Notizie sul vino: storica ed eccellente, la vendemmia 2024 a Montalcino
Abbiamo selezionato per te le 5 più importanti notizie sul vino degli ultimi giorni (28 settembre - 4 ottobre 2024). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più riprese, più dibattute e più curiose.
Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura.
Le ultime news sul vino
Scorcio di Montalcino - Foto di Rob Allen su Unsplash
Vendemmia 2024, come nelle ultime settimane, ma non solo, le principali notizie sul vino degli ultimi giorni non riguardano unicamente le previsioni e le stime sull’andamento vendemmiale. Anzi, a parte la storica vendemmia di Montalcino, siti e media del settore hanno dato ampio spazio ad una serie di altre news: dal progetto umbro per la produzione di spumante metodo classico all’impianto delle prime viti Tea per resistere alla peronospora, fino ai risultati dell’export di vino italiano negli USA nei primi otto mesi e al via della campagna europea VITÆVINO.
1️⃣ STORICA VENDEMMIA A MONTALCINO: IL VIA AD OTTOBRE
Questa è una delle notizie sul vino italiano più riprese negli ultimi giorni. Rappresenta, per certi versi, qualcosa di “storico”, certamente insolito per Montalcino, una delle zone vitivinicole più importanti d’Italia. Il Consorzio del Brunello di Montalcino, attraverso un comunicato stampa del 1 ottobre “Vino (Consorzio Brunello): al via vendemmia in Ottobre, non succedeva da anni”, ha annunciato l’inizio di una vendemmia davvero particolare: non accadeva da più di quarant’anni che la raccolta delle uve Sangiovese fosse così posticipata nel tempo.
Si stima che le operazioni di vendemmia dureranno circa venti giorni. Le previsioni del Consorzio tracciano un quadro eccellente per quantità e qualità:
“I vigneti [...] hanno registrato nel corso dell’estate una maturazione progressiva. A settembre, il calo delle temperature e le piogge hanno poi permesso alla pianta di rallentare l’accumulo degli zuccheri e di riequilibrare la componente fenolica. I quantitativi attesi sono decisamente superiori all’anno scorso [...] Il risultato evidenzia uve in ottimo stato fitosanitario ed un peso medio del grappolo decisamente superiore alle medie dello scorso anno. Un’annata in cui si attendono gradazioni alcoliche probabilmente più contenute, con mosti caratterizzati da aromaticità e finezza di profumi”.
2️⃣ PROGETTO SPUM.E: L’UMBRIA PUNTA A DIVENTARE TERRA D’ELEZIONE PER SPUMANTI METODO CLASSICO
Tra le altre notizie sul vino più importanti della settimana c’è la presentazione dei primi risultati del Progetto SPUM.E (Spumantistica eugubina) per valutare la sostenibilità ambientale, economica e sociale della produzione di basi spumante metodo classico sull’appennino umbro, nella zona di Gubbio, che potrebbe così diventare una nuova terra della spumantistica italiana.
Il Progetto è stato finanziato dai fondi regionali e ha coinvolto una serie di importanti cantine locali con la collaborazione dei tecnici e degli esperti dell’Università di Milano.
I cambiamenti climatici spingono i vigneti a nuove altitudini, prima inimmaginabili. Attualmente, i terreni coltivabili in Umbria si trovano prevalentemente tra i 200 e 600 metri s.l.m. Il Progetto SPUM.E punta ad esplorare la possibilità di impiantare vigneti nell’ecosistema appenninico, ad altitudini superiori allo standard. In questi vigneti si potranno coltivare uve che saranno la base per la produzione di spumanti metodo classico.
Le sperimentazioni sono state condotte su vigneti, coltivati a Pinot Nero e Chardonnay, nella zona montana-appenninica di Gubbio, ad altezze superiori ai 700 metri s.l.m., gestiti in maniera virtuosa con l’ausilio delle nuove tecnologie per ridurre l’impatto antropico e ambientale. I risultati sono stati più che soddisfacenti: le uve si sono rivelate di ottima qualità, superiore rispetto a quella delle uve coltivate ad altitudini inferiori, e anche le prime bottiglie di spumante metodo classico prodotte sono di assoluto livello.
Considerando che il 25% della superficie umbra è situata ad un’altitudine superiore ai 600 metri s.l.m. sembrano aprirsi nuove prospettive per l’enologia e l’economia regionale.
Foto di Paola Capelletto su Unsplash
3️⃣ IN ITALIA É STATA IMPIANTATA LA PRIMA VITE TEA PER RESISTERE ALLA PERONOSPORA
Il 30 settembre 2024, a San Floriano in Valpolicella, sono state impiantate le prime viti realizzate con Tecnologie di Evoluzione Assistita. Si tratta delle prime viti Tea impiantate in Europa.
TEA sta per Tecnologie di Evoluzione Assistita, biotecnologie che mirano a modificare e migliorare geneticamente le piante. In questo caso specifico, il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona ha portato avanti un ambizioso progetto per la creazione di viti Tea resistenti a oidio e peronospora, due delle malattie della vite più diffuse e pericolose. La peronospora, in particolare, ha provocato enormi danni durante la vendemmia 2023 in Italia e, quest’anno, sta colpendo anche altre Nazioni vitivinicole come la Francia.
Nel vigneto sperimentale di proprietà dell’Università di Verona sono state piantate 5 viti Chardonnay modificate con le Tecnologie di Evoluzione Assistita. Nelle prossime settimane se ne dovrebbero aggiungere altre. Nei prossimi mesi, i tecnici alla guida del progetto saranno impegnati a studiare l’evoluzione delle piante e la loro capacità di resistenza agli agenti patogeni, senza ricorrere a fitosanitari e pesticidi.
Se consideriamo gli effetti devastanti della peronospora sulla vite, questa sperimentazione, in caso di successo, potrebbe rappresentare un’importante innovazione e scoperta per i produttori di tutto il mondo.
4️⃣ IN RIBASSO I CONSUMI DI VINO ITALIANO NEGLI USA NEI PRIMI OTTO MESI DEL 2024
Essendo uno dei principali mercati per il nostro vino, l’andamento dei consumi di vino italiano negli USA viene sempre monitorato con grande attenzione.
Secondo quanto riportato dal comunicato stampa dell’UIV-Unione Italiana Vini, da gennaio ad agosto 2024, le vendite di vino italiano negli Stati Uniti hanno fatto segnare un -5,7% a volume e un -4,4% a valore rispetto allo stesso periodo del 2023. L’unica tipologia di vino che continua a crescere è quella degli spumanti, +1,5% fino ad agosto, sempre più locomotiva dell’export di vino italiano, non solo negli USA.
Tra le altre, poche, Denominazioni in crescita ci sono il Brunello di Montalcino e il Chianti Classico, che non perdono il loro appeal sui mercati esteri.
In linea generale, l’Italia è uno dei Paesi con un calo delle vendite di vino meno marcato negli Stati Uniti, tenendo conto che la media degli altri Paesi che esportano vini in USA è del -8,8% nei primi 8 mesi del 2024. Insomma, c’è chi sta peggio ...
5️⃣ VITÆVINO: IL MONDO DEL VINO SI MOBILITA PER SALVAGUARDARE IL SETTORE
L’1 Ottobre, a Roma, attraverso una conferenza stampa presieduta dal Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, è stata lanciata, anche in Italia, la campagna a sostegno della Dichiarazione VITÆVINO, una delle più importanti iniziative europee, che si ricordi, in favore del settore vitivinicolo, promossa dei principali organismi continentali che operano in questo ambito.
La notizia è stata ripresa da tutti i media nazionali, proprio per la portata della mobilitazione. La campagna, infatti, verrà promossa in otto dei principali Paesi vitivinicoli europei: Austria, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna.
La Dichiarazione, come riportato sul sito VITÆVINO, nasce per rispondere alla “pressante campagna di demonizzazione” di cui è vittima il vino. Nello specifico: “a causa della diffusione di informazioni e dati scientifici incompleti e fuorvianti, questa visione restrittiva sta progressivamente influenzando le normative di tutto il mondo. Assistiamo ad una crescente definizione di quadri giuridici nazionali iniqui, introduttivi di divieti di pubblicità, politiche fiscali restrittive, etichette allarmistiche con avvertenze sanitarie che mettono a rischio l’esistenza di un settore radicato nella nostra cultura millenaria. Di fronte a questa minaccia crescente, è stata lanciata una campagna a sostegno della cultura del vino e del suo consumo moderato”.
Insomma, si tratta di una mobilitazione, mai vista prima, a difesa del vino, per rafforzare il suo enorme valore culturale, per ricordare il suo impatto socioeconomico e per valorizzare il suo consumo responsabile.
Nello specifico, firmando la dichiarazione si riconoscono 4 punti chiave alla base della Dichiarazione:
1. l’importanza di preservare il vino e il suo patrimonio storico-culturale.
2. il ruolo centrale del vino nella sopravvivenza di alcune aree rurali e della loro economia.
3. il diritto a un consumo moderato di vino, all'interno di uno stile di vita sano ed equilibrato.
4. il diritto a gustare il vino in modo consapevole, responsabile e moderato.
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