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Vino, salute e "health warning": il dibattito del momento

By Luca Stroppa 30 gennaio 2023 81 Views

Vino, salute e "health warning": il dibattito del momento

Uno dei temi di più stretta attualità coinvolge direttamente il vino. Se ne parla da giorni, settimane, da quando la proposta irlandese di inserire sulle etichette delle bottiglie di bevande alcoliche (non solo vino, dunque) degli "avvertimenti" o "warnings" per la salute dei consumatori, sulla scia di quanto già avviene per i pacchetti di sigarette, non ha incontrato l'opposizione della Commissione dell'Unione Europea che, sostanzialmente, ha dato il via libera alla manovra (anche se per la sua effettiva realizzazione mancano ancora degli step legislativi).

Da quel momento si è scatenato un dibattito accesissimo che ha coinvolto esponenti di tantissimi settori, in particolare di quello vinicolo, politico e scientifico, e che ha allarmato addetti ai lavori e consumatori. Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

Il dibattito su vino e "health warning"

Un recentissimo sondaggio disponibile sul sito della Coldiretti ha rivelato che l'health warning potrebbe avere effetti molto negativi sul mercato e sul consumo di vino. Il 23% degli intervistati ha dichiarato che, se dovesse trovare in etichetta avvertimenti sulla pericolosità della bevanda, smetterebbe di acquistare e bere vino o, comunque, ne ridurrebbe drasticamente il consumo. Una tendenza prevedibile su cui si gioca gran parte del dibattito.

Da un lato c'è chi, in tema di vino, salute e health warning, sostiene la pericolosità intrinseca di qualunque bevanda alcolica per la salute dei consumatori; dall'altro c'è chi, invece, nega rischi e pericoli per l'essere umano. Tra i due estremi, una serie di posizioni intermedie che ricercano un maggior equilibrio nella valutazione. Ricerche e studi scientifici chiamati in causa giungono alle più svariate conclusioni, talvolta anche opposte, a seconda della predisposizione ad aderire ad un "partito" piuttosto che a quello "opposto" e spesso sono variamente interpretabili.

Probabilmente, "in medio stat virtus", la "virtù sta nel mezzo", in questo caso, la "verità" sta nel mezzo, inserita tra due estremi da evitare, al di fuori di ogni esagerazione, in un senso e nell'altro. Ricercare la misura, la moderazione e l'equilibrio e non l'eccesso è ciò che emerge dalle opinioni e dalle dichiarazioni di chi si approccia a questo argomento senza cadere nel banale e senza partiti presi. Equilibrio e misura sia nelle posizioni sia nel consumo ...

Questo approccio basato sulla "misura" è quello che, più di ogni altro, sta caratterizzando il dibattito attuale sul vino e l'health warning, dopo una prima fase che, come spesso avviene, è stata quasi dominata dalle posizioni estreme, quelle che emergono quando si affronta un argomento a caldo. Negli ultimi giorni, si è fatta strada un'importante distinzione che ha indirizzato gli interventi di tantissimi esperti, politici, produttori etc. etc. e che possiamo collocare in quella "via di mezzo" tra gli estremi da evitare. Stiamo parlando della distinzione tra "rischio" e "pericolo", teorizzata e approfondita su winenews.it. da Corrado Galli della Società Italiana di Tossicologia.

Come viene riportato:

"Il pericolo è una caratteristica intrinseca di una sostanza, mentre il rischio è una stima del danno derivante dall’esposizione alla sostanza. Per stimare il rischio, non basta l’identificazione dell’effetto, ma serve la definizione della dose con la quale l’effetto non avviene [...] se siamo al di sotto della dose di non effetto, l’esposizione è da considerarsi sicura".

Insomma, tutto è potenzialmente pericoloso, e si possono elencare tantissime sostanze o cibi che possono avere effetti da health warning. Il segreto è la dose o la quantità con i quali vengono assunti. É l'equilibrio e la moderazione nel consumo a fare la differenza, la non esagerazione e la non estremizzazione. Quella che, forse, andrebbe cercata in moltissimi dibattiti.

In ogni caso, al di là di specifiche posizioni e pareri più o meno discordanti, i Paesi a maggiore tradizione vitivinicola e con una maggiore produzione enologica, come Italia e Francia, si stanno muovendo per aprire un dibattito costruttivo, nelle sedi opportune, con i responsabili della Commissione Europea e con i rappresentanti irlandesi. In gioco c'è il futuro e la credibilità del vino, oltre che un intero settore, vanto della nostra economia.

Tu cosa ne pensi del tema "vino, salute, health warning" e dell'attuale dibattito?

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Posted in: Cultura del vino
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