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​Primitivo: vitigno e vini

By Luca Stroppa 21 marzo 2023 155 Views

Primitivo: vitigno e vini

Nell'articolo di oggi ti vogliamo dare tutte le informazioni che cerchi sul vitigno Primitivo, una delle varietà a bacca nera più importanti d'Italia.

Se vuoi sapere le sue principali caratteristiche, quelle dei suoi vini, la sua origine e storia e tante altre curiosità, mettiti comodo e leggi quanto segue.

Tutto quello che devi sapere sul Primitivo

In 10 comodi punti, ecco tutto quello che devi sapere sul Primitivo.

1. Il Primitivo è un vitigno a bacca nera dell'Italia Meridionale

Primitivo è il nome di un vitigno a bacca nera diffuso in diverse Regioni del Centro e, soprattutto, del Sud Italia. É presente, come vitigno principale o complementare, in molte Denominazioni di queste zone della Penisola. Considera che, almeno fino alla fine del XX secolo, il Primitivo era uno dei vitigni più coltivati in Italia.

2. Il Primitivo fu valorizzato da Don Filippo Indelicati di Gioia del Colle

Qual è l'origine del Primitivo? Quale è la storia del vitigno Primitivo? Il successo del vitigno “Primitivo" si deve a Don Filippo Indelicati che, alla fine del XVIII secolo, nel suo vigneto di Goia del Colle (in provincia di Bari), notò una varietà che maturava molto prima rispetto alle altre e che poteva essere vendemmiata già ad Agosto. Don Filippo comprese le potenzialità enologiche di questo vitigno e si adoperò per diffonderlo nel resto della Puglia. Si scoprì che qualche viticoltore locale lo chiamava "Zagarese", ma, dopo averne definito le caratteristiche e proprietà, si optò per il nome "Primitivo".

Pare che il vitigno Primitivo giunse in Italia dalla vicina penisola balcanica, più di 2000 anni fa. Furono gli Illiri, un popolo dei Balcani nord-occidentali, a portarlo nelle regioni adriatiche e poi in Puglia. In seguito, i Fenici completarono la sua opera di diffusione nel nostro Paese e in tutto il Mediterraneo.

3. Il Primitivo è coltivato soprattutto in Puglia

Dove si coltiva il Primitivo? Quali sono le principali zone di coltivazione del Primitivo? Il Primitivo è coltivato soprattutto in Puglia. Si tratta, senza dubbio, della regione italiana dove è più diffuso. Nello specifico, prospera in Manduria, nelle province di Taranto e Brindisi, e nel Salento, nelle province di Bari e Lecce. Viene coltivato con successo anche in altre regioni del Centro e Sud Italia: Lazio, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Basilicata e Sardegna.

4. Il nome Primitivo si riferisce alla sua maturazione precoce

Da dove deriva il nome Primitivo? Che cosa significa Primitivo? Qual è l’origine del nome Primitivo? Perché il Primitivo si chiama così? L'etimologia del nome Primitivo rimanda al termine latino "primativus", che può essere tradotto con "precoce". Da qui il nome "Primitivo" che rivela la predisposizione di questo vitigno a maturare precocemente. Pare che il nome fu coniato proprio da Don Filippo Indelicati.

Primitivo: vitigno e vini

5. Primitivo e Zinfandel sono cloni della stessa varietà

Recenti studi genetici tra Primitivo e Zinfandel, un altro famosissimo vitigno a bacca nera diffuso in California, hanno evidenziato che i due sono sostanzialmente la stessa varietà. Ricerche precedenti mettevano in luce una parentela, anche se non così stretta. Gli ultimi aggiornamenti sembrano, invece, propendere per un'origine comune e un'identità genetica, condivisa anche con il vitigno croato denominato Crljenak Kaštelansky.

6. Il vitigno Primitivo è sensibile alla siccità e all'umidità

Quali sono le caratteristiche del vitigno Primitivo? Abbiamo già scritto della principale caratteristica del vitigno Primitivo, cioè la sua predisposizione ad una maturazione precoce. Tra le altre importanti caratteristiche di questa varietà c'è la produzione abbondante, ma incostante, e una notevole sensibilità alla siccità e all'umidità, oltre che alle muffe che possono formarsi proprio a causa di alti livelli di umidità. Questo significa che, da un punto di vista delle condizioni climatiche, il Primitivo è un vitigno esigente. Predilige un clima mediterraneo, non troppo secco, dato che soffre la siccità, con precipitazioni non troppo abbondanti per evitare il pericolo "umidità".

I suoi acini, inoltre, presentano un elevato contenuto zuccherino che ne favorisce l'appassimento e la vinificazione per la produzione di vini dolci, oppure per la produzione di vini con una gradazione alcolica importante.

7. Il vino Primitivo si caratterizza per aromaticità fruttata e spiccata morbidezza

Quali sono le caratteristiche organolettiche del Primitivo? Da un punto di vista aromatico, i vini rossi da uve Primitivo presentano un bouquet di aromi fruttati che richiamano le prugne, le ciliegie e le more; spesso associati a profumi terziari-speziati. Sono tipicamente vini dall'elevato grado alcolico, dotati di notevole corposità, rotondità e morbidezza, anche grazie a tannini vellutati.

8. Il Primitivo è alla base della D.O.C. Primitivo di Manduria

Le uve del vitigno Primitivo vengono utilizzate per la produzione di diversi vini rientranti in molte Denominazioni del Sud Italia. La più rinomata è certamente la D.O.C. Primitivo di Manduria, che ricade nelle province di Taranto e Brindisi. In questa D.O.C., il Primitivo deve rappresentare almeno l'85% della base ampelografica per la produzione dei suoi vini rossi, "Primitivo di Manduria" e "Primitivo di Manduria" Riserva. Per il restante 15% possono concorrere, da sole o congiuntamente, le uve dei vitigni a bacca nera non aromatici, coltivabili nelle province di Taranto e Brindisi.

9. Il Primitivo di Manduria è acquistabile nel nostro sito di vendita di vino online

Dove acquistare online i vini Primitivo di Manduria? Nell'enoteca online di Wineshop.it è in vendita un Primitivo di Manduria (anche in formato Magnum) prodotto da una storica cantina pugliese, una delle più importanti nel panorama regionale, i cui vini godono di fama mondiale. La cantina è la Leone de Castris. Il vino è il Primitivo di Manduria Villa Santera Leone de Castris.

10. Il Primitivo di Manduria è da abbinare a carni importanti o formaggi piccanti

Il Primitivo di Manduria, per la sua proverbiale potenza e corposità, è un vino da abbinare a piatti di carne dai sapori forti e di pari struttura, arrosti su tutti. Per le stesse motivazioni, trova un'ideale associazione anche con piatti piccanti, soprattutto formaggi. Nelle versioni dolci o passite va collocato, ovviamente, a fine pasto.

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Posted in: Vini d'Italia
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