Swipe to the right

​Pigato: origine, storia, caratteristiche e curiosità

By Luca Stroppa 27 luglio 2021 544 Views

Pigato: origine, storia, caratteristiche e curiosità

Il Pigato è, con il Vermentino, il vitigno a bacca bianca e il vino bianco più rappresentativo e tipico della Riviera Ligure di Ponente. Un vero e proprio gioiello della viticoltura nostrana.

Se non lo conosci e vuoi saperne di più ti trovi nel posto giusto. In 10 comodi punti ti spieghiamo tutto sul Pigato: origine, storia, caratteristiche e interessanti curiosità.

1. il Pigato è un vitigno a bacca bianca di origini greche

Il Pigato è un vitigno a bacca bianca dalle origini incerte e dibattute.

Alcuni studiosi ritengono che sia un vitigno autoctono della Liguria, altri, invece, sostengono che sia stato importato, secoli fa, dalla Grecia, in particolare dalla Tessaglia, e sia il risultato di un processo di acclimatazione e adattamento alle condizioni presenti nel territorio ligure. Quest’ultima ipotesi è la più accreditata.

2. il Pigato si è affermato nel XIX secolo

Le prime testimonianze scritte sul Pigato risalgono al 1600, ma è nella prima metà dell’Ottocento che questo vitigno si afferma nel Ponente Ligure.

Fu fondamentale l’opera di promozione portata avanti dall’arciprete di Ortovero, Francesco Gagliolo, che fu uno dei primi ad intuirne le enormi potenzialità. Del resto, Ortovero, un piccolo comune in provincia di Savona, è, ancora oggi, uno dei territori più vocati alla sua coltivazione.

Curiosamente, i vini ricavati da uve Pigato cominciarono a circolare e ad essere messi in vendita oltre i confini liguri solo nella seconda metà del XX secolo perché i viticoltori locali intendevano custodire gelosamente il loro “gioiello”.

3. il Pigato è coltivato nelle province di Imperia e Savona

Il vitigno Pigato ha trovato il suo habitat ideale in corrispondenza di alcuni territori delle province di Imperia e Savona, nel tratto di costa posto nella parte occidentale della Liguria. In particolare, predilige l’area collinare posta nella ristretta area tra Albenga e Imperia.

Il vitigno è presente quasi esclusivamente in queste zone, a cui si aggiungono i vigneti in provincia di Genova e qualche altra sporadica presenza nel resto del territorio ligure.

4. il termine Pigato deriva dal dialettale “pigau” - “macchiato”

Il nome “Pigato” deriva dal dialetto ligure “pigau”, che significa “macchiato”, (ma anche “piche” – “macchie”) in riferimento ad una caratteristica tipica e distintiva delle sue uve che, una volta giunte a maturazione, presentano, sulla buccia, una piccola macchia marrone (vedi foto).

Pigato: origine, storia, caratteristiche e curiosità

5. il Pigato è un vitigno vigoroso e molto produttivo

Da un punto di vista ampelografico, il Pigato si caratterizza per grappoli di dimensioni medio-grandi, con una forma che può essere piramidale o cilindrica. Anche gli acini sono di buone dimensioni, hanno buccia spessa con il classico colore giallo-ambrato, “macchiato” a maturazione completa (solitamente a fine settembre). Inoltre, si caratterizza per alte rese e notevole e costante produttività, oltre che per una buona resistenza alle malattie della vite (peronospora e oidio).

6. il Pigato è simile al Vermentino

Si ritiene che il Pigato sia un clone o una mutazione spontanea del Vermentino, con cui, per molto tempo, è stato confuso. In effetti, le analisi del DNA e la comparazione genetica hanno rivelato molte somiglianze.

Ma all’atto pratico i due vitigni presentano alcune importanti differenze. In primo luogo, prediligono zone di coltivazione differenti con il Vermentino che ama i terreni a basse altitudini, nelle immediate vicinanze del mare, mentre il Pigato quelli che si trovano a maggiori altitudini, con un’escursione termica più marcata. Inoltre, le uve dei due vitigni sono immediatamente distinguibili in base al loro colore: giallo con riflessi verdi per il Vermentino e ambrato/macchiato per il Pigato. Infine, a livello degustativo, mentre i vini da uve Vermentino presentano sentori fruttati dominanti, i vini Pigato rivelano sentori di macchia mediterranea e erbe officinali in perfetto equilibrio con quelli fruttati.

7. i vini Pigato possono rientrare nella D.O.C. “Riviera Ligure di Ponente”

La Denominazione di riferimento per i vini prodotti con uve Pigato è la D.O.C. “Riviera Ligure di Ponente” che raccoglie i vini che, nel rispetto del disciplinare, sono prodotti a partire dai vitigni tipici di questa zona: Granaccia (Alicante), Moscato, Rossese, Vermentino e Pigato (nella tipologia base, superiore o passito).

8. i vini Pigato si caratterizzano per un ampio bouquet di profumi

Come abbiamo già anticipato, una delle caratteristiche distintive dei vini Pigato è la varietà di profumi che riescono a rivelare, con sentori fruttati e floreali in perfetta armonia con note balsamiche, erbacee e di macchia mediterranea. Al palato sono intensi e persistenti, con un tipico retrogusto ammandorlato. Completano il quadro un perfetto equilibrio tra struttura, acidità, mineralità e sapidità frutto della vicinanza e dell’influenza del Mar Ligure.

Bisogna precisare che le caratteristiche dei vini Pigato dipendono anche dal tipo di terreno in cui vengono coltivate le sue uve. In linea generale, dalle uve coltivate in vigneti poste a maggiori altitudini si ricavano vini più freschi e leggeri, mentre dalle uve coltivate in vigneti a livello del mare si ottengono vini più sapidi e strutturati.

9. i vini Pigato si abbinano alla perfezione alla pasta al pesto

In linea generale, i vini ricavati da uve Pigato sono piuttosto versatili e si possono abbinare sia a primi sia a secondi piatti a base di pesce di mare o con portate di carne bianca.

Perfetto in abbinamento ai primi piatti della tradizione ligure come la pasta o le trenette al pesto.

10. il vino Pigato è in vendita online su Wineshop.it

Se intendi comprare online il vino Pigato, abbiamo la bottiglia che fa per te. Nella nostra enoteca online è in vendita il Pigato Ramoino, da uve 100% Pigato provenienti dalla zona classica e più vocata di Ortovero (Imperia).

Posted in: Vini d'Italia
  Loading...