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Perché dovresti bere il Grignolino

By Luca Stroppa 22 ottobre 2020 981 Views

Perché dovresti bere il Grignolino

Il Grignolino è un vitigno e un vino rosso che ha fatto la storia dell’enologia piemontese. Un tempo contendeva al Barolo e al Barbaresco il primato di miglior rosso della Regione, poi è stato abbandonato in favore di vitigni più prolifici, redditizi e meno esigenti; recentemente è stato riscoperto dai viticoltori locali spinti dalla volontà di valorizzare la qualità dei loro prodotti.

Già perché quando si parla del Grignolino si parla di un vino di qualità, diverso dagli altri rossi piemontesi: “il Grignolino, tra tutti i vini piemontesi, è certamente il più delicato. Insomma, non si adatta assolutamente alla brutalità del consumismo”, diceva Mario Soldati.

Nel nostro articolo ti sveliamo 10 motivi per cui dovresti assolutamente bere questo fantastico vino.

Dovresti bere il Grignolino …

1. perché è un vino che genera allegria e mette di buonumore: il simpatico nome "Grignolino" deriva quasi certamente da "grignòle", termine con cui si indica, in dialetto piemontese, i “vinaccioli”, presenti in grandi quantità negli acini delle uve di questo vitigno.

In realtà, esistono altre ipotesi circa l’origine del suo nome: alcuni, ad esempio, sostengono che derivi da “grigné”, cioè "digrignare", per via della sua caratteristica acidità che fa “digrignare” i denti; altri ancora lo associano al verbo "grignare" che, sempre in dialetto, significa “ridere”, proprio perché si ritiene che questo vino possa generare allegria e buonumore.

2. perché è quanto di più tipico possa esistere: il Grignolino è uno dei vitigni a bacca rossa più tipici del Piemonte. La sua origine va rintracciata nei colli tra Asti e il Monferrato Casalese, che tuttora costituiscono le sue due principali zone di coltura e che danno il nome a due D.O.C. di cui è assoluto protagonista. Il terroir che il Grignolino trova in queste aree consente una coltivazione qualitativa, inimitabile altrove. Tant’è vero che al di fuori delle suddette zone il Grignolino non viene praticamente coltivato.

Se cerchi qualcosa di tipico e unico, questo è il vino giusto.

Perché dovresti bere il Grignolino

3. perché qui si fa la Storia: il XIX secolo è il periodo di massimo splendore del Grignolino. In occasione dell’Esposizione e Fiera dei Vini Nazionali di Asti del 1891, il re Umberto I di Savoia rimase colpito dalla bontà del vino Grignolino, vinificato in purezza, tanto da eleggerlo a vino di Corte. Ricercato e apprezzato anche a livello internazionale, il Grignolino duellava con il Barolo e il Barbaresco per contendersi lo scettro di re dei vini piemontesi.

4. perché è il giusto riconoscimento agli sforzi e alla passione dei viticoltori locali: tra gli anni 70 e gli anni 80 del secolo scorso il Grignolino conobbe un periodo difficile. Il diffondersi in Europa delle malattie della vite e le difficoltà nella sua coltivazione portarono ad una notevole riduzione della sua produzione, vedendolo relegato al ruolo di vino da taglio. Solo recentemente, gli sforzi e la passione dei viticoltori locali hanno portato ad una nuova valorizzazione del vitigno e del vino che se ne ricava. Un impegno lodevole che ha riportato in voga una perla enologica che altrimenti rischiava l’estinzione. Se oggi possiamo bere questo vino dobbiamo dire grazie a chi si è prodigato nella sua riscoperta.

5. perché è un vino originale e non convenzionale: come abbiamo riportato nella nostra introduzione, Mario Soldati definiva il Grignolino il più delicato dei vini piemontesi, autentico e insensibile “alla brutalità del consumismo”. Bere Grignolino significa bere un vino d’altri tempi, che non si adatta alle mode del momento e che per essere apprezzato va gustato fino in fondo senza fermarsi alle apparenze: il suo colore rosso tenue, a volte scarico, ad esempio, non deve ingannare, perché all’assaggio rivela una sorprendente, non eccessiva, tannicità e buona personalità, a sua volta associata ad una sapidità e ad un’acidità sincera e caratteristica che rivela un’attitudine rinfrescante. Insomma, siamo davvero di fronte a qualcosa di unico!

6. perché i vitigni difficili sono quelli che danno maggiori soddisfazioni in bottiglia: sì, signori, in Italia lo sappiamo bene. I vini ricavati da vitigni difficili, rognosi e bizzosi o quelli ottenuti da uve coltivate in territori impervi garantiscono risultati qualitativi eccellenti.

Il Grignolino è un vitigno molto esigente, vuole solo particolari terreni, asciutti, sabbiosi e non troppo fertili, altrimenti non rivela il suo potenziale. Matura lentamente e tardi, in maniera incostante e con basse rese. Anche la vinificazione è complicata: l’acino è molto piccolo, poco succoso e presenta molti vinaccioli. Questi ultimi impongono un trattamento dell’uva particolare, sottoposta a leggere e delicate pressioni per evitare che i semi amari possano rompersi, generando sapori indesiderati. C’è tutto per lasciar perdere, diciamocelo! Eppure, alcuni produttori piemontesi, superando tutte queste difficoltà e con grande lungimiranza, sono in grado di dare vita, come abbiamo visto poco sopra, ad un vino dalle qualità uniche. Della serie: “NO PAIN, NO GAIN”, come sapientemente detto, in relazione al nostro vino, da Maurizio Gily , uno dei più stimati enologi italiani.

7. perché per capirlo va bevuto: perché possiamo continuare a descriverti le caratteristiche di questo vino, e lo faremo : ), ma le parole non riescono a rendere a pieno la sua tipicità o “anarchia” per usare un aggettivo che Veronelli associava spesso al Grignolino. Insomma, il Grignolino non va dibattuto, va bevuto!

8. perché è perfetto per i pasti: il Grignolino è un vino che si adatta perfettamente al pasto. Molto versatile, grazie alle sue varie proprietà organolettiche, può accompagnare antipasti di salumi o di pesce, primi piatti con qualsiasi tipo di sugo e secondi piatti di carne bianca o rossa, ma anche quelli di pesce, grazie alla sua acidità capace di pulire il palato. Perfetto con i piatti tipici della cucina piemontese. La sua attitudine rinfrescante lo rende adatto ad essere servito anche fresco, soprattutto nel corso dell’antipasto.

9. perché lo puoi trovare in esclusiva su Wineshop.it: nella nostra enoteca online puoi trovare, in esclusiva, uno spettacolare Grignolino del Monferrato Casalese D.O.C., prodotto dai Marchesi Cattaneo Adorno Giustiniani nel territorio di Gabiano, nel cuore della Denominazione. Il Grignolino Raniero Castello di Gabiano è un’occasione unica per avvicinarsi al meglio al fantastico mondo del Grignolino.

10. perché non dovresti farti ingannare dal nome: come abbiamo voluto evidenziare nel nostro articolo, nonostante il diminutivo e il nome poco altisonante, non dovresti farti ingannare perché il Grignolino è un grande vino.

Posted in: Vini d'Italia
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