sapori vengano irrimediabilmente alterati.

Considera che tra le usanze contadine di un tempo, al termine di ogni pasto, si mangiava del finocchio per rinfrescare e pulire la bocca, eliminando aromi o profumi residui.

Certo, il nostro ortaggio può essere utilizzato in una miriade di ricette in cui, a volte, gioca un ruolo secondario. In questi casi, si può provare ad abbinare il nettare, ma quando è l’alimento predominante meglio evitare.

2. Carciofo

Dal finocchio al carciofo. Ecco il secondo alimento che non ha un buon rapporto con la nostra bevanda preferita.

Motivo? I famigerati tannini. Già perché nei carciofi è presente la “cynarina”, un acido organico che contiene grandi quantità di tannini che, come ben sai, sono presenti anche nel vino, soprattutto in quelli rossi. I tannini del carciofo associati a quelli del vino rosso generano una sgradevole sensazione di astringenza, ruvidità e secchezza. Anche con i vini bianchi più o meno acidi non va meglio: l’acidità del vino e l’astringenza dei tannini accentuano notevolmente la sensazione di “durezza”.

In realtà, se cotti, i carciofi perdono parte della loro tendenza e aggressività tannica per cui un bicchiere di vino poco tannico e non troppo acido potrebbe accompagnarli. Ma in tutti gli altri casi non s'ha da fare!

Tra le altre verdure che creano problemi con il vino non dimenticare broccoli, cavolfiori, cavoli, asparagi e spinaci.

3. Limone ed aceto

Limone ed aceto non chiamano vino.

In cucina, solitamente, non sono utilizzati soli ma come condimento per arricchire e dare sapore a tantissimi piatti. Il punto della questione è il seguente: se limone ed aceto sono parte importante della ricetta e i loro sapori sono spiccatamente percepibili allora niente nettare. I sapori di limone e aceto sono talmente dominanti da sovrastare quelli del vino.

Immagina di condire la tua insalata con una buona dose di limone o di arricchire con dell’aceto le tue verdure grigliate o il tuo piatto di carne. L’acidità del limone e il sapore acre e pungente dell’aceto emergeranno in maniera netta e decisa. Per il vino è molto difficile, quasi impossibile, bilanciare questa sensazione.

Discorso analogo per pompelmo e gli altri agrumi e anche per i sottaceti.

Sembrerà strano ma, in certi casi, meglio bere acqua.

Ah dimenticavamo: a proposito di alimenti che possono sovrastare gli aromi del vino segnaliamo anche aglio e cipolla crudi ...

4. Frutta fresca (e il caso del caco)

Secondo il manuale dell’abbinamento vino e cibo, con la frutta fresca niente vino. L’elevata acidità e la scarsa struttura di buona parte di questi alimenti sconsiglia l’accostamento.

Poco male diranno in molti. Del resto, questo abbinamento non è troppo ricercato, soprattutto se consideri che la frutta fresca è consumata in momenti, all’interno o al di fuori del pasto, in cui (forse) si può anche rinunciare al vino.

Un discorso a parte merita il caco, soprattutto nelle sue varietà dette astringenti, particolarmente ricche di tannini. I tannini del frutto fanno a cornate con quelli del vino e la sensazione al palato non sarà affatto gradevole. Insomma: i cachi meglio mangiarli soli!

5. Gelato

L'ultimo alimento della nostra lista che non va a nozze con il vino è il gelato. Immagina il classico cono o la coppetta con i tuoi gusti preferiti o i ghiaccioli che ti rinfrescano nel corso delle giornate un po' più calde. Ecco, il vino è bandito.

Questione di temperatura: il gelato anestetizza le papille gustative. Il risultato è l’impossibilità di apprezzare gli aromi del nettare e di raggiungere l’armonia sensoriale derivante da un perfetto abbinamento.

Ma non generalizziamo, non tutti i gelati sono da evitare. Con i gelati morbidi, come le creme, o con coppe arricchite con la panna montata, o ancora quando il gelato è inserito in un dolce più complesso con altri ingredienti “più caldi” è possibile abbinarci un vino da dessert.

Per concludere, dobbiamo fare una precisazione. Al giorno d’oggi sembra che ogni abbinamento sia possibile, basta fare attenzione e trovare la giusta combinazione, molto spesso derivante da preferenze personali. Ecco perché non è raro trovare consigli per abbinare vino e finocchio, vino e carciofi etc. etc. Del resto, come abbiamo scritto all’inizio del nostro articolo, “è buono ciò che piace” … ma è innegabile che gli alimenti che ti abbiamo segnalato costringono ad affrontare problematiche che rendono l’accostamento difficile, talvolta impossibile.

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