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​Scegliere una bottiglia di vino: 5 errori da evitare

By Luca Stroppa 03 dicembre 2020 744 Views

Scegliere una bottiglia di vino: 5 errori da evitare

Scegliere una o più bottiglie di vino da acquistare non è un’operazione semplice. Richiede una riflessione meticolosa e una precisa valutazione di una serie di aspetti: dalla tipologia di vino alle caratteristiche delle singole etichette, dal produttore al fornitore, passando per lo scopo dell’acquisto (regalo, pasto, collezione …). Le variabili tendono quasi all’infinito.

Certo è che ci sono alcuni errori da non commettere per non pentirsi della scelta e dell’acquisto: ecco i 5 più comuni selezionati dalla nostra redazione e i consigli per evitarli.

1. Non fermarti al blasone del produttore

Uno degli errori più frequenti nella scelta di un vino da acquistare è quello di basarsi solo ed esclusivamente sul blasone di un “brand” o sulla fama di un produttore.

Il nostro consiglio è di approfondire, dedicare tempo alla selezione, recuperare informazioni sulle varie caratteristiche delle bottiglie, senza fermarsi all’apparenza o al sentito dire. Chiaramente questa operazione richiede tempo: quello necessario per azzeccare l’acquisto.

Considera che il patrimonio vitivinicolo ed enologico italiano è talmente ricco di produttori di altissimo livello che non tutti possono godere delle stesse possibilità e opportunità di pubblicizzazione mediante i mezzi e le moderne tecniche di comunicazione. Esistono, infatti, una serie di aziende e cantine meno note in grado di produrre vini di eccellente qualità, al pari di quelle dei marchi più celebri. Si tratta di veri e propri artigiani del vino che meritano di essere scoperti, conosciuti e considerati al momento dell’acquisto.

Insomma, ricerca, approfondisci e solo a questo punto sceglie la bottiglia che fa per te.

2. Non fermarti all’estetica dell’etichetta

Un altro errore comune, soprattutto per i meno esperti, è quello di basare l’acquisto o farsi condizionare dalla bellezza dell’etichetta, con tutti i suoi colori, le sue forme e i suoi disegni che spesso sono delle vere e proprie opere d’arte.

Certo, si potrebbe dire che anche l’occhio vuole la sua parte, ma, in realtà, ciò che conta è soprattutto il contenuto della bottiglia.

Anche in questo caso, vale quanto abbiamo scritto prima: meglio non fermarsi alle apparenze e approfondire la questione. Oltre ad ammirare l’etichetta, bisognerà cercare di capirla e comprenderla perché può rivelare lo spirito dell’azienda e del suo prodotto, poi bisognerà leggerla o consultare le informazioni che si possono trovare nelle schede dei vini.

Insomma, l’etichetta non va solo vista, ma va osservata, letta e compresa. Proprio per questo, le schede dei vini di Wineshop.it dispongono di un’approfondita descrizione del prodotto e di quanto riportato in etichetta.

3. Non fermarti alla denominazione

Le denominazioni italiane sono un valido strumento a tutela e a garanzia della qualità e, soprattutto, della tipicità di un vino.

Quando scegli una bottiglia, questo parametro può sicuramente orientarti nell’acquisto. Ma attenzione: non rientrare in una denominazione non è automaticamente sinonimo di bassa qualità. In alcuni casi può esserlo ma non sempre, anzi. Nel mercato enologico italiano esistono tantissime etichette che, pur non disponendo di un marchio I.G.T., D.O.C. e D.O.C.G., sono di altissima qualità.

Perché? Le spiegazioni possono essere diverse ma la più comune è che si tratta di una scelta del produttore che vuole conservare un metodo di produzione che lo contraddistingue, diverso da quello previsto dai vari disciplinari, ma che comunque garantisce risultati qualitativi.

Per questo, insistiamo sulla necessità di conoscere un vino: conoscere il produttore, la sua storia, le sue tecniche e le varie caratteristiche del singolo prodotto.

Come avrai capito: non fermarti e approfondisci è il nostro motto.

4. Non fermarti al prezzo

Tra i tanti non fermarti, non possiamo non segnalare il “non fermarti al prezzo”. Un altro errore piuttosto comune è quello di associare il prezzo alla qualità: prezzo alto – alta qualità; prezzo basso – bassa qualità.

Anche in questo caso, non sempre è così: un vino super costoso non è necessariamente più buono di un vino un pelo più economico. Come per ogni prodotto, anche nel prezzo di un vino non rientrano solo i costi di produzione e quelli relativi alla qualità delle materie prime, ma anche questioni legate al brand che abbiamo trattato nel primo punto. Considera inoltre il discorso relativo a quei piccoli produttori che sono in grado di dare vita a perle enologiche di grande qualità ad un prezzo decisamente vantaggioso.

Certo, diffida ed evita vini con un costo irrisorio, ma se devi scegliere tra due bottiglie con prezzi diversi, comunque in linea con quelli del mercato enologico, vai oltre. Il ritornello è sempre quello: conoscere e approfondire.

5. Non fermarti al solito vino

Più che un errore (de gustibus non disputandum est!), una tendenza consolidata: scegliere il solito vino del solito produttore.

Il patrimonio enologico italiano è così ampio e qualitativo che sarebbe un peccato non godersi altri gioielli, oltre a quelli che abbiamo sempre bevuto. Certo, se quello specifico vino è buono e ci piace veramente non c’è motivo di cambiare. Ma anche in questi casi, il nostro consiglio è quello di integrare e di sperimentare: magari acquisto qualche bottiglia del vino che preferisco e due bottiglie di un vino nuovo che intendo scoprire e di cui, magari, potrò diventare un grande estimatore.

Ma se non si prova e non si sperimenta non si potrà mai scoprire qualcosa di nuovo. Per cui, il quinto e ultimo non fermarti è questo: non fermarti al solito vino!

Posted in: Consigli sul vino
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