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Perché i ciclisti brindano in bici durante l’ultima tappa del Tour de France?

By Luca Stroppa 23 luglio 2025 375 Views

Festeggiare con il vino al termine delle competizioni sportive è ormai una consuetudine. In un precedente articolo, molto apprezzato da lettori e lettrici, abbiamo spiegato perché i piloti di gare automobilistiche e motociclistiche spruzzano lo spumante sul podio dopo la corsa.

Oggi, invece, vogliamo parlarti di una tradizione che appartiene unicamente ad una delle gare ciclistiche più importanti al mondo, il Tour de France. Gli appassionati lo sanno bene: durante l’ultima tappa del Tour, il vincitore della classifica generale, cioè colui che indossa la maglia gialla, brinda in sella alla bicicletta, circondato dai suoi compagni di squadra.

Un gesto sorprendente perché non avviene al termine della tappa, come ci si potrebbe aspettare, ma durante la corsa, nelle sue fasi iniziali. Sostanzialmente, il leader della classifica festeggia prima di tagliare l’ultimo traguardo. Curioso, vero?

Di seguito vediamo, perché i ciclisti al Tour de France brindano in sella alla bicicletta nel corso dell’ultima tappa e vediamo come è nato questo rituale.

Perché i ciclisti brindano in bici durante l’ultima tappa del Tour de France?Foto di jacqueline macou da Pixabay

Perché il vincitore del Tour de France brinda durante l’ultima tappa?

Ovviamente si brinda per festeggiare, questo è chiaro. Ma la vera domanda è un’altra: perché non aspettare la fine della tappa per celebrare la vittoria, magari dietro le quinte o direttamente sul podio? Perché si sceglie di brindare in corsa, nel corso della tappa, ancora in sella alla bicicletta?

Per capire l’origine di questa tradizione, dobbiamo fare un piccolo passo indietro nella storia del Tour de France.

Il 1975 fu un anno rivoluzionario per la corsa francese: per la prima volta, l’arrivo finale fu spostato sugli iconici Champs‑Élysées, il celebre viale di Parigi che si sviluppa dalla Place de la Concord fino all’Arco di Trionfo. Un cambiamento importante che regalò alla corsa uno scenario unico e spettacolare, nel cuore della capitale francese.

La proposta fu avanzata nel 1974 dal noto giornalista televisivo Yves Mourousi, che intuì le potenzialità mediatiche e scenografiche di un arrivo sugli Champs‑Élysées. Secondo le ricostruzioni, Mourousi contattò addirittura il Presidente della Repubblica dell’epoca, Valéry Giscard d’Estaing, per sottoporgli l’idea. La proposta piacque anche agli organizzatori del Tour, che, in breve tempo, si attivarono per metterla in pratica, tanto che, già l’anno successivo, nel 1975, la tappa finale approdò per la prima volta nel cuore di Parigi.

Da quel momento in poi, la tappa finale del Tour de France si trasformò in una grande celebrazione, non solo per il ciclista vincitore e la sua squadra, ma anche per Parigi e l’intera Francia. Diventò una vera e propria vetrina pensata per mettere in mostra la bellezza della capitale francese davanti a milioni di spettatori in tutto il mondo.

E il brindisi? Dato che l’evento aveva assunto un’impronta sempre più spettacolare e celebrativa, il brindisi si inserì naturalmente come rituale simbolico perfetto per suggellare la festa.

Ma perché proprio durante la tappa?

Foto di NakNakNak da Pixabay

L’ultima tappa del Tour de France e la tradizione del brindisi in bicicletta

Abbiamo visto come la tappa finale del Tour de France diventò una vera e propria festa, con l’introduzione del traguardo a Parigi. Da quel momento in poi, l’ultima tappa ha assunto caratteristiche ben precise, per certi versi uniche. Nella maggior parte dei casi, si tratta di una frazione pianeggiante, che si decide con una volata finale o con un attacco negli ultimi chilometri.

Nel corso degli anni, durante questa tappa si consolidò una regola non scritta, rispettata da tutti i corridori:

nell’ultima tappa, nessuno attacca il leader della classifica generale, a meno che il distacco tra il primo e il secondo non sia estremamente ridotto, cosa che accade molto raramente.

Infatti, prima dell’ultima frazione, la differenza di tempo tra il primo e il secondo della classifica generale è solitamente di diversi minuti, rendendo praticamente impossibile ribaltare la situazione in una tappa pianeggiante o prevalentemente pianeggiante.

Così, la prima parte della tappa si trasformò in una vera e propria passerella trionfale per il vincitore e la sua squadra, mentre nella seconda metà la competizione si accende, lasciando spazio all’azione dei velocisti insieme ai loro team. Insomma, proprio per la conformazione della tappa, la parte iniziale della gara diventò il momento simbolico ideale per celebrare il vincitore... anche con un brindisi.

Secondo alcune fonti, già negli anni immediatamente successivi al 1975 alcuni corridori avrebbero iniziato a proporre il brindisi durante la prima parte dell’ultima tappa, anche se non esistono testimonianze certe a riguardo. Quel che è sicuro è che questo rituale si è consolidato tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila, diventando una consuetudine del Tour de France.

Perché i ciclisti brindano in bici durante l’ultima tappa del Tour de France?Foto di stokpic da Pixabay

Come si volge il rituale del brindisi durante l’ultima tappa del Tour de France?

Il rituale del brindisi durante l’ultima tappa del Tour de France prevede che:

• la maglia gialla, cioè il leader della classifica generale, prende posizione in testa al gruppo, affiancato dai suoi compagni di squadra. Insieme si dispongono in modo da formare una linea compatta, con il vincitore al centro;

• nel frattempo, l’ammiraglia della squadra si avvicina per distribuire i bicchieri, rigorosamente di plastica, chiaramente per questioni di sicurezza: un’eccezione tollerata persino dal Galateo del Vino. Dentro, ovviamente, delle bollicine pronte a celebrare la vittoria;

• ha così inizio il brindisi, un momento di festa prima che la corsa riprenda ufficialmente. Le fotocamere e le telecamere non si fanno sfuggire l’occasione: l’istante viene immortalato, assumendo un forte valore simbolico. Non è raro che al brindisi partecipino anche gli altri corridori che occupano le prime posizioni della classifica generale o o i vincitori delle altre classifiche di specialità, a suggellare un gesto di rispetto e sportività condivisa;

• gli altri corridori seguono alle spalle, mantenendo un’andatura tranquilla, per garantire che il brindisi si svolga in totale sicurezza.

Molto spesso, il brindisi avviene proprio nei primissimi chilometri della tappa, durante quella fase compresa tra la partenza neutralizzata e la partenza ufficiale. In questo tratto, il gruppo procede a velocità controllata, preceduto dall’ammiraglia dell’organizzazione: non è ancora possibile attaccare o guadagnare vantaggi e il ritmo rilassato serve anche a salutare il pubblico e ad attraversare zone urbane in sicurezza.

Insomma, il brindisi in bicicletta è ormai parte integrante della spettacolarizzazione dell’ultima tappa del Tour de France.

Ora conosci le sue origini e come si è affermato nel tempo. Speriamo di averti raccontato qualcosa di curioso e interessante.

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Posted in: Curiosità sul vino
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