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​Vitigni aromatici, semi-aromatici e neutri: significato e differenze

By Luca Stroppa 17 aprile 2023 597 Views

Vitigni aromatici, semi-aromatici e neutri: significato e differenze

Nell'articolo di oggi ti portiamo alla scoperta dei vitigni aromatici, semi-aromatici e neutri. Vediamo che cosa sono i vitigni aromatici, che cosa sono i vitigni semi-aromatici e che cosa sono i vitigni neutri. Inoltre, ti sveliamo quali sono i principali vitigni aromatici, quali sono i principali vitigni semi-aromatici e quali sono i principali vitigni neutri.

A lettura ultimata avrai un quadro della situazione chiaro e completo.

Prima di analizzare il significato delle varie espressioni oggetto del nostro pezzo, precisiamo che la classificazione dei vitigni in "aromatici", "semi-aromatici" e "neutri" dipende dalla natura, dalle caratteristiche e dall'intensità dei profumi che il vitigno è in grado di trasmettere al vino. Ora vediamo nel dettaglio che cosa s'intende per vitigni aromatici, vitigni semi-aromatici e vitigni neutri.

Che cosa sono i vitigni aromatici?

Per spiegare il significato di "vitigni aromatici" dobbiamo introdurre il concetto di aromi primari o varietali. Gli aromi primari o varietali sono quelli propri delle uve, quelli che caratterizzano un determinato vitigno. Li possiamo percepire semplicemente annusando l'acino d'uva o, ancora meglio, mangiando l'acino d'uva e poi li ritroviamo nel nettare anche dopo la vinificazione. Si distinguono dagli aromi secondari che si generano con la fermentazione alcolica e dagli aromi terziari che si formano con la maturazione del vino.

I vitigni aromatici si distinguono proprio per la loro capacità di trasmettere al vino gli aromi primari e varietali delle proprie uve. Insomma, i vitigni aromatici sono quelle varietà ricche di aromi primari o varietali, che poi ritroviamo nel vino e sono immediatamente riconoscibili. Questa spiccata aromaticità dipende principalmente da composti aromatici chiamati terpeni, presenti nell'uva in notevoli quantità. Spesso il nettare ha un bouquet di profumi composto anche da aromi secondari e terziari, che si formano in fase successiva, ma nei vini ricavati da vitigni aromatici, la componente primaria e varietale è predominante.

Quali sono i vitigni aromatici?

I più importanti e noti vitigni aromatici italiani sono: i vitigni della famiglia dei Moscati, alcuni vitigni della famiglia delle Malvasie, il Gewürztraminer e il Brachetto.

I Moscati presentano tipici aromi di fiori d’arancio, mandarino, rosa e "muschio" (Moscato deriva proprio da "muscum"). Le Malvasie si distinguono per note agrumate, arancio e limone, note floreali, fiori di acacia e di lavanda, e sentori di frutta candita. Il Gewürztraminer per profumi speziati (Gewürz”, in tedesco, significa proprio “speziato”), frutta esotica e erbe aromatiche. Infine, il vitigno Brachetto trasmette ai suoi vini aromi di rosa e frutta rossa, in particolare fragole e lamponi.

Vitigni aromatici, semi-aromatici e neutri: significato e differenze

Che cosa sono i vitigni semi-aromatici?

La seconda categoria di vitigni che analizziamo è quella dei vitigni semi-aromatici. Il nome è indicativo. Si tratta di varietà che NON presentano una quantità e un'intensità di aromi varietali e primari tali da poterli inserire nella categoria dei vitigni aromatici. A parole, la distinzione tra le due categorie non sembra così evidente. Come per ogni classificazione, ci sono casi limite, ma all'atto pratico la differenza tra un vitigno aromatico e semi-aromatico è più netta.

Ad esempio, prova ad annusare e masticare un acino di Gewürztraminer e poi fai lo stesso con il Müller-Thurgau. L'intensità aromatica espressa sarà ben diversa. Prova poi ad assaggiare un vino ottenuto da queste due uve. Nel primo caso, ritroverai sostanzialmente gli stessi aromi varietali dell'acino; nel secondo li troverai in misura inferiore, in favore di profumi non varietali o primari che si formano in altri momenti o per altre cause e fattori, come quelli legati al terroir.

Quali sono i vitigni semi-aromatici?

All'interno della categoria dei vitigni semi-aromatici troviamo gran parte delle varietà internazionali: Chardonnay, Sauvignon Blanc, Riesling e Müller-Thurgau tra quelli a bacca bianca; Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc tra quelli a bacca nera. Tra i vitigni autoctoni italiani, segnaliamo il vitigno Glera, alla base dei vini Prosecco!

Non è un caso che all'interno di questa categoria ci siano i vitigni internazionali. Una delle loro caratteristiche è la capacità di adattamento a diverse zone o diversi terroir, tali da assumere anche tratti aromatici vari e distinti, tipici delle diverse aree di coltivazione.

Vitigni aromatici, semi-aromatici e neutri: significato e differenze

Che cosa sono i vitigni neutri?

La categoria dei vitigni neutri è la più ricca e numerosa. I vitigni neutri, come suggerisce il nome, non presentano aromi primari così spiccati e intensi da risultare immediatamente riconoscibili. Il loro profilo varietale non è così marcato, anzi è indefinito, non tipico e caratteristico. In sostanza, al vitigno non possono essere associati specifici aromi primari o varietali che poi caratterizzano anche i loro vini. La loro aromaticità dipende quasi esclusivamente dal carattere del terroir in cui sono coltivati, dalle condizioni pedoclimatiche e dalle scelte di vinificazione del produttore.

Quali sono i vitigni neutri?

Come abbiamo scritto, questa categoria è ricchissima. Gran parte dei vitigni italiani e del resto del mondo ne fanno parte: Sangiovese, Nebbiolo, Barbera, Aglianico, Lambrusco etc. etc. Vermentino, Trebbiano etc. etc.

Vitigni aromatici, semi-aromatici e neutri: significato e differenze

Conoscevi la distinzione tra vitigni aromatici, semi-aromatici e neutri? Sapevi che la maggior parte dei vitigni è neutro? Speriamo che il nostro articolo ti sia stato d'aiuto!

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Posted in: Cultura del vino
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