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Prosecco: orgoglio italiano

By Luca Stroppa 26 luglio 2018 3205 Views

Prosecco: orgoglio italiano

1868, Antonio Carpenè, chimico ed enologo italiano dà vita alla prima bottiglia moderna di Prosecco: un vino destinato a segnare la storia vinicola del nostro Paese; un vino che in poco più di un secolo riuscirà ad imporsi sul mercato internazionale, tanto che oggi è il vino italiano più bevuto, più apprezzato e più ricercato al mondo. Un vino, un’istituzione!

Dal Pucinum al Prosecco

Le origini del Prosecco sono antichissime ma piuttosto misteriose.

Secondo alcuni studiosi, il Prosecco era conosciuto fin dall’epoca romana con il nome di “Pucinum”, un vino bianco ottenuto dall’uva “Glera” e che prende il nome dalla strada che collega i borghi di Santa Croce e Grignano in provincia di Trieste. Il “Pucinum” era uno dei vini più amati dai romani, anche perché, come riporta Plinio il Vecchio, si diceva avesse “proprietà medicamentose”.

Addirittura, pare che nel comune di Prosecco, un paesino in provincia di Trieste, i romani, dopo aver disboscato la zona, avessero costruito una sorta di magazzino e centro di smistamento del vino per assicurarsi che il Pucinum venisse indirizzato verso la capitale dell’Impero.

Il nome Prosecco potrebbe derivare dal termine slavo “Proseku”, ovvero zona disboscata, proprio in riferimento all’intervento romano nell’area dell’attuale comune di Prosecco. Secondo altri, invece, il termine Prosecco deriva proprio dal nome del Paese, così chiamato anche prima dell’arrivo dei Romani; altri ancora fanno risalire il nome al Castello di Moncolano, conosciuto anche come Torre di Prosecco, una delle zone di maggiore produzione della Glera, da cui appunto si ricava il Prosecco.

In ogni caso, il passaggio da “Pucinum” a “Prosecco” dipende dalla volontà dei viticoltori triestini di distinguere il loro vino dagli altri che avevano lo stesso nome e che venivano prodotti in zone limitrofe come Gorizia e provincia e la penisola d’istria.

Ai tempi della Repubblica di Venezia, il vitigno del Prosecco si diffuse in altre zone e territori, in particolare nel vicentino e nel trevigiano. Proprio in queste zone si registrò la tendenza ad associare il nome del vitigno a quello del vino per cui Prosecco fu utilizzato convenzionalmente per indicare tanto il vitigno quanto il vino prodotto.

Nel 1868, sempre a Venezia, Antonio Carpenè e Felice Benedetti fondarono la Società Enologica Trevigiana che introdusse migliorie alle antiquate modalità di coltivazione della vite ancora in uso nella zona e perfezionò il metodo di spumantizzazione del vino, il cosiddetto metodo Charmat.

Fu proprio Carpanè a dare vita al primo Prosecco inteso come spumante e non solo come semplice vino bianco. Fu una svolta epocale perché da quel momento in poi il Prosecco diventerà il simbolo della nostra Penisola.

Zona di produzione e Vitigno

Il Prosecco viene prodotto in due regioni: il Veneto, nelle province di Treviso, Venezia, Vicenza, Padova e Belluno, e il Friuli Venezia Giulia, nelle province di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine.

In realtà, col tempo, la produzione di Prosecco nelle province del Friuli Venezia Giulia è andata diminuendo, mentre sono emerse realtà come quella collinare trevigiana, in particolare nella zona tra i comuni di Conegliano e Valdobbiadene, dove ormai si concentra buona parte della produzione di questo vino, tanto che nel 2009 il Prosecco Conegliano Valdobbiadene è entrato a far parte delle DOCG italiane.

Il vitigno alla base della produzione del Prosecco è la Glera, che deve costituire almeno l’85% delle uve utilizzate per la produzione del vino. La percentuale restante può comprendere altre uve come Verdiso, Bianchetta, Perere, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Pinot Nero, Chardonnay…

Prosecco e …

Il Prosecco è un vino universale: va bene sempre e comunque.

Eccezionale per un aperitivo o per un brindisi, ottimo con pesci, verdure, ma anche salumi e carne.

Un vino a tutto pasto, insomma!

Non deve sorprendere allora che dal 2014 ad oggi la produzione di Prosecco sia aumentata di circa il 45% e che lo scorso anno si siano prodotte più di 400 milioni di bottiglie. Così come non deve sorprendere che dal 2013 le vendite di Prosecco siano superiori a quelle dello Champagne.

Orgoglio italiano!!!

Posted in: Vini d'Italia
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