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​Notizie sul vino: Trump annuncia i dazi USA al 20%, l’UIV stima perdite annuali di 323 milioni di euro per il vino italiano

By Luca Stroppa 04 aprile 2025 269 Views

Le principali notizie sul vino dell’ultima settimana (29 marzo - 4 aprile 2025). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più dibattute, più curiose e più riprese dai migliori siti e Blog sul vino.

Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura.

Le ultime notizie sul vino

Notizie sul vino: Trump annuncia i dazi USA al 20%, l’UIV stima perdite annuali di 323 milioni di euro per il vino italiano

I dazi USA e Vinitaly 2025 sono stati i protagonisti assoluti delle "prime pagine" dei siti e Blog sul vino, nonché dei media generalisti.

Dopo l’annuncio dei Dazi USA al 20% non si sono fatte attendere le reazioni delle più importanti associazioni del vino, tra cui UIV e Federvini, così come quelle dei Consorzi che tutelano le nostre Denominazioni.

Poi, spazio al Vinitaly 2025, che vedrà una massiccia partecipazione di operatori americani e l'atteso debutto dei vini dealcolati.

1️⃣ Dazi USA al 20%: l’annuncio di Trump. Per l’UIV perdite di 323 milioni di euro per l’export di vino italiano

Il 2 aprile, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato e ufficializzato l'introduzione di dazi USA sulle importazioni da Paesi esteri. Il sistema tariffario statunitense prevede percentuali variabili in base al prodotto e alla provenienza geografica. Per i vini e le bevande alcoliche dell'Unione Europea saranno applicati dazi del 20%. Questa decisione ha rapidamente catturato l'attenzione dei media internazionali, inclusi siti sul vino e blog specializzati, considerando le notevoli ripercussioni sull'export e sull'economia mondiale.

Secondo le prime stime dell’UIV (Unione Italiani Vini), i dazi del 20% imposti dagli Stati Uniti potrebbero portare a una perdita annuale complessiva di 323 milioni di euro in ricavi per tutti i vari operatori coinvolti nell’export di vini italiani. Nelle parole di Lamberto Frescobaldi, presidente UIV: “con i sanguinosi dazi americani al 20% il mercato dovrà tagliare i propri ricavi di 323 milioni di euro all’anno, pena l’uscita dal mercato per buona parte delle nostre produzioni”.

Frescobaldi ha, poi, sottolineato l'importanza di raggiungere un accordo tra le cantine italiane e i partner americani per gestire l'incremento dei costi, evitando che l’aggravio ricada direttamente sui consumatori finali. Un'intesa consentirebbe di proteggere la competitività del vino italiano negli Stati Uniti, il mercato più rilevante per il nostro settore, che assorbe circa il 24% delle esportazioni totali di vino made in Italy.

2️⃣ Dazi USA: a rischio 2 miliardi di esportazioni agroalimentari italiane, avverte Federvini

L’introduzione dei dazi USA ha provocato una risposta immediata dalle associazioni italiane del settore vinicolo, tra cui Federvini, la Federazione Italiana Industriali Produttori, Esportatori ed Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti ed affini. L’associazione è intervenuta chiedendo “una risoluzione diplomatica equa e rispettosa delle norme del commercio internazionale” e ha lanciato un “appello alle istituzioni europee e nazionali affinché si impegnino con massima urgenza a riaprire il dialogo transatlantico e lavorare a una soluzione negoziata.

Nel suo intervento, Federvini sottolinea i gravi danni a cui, ora, sono esposte le imprese italiane dell’agroalimentare, in particolare l’export di vini, spiriti e aceti, che, nel complesso, esportano prodotti negli USA per un fatturato di oltre 2 miliardi di Euro. L’intero settore comprende 40 mila imprese e più di 450 mila lavoratori. Le nuove tariffe USA rischiano di mettere in ginocchio tutti questi soggetti coinvolti, a cui si aggiungono gli importatori americani. Per questo, l’intervento diplomatico e la negoziazione per trovare un accordo appare quanto mai essenziale.

Notizie sul vino: Trump annuncia i dazi USA al 20%, l’UIV stima perdite annuali di 323 milioni di euro per il vino italiano

3️⃣ Dazi USA sul vino italiano: la reazione dei Consorzi

L’annuncio dei dazi USA sui vini italiani sta suscitando la reazione anche dei vari Consorzi che tutelano le nostre Denominazioni del vino.

Il Consorzio del Brunello di Montalcino è stato uno dei primi ad intervenire sulla questione. Il mercato USA assorbe circa il 30% del totale delle esportazioni dei vini DOCG Brunello di Montalcino. Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, si appella “alle istituzioni e alle diplomazie europee affinché riescano a trovare un accordo con gli Usa per scongiurare una penalizzazione che colpirebbe in maniera inesorabile tutte le imprese”.

Il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi, condivide la necessità di trovare un accordo con gli interlocutori americani per salvaguardare il settore, sostenendo, al contempo, “l’importanza di accelerare la ratifica di accordo di libero scambio attraverso il Mercosur, al momento bloccato, e di eventuali altri accordi internazionali”. L’export verso il mercato USA delle bottiglie di Vino Nobile di Montepulciano rappresenta circa il 35% del totale delle esportazioni della DOCG.

Infine, anche il Consorzio Vino Chianti, attraverso le parole del suo Presidente, Giovanni Busi, evidenzia l'importanza di esplorare mercati esteri alternativi per il vino italiano, al fine di diminuire la dipendenza da quello USA. In questo contesto, l'accordo con il Mercosur riveste un ruolo cruciale per aprire nuove opportunità in Sud America, senza trascurare l'Asia, sempre più attratta dai nostri prodotti, e nuove potenziali destinazioni come l'India e l'Africa.

4️⃣ Vinitaly 2025: prevista la presenza di oltre 3 mila operatori americani

Nei giorni dell’ufficialità dei dazi USA sui prodotti UE, l’annuncio di Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere, della partecipazione di oltre 3.000 operatori americani al prossimo Vinitaly, in scena dal 6 al 9 aprile, rappresenta un barlume di speranza per l’export vitivinicolo italiano, un segnale della volontà degli importatori USA di trovare una soluzione per continuare ad alimentare il settore.

Ancora più promettente e incoraggiante è il fatto che, tra i 3.000 importatori americani annunciati al Vinitaly, saranno presenti anche i 120 principali acquirenti statunitensi, i cosiddetti top buyer.

Vinitaly 2025 rappresenterà, quindi, un'opportunità fondamentale per consolidare i legami commerciali tra Italia e USA e cercare soluzioni riguardo ai dazi USA sui vini italiani. In questo contesto, la serata di networking dell'8 aprile rivestirà un ruolo cruciale, essendo un evento pensato per favorire l'incontro e il dialogo tra professionisti, aziende e altri attori del settore, con l'obiettivo di creare occasioni di collaborazione e nuove partnership.

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5️⃣ Vinitaly 2025: dealcolati pronti al debutto, produzione in crescita del 60% nel 2025

Uno dei temi principali che caratterizzeranno il Vinitaly 2025, ormai alle porte, sarà sicuramente la questione dei vini dealcolati, che faranno il loro debutto ufficiale durante l’importante manifestazione veronese. Questo segmento innovativo della produzione vinicola avrà un ruolo di primo piano. A tal proposito, l’Unione Italiana Vini, in collaborazione con Vinitaly, ha annunciato due eventi specifici: il primo, intitolato “Zero alcol e le attese del mercato”, si terrà martedì 8 aprile, mentre il secondo, “Tecnologia 0.0: produzione e innovazione a confronto”, avrà luogo mercoledì 9 aprile.

Per la prima occasione, il nuovo Osservatorio dealcolati di UIV-Vinitaly presenterà i risultati di una ricerca condotta su questo nuovo segmento del mercato. Stando alle anticipazioni dell’Unione Italiana Vini: “la produzione dei vini dealcolati italiani salirà quest’anno di circa il 60% rispetto al 2024, con una quota maggioritaria per i zero alcohol (83%) e gli spumanti”.

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Posted in: Notizie sul vino
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