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Le sottozone delle Denominazioni: significato e caratteristiche

“Sottozona” è un termine, previsto dai disciplinari delle Denominazioni d’Origine italiane, utilizzato per individuare un’area geografica più piccola, situata all’interno della Denominazione, dove spesso si producono vini di qualità superiore rispetto alla media della D.O., o comunque con proprietà uniche.

Tali aree si distinguono per caratteristiche ambientali peculiari, particolarmente vocate e favorevoli. Non a caso, i disciplinari di produzione prevedono norme di coltivazione della vite e di produzione dei relativi vini più rigide per le sottozone rispetto al resto del territorio della Denominazione. Il tutto per salvaguardare la qualità del prodotto.

Ogni sottozona è designata con uno specifico nome geografico, storico o amministrativo, che corrisponde al territorio di una specifica località, frazione, comune o micro area vitivinicola.

Le sottozone della D.O.C.G. Chianti

Le sottozone della D.O.C.G. Chianti previste dal disciplinare sono 7:

1. Chianti Colli Aretini: corrisponde al territorio collinare della bassa valle dell’Arno, prevalentemente in provincia di Arezzo.

2. Chianti Colli Fiorentini: comprende una serie di comuni situati sulle dolci colline attorno a Firenze.

3. Chianti Colli Senesi: interamente in provincia di Siena, include le zone delle Colline Senesi, delle Colline di Montalcino e delle colline di Montepulciano.

4. Chianti Colline Pisane: è la regione storica e geografica costituita dalle zone collinari situate a sud della provincia di Pisa.

5. Chianti Montalbano: è una zona amministrativamente compresa in parte nella provincia di Pistoia ed in parte in quella di Firenze, posta sulle pendici del sistema collinare e montuoso del Monte Albano, che si sviluppa tra le province di Firenze, Pistoia e Prato.

6. Chianti Montespertoli: è la sottozona dell’omonimo comune in provincia di Firenze, che si estende tra Val di Pesa, Val d'Elsa e Val di Virginio.

7. Chianti Rufina: è la più piccola delle sottozone del Chianti. Prende il nome da uno dei comuni, in provincia di Firenze, che fanno parte di quest’area della Valdisieve. In particolare, i comuni inclusi nella sottozona sono: Dicomano, Londa, Rufina, Pelago e Pontassieve.

Lo scopo di questa specifica delimitazione territoriale è quello di far emergere e di tutelare il legame tra il fattore geografico/territoriale e il vino che ne è espressione, soprattutto in una zona ampia e variegata come quella del Chianti.

Proprio per tale motivo, l'uso di queste menzioni è consentito solo se il vino è ottenuto da uve raccolte e vinificate all'interno delle rispettive unità geografiche (in realtà per la vinificazione è concessa una deroga: è possibile effettuarla in cantine fuori dalla zona di produzione delle uve, ma a non più di 25 km di distanza, in linea d'aria, dal confine delle relative sottozone).

La legge stessa prevede che le sottozone debbano essere regolamentate in modo più rigido rispetto al resto della Denominazione. Per questo, il disciplinare della D.O.C.G. Chianti richiede una resa per ettaro inferiore per tutti i vini prodotti nelle sottozone, con un conseguente miglioramento della qualità del nettare, oltre a misure più restrittive in termini di invecchiamento e affinamento in bottiglia. Per il “Chianti Colli Senesi”, addirittura, è prevista anche una base ampelografica diversa, dal 75 al 100% di uve Sangiovese contro il 70%-100% per gli altri vini.

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