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​Perché il Nebbiolo si chiama anche Chiavennasca?

By Luca Stroppa 02 maggio 2022 375 Views

Perché il Nebbiolo si chiama anche Chiavennasca?

Tra i tanti nomi con cui è conosciuto il vitigno Nebbiolo, immediatamente associato al Piemonte e ai suoi grandi rossi, uno dei più celebri è "Chiavennasca". Che cos'è il vitigno "Chiavennasca"? Che cosa significa? Ma soprattutto: perché si chiama così? E in quale zona del nostro Paese si ricorre a questo termine?

Continua la lettura per conoscere le risposte a queste domande.

Chiavennasca: storia e origine del nome

Iniziamo il nostro articolo dicendo che sentirai parlare di Chiavennasca in una specifica area vitivinicola del nostro Paese, ovvero la Valtellina. Qui, le principali denominazioni hanno come principale base ampelografica il vitigno Nebbiolo, localmente denominato Chiavennasca.

Basta consultare il disciplinare di produzione di due grandi D.O.C.G. della zona, Valtellina Superiore o Sforzato di Valtellina, per trovare citato il nome Chiavennasca, utilizzato come sinonimo di Nebbiolo.

Il primo punto da ricordare è il seguente: Chiavennasca è il nome con cui il Nebbiolo è conosciuto in Valtellina.

Perché il Nebbiolo, in Valtellina, è chiamato Chiavennasca? La domanda sorge spontanea e merita di essere approfondita.

Per prima cosa, va rimarcata l'origine o la probabile origine del nome Chiavennasca. Ci sono diverse ipotesi a riguardo, anche se le più accreditate sono due:

1- secondo la prima ipotesi, Chiavennasca deriverebbe da Valchiavenna, la regione geografica montuosa che, con la Valtellina e la Val di Livigno, caratterizza la provincia di Sondrio. Valchiavenna, a sua volta, prende il nome dal comune di Chiavenna, al centro della Valle. Localmente si ritiene che il vitigno sia originario proprio di questa zona o che, comunque, qui abbia incontrato condizioni favorevoli per esprimersi (su questo punto ci torneremo tra poco), per poi diffondersi anche e soprattutto nella vicina Valtellina. Da qui il nome Chiavennasca.

2- la seconda ipotesi rimanda ad alcune espressioni dialettali locali. In particolare, ci riferiamo a “ciu venasca”, “vitigno vigoroso”, uno degli aggettivi tipici utilizzati per definire il vitigno Nebbiolo (ma anche i suoi vini), oppure al più generale "ciu vinasca", traducibile con "vitigno adatto a produrre vino".

Al momento, non esiste un'ipotesi prevalente e difficilmente si arriverà a definire con certezza l'origine del nome "Chiavennasca", sempre conteso tra i sostenitori di una o dell'altra possibilità.

In ogni caso, per concludere e per fornirti un quadro più chiaro della situazione, dobbiamo rispondere ad una domanda: Nebbiolo e Chiavennasca sono effettivamente lo stesso vitigno? Senza entrare in complesse trattazioni scientifiche, il vitigno Chiavennasca è da considerarsi un clone del vitigno Nebbiolo del Piemonte.

Giunto in Valchiavenna e, poi, in Valtellina, il Nebbiolo, adattandosi alla perfezione al nuovo ambiente (suolo, altitudine e microclima), ha sviluppato nel tempo tratti distintivi e unici, tanto da assumere il nome di Chiavennasca e tanto da essere considerato, da molti, una varietà a sé, autoctona della provincia di Sondrio. Del resto, le prime testimonianze scritte sulla sua presenza in Valchiavenna risalgono al 1500. E dal 1500 ad oggi, il vitigno Chiavennasca si è perfettamente inserito nel nuovo terroir. Insomma, la risposta alla nostra domanda è: "NI, Nebbiolo e Chiavennasca non sono totalmente lo stesso vitigno, se non altro per le diverse condizioni pedoclimatiche che incontrano nel Piemonte e in Valtellina. Queste diverse condizioni portano a specifici adattamenti del vitigno, tali da non poterli considerare totalmente una stessa 'cultivar'".

Insomma, alla fine di questo articolo avrai capito dove si parla di Chiavennasca, qual è l'origine del suo nome e qual è la sua relazione (strettissima) con il Nebbiolo.

Posted in: Curiosità sul vino
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