Notizie sul vino: record negativo per la produzione mondiale di vino nel 2024, la più bassa dal 1961
Le principali notizie sul vino degli ultimi giorni (30 novembre - 6 dicembre 2024). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più dibattute, più curiose e più riprese dai migliori siti e Blog sul vino.
Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura.
Le ultime news sul vino
I dati OIV sulla produzione vinicola mondiale del 2024 hanno conquistato, questa settimana, le “prime pagine” di tutti i siti del settore vitivinicolo, così come il bilancio sull’export di vino italiano nel 2024 di Wine Monitor.
Ha fatto notizia anche la presa di posizione dell’UIV su alcuni temi di estrema attualità: dall’accordo UE-Mercosur ai vini dealcolizzati, passando per i dazi USA. Tramite il presidente del Consorzio, la Franciacorta ha annunciato la fine del processo che ha portato ad individuare 134 UGA.
Infine, una notizia curiosa di stampo internazionale: ha preso il via un’asta da record, quella della più prestigiosa collezione di vini di un appassionato americano.
1️⃣ PRODUZIONE MONDIALE DI VINO NEL 2024 ANCORA IN CALO: É LA PIÙ BASSA DAL 1961!
La notizia sul vino più ripresa a livello mondiale nell’ultima settimana riguarda le stime sulla produzione di vino mondiale nel 2024 dell’OIV, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino.
Nel 2024, la produzione mondiale di vino è ancora in calo e farà segnare un ulteriore ribasso rispetto al 2023. Secondo le stime dell’OIV:
➤ la produzione mondiale di vino per il 2024 si attesterà tra i 227 e i 235 milioni di ettolitri.
➤ rispetto al 2023, si registra un calo del 2%.
➤ la produzione mondiale di vino del 2024 è la più bassa dal 1961, quando si produssero 220 milioni di ettolitri.
Molto interessante anche l’analisi proposta dall’OIV per le diverse aree geografiche:
Per i Paesi dell’Unione Europea si stima una produzione di circa 139 milioni di ettolitri, il 3% in meno sul 2023. Si tratta della vendemmia quantitativamente peggiore degli anni Duemila. Il cambiamento climatico e gli eventi meteorologici estremi sono le cause principali di questo netto calo. A risentirne è stata, soprattutto, la Francia che fa registrare un crollo verticale, -23% sul 2023, con una produzione stimata di 36,9 milioni di hl nel 2024.
➤ L’Italia va in controtendenza. Si stima che la produzione di vino sarà di 41 milioni di hl circa, il +7% sul 2023. L’Italia si riprende il primato di principale produttore di vino al mondo a discapito della Francia.
Anche la Spagna fa registrare dati in crescita: 33,6 milioni di ettolitri nel 2024, per un +18% sul 2023, mentre gli Stati Uniti si confermano quarto produttore al mondo con 23,6 milioni di ettolitri, -3% sul 2023.
Nell'emisfero meridionale la produzione di vino è in calo del 2% rispetto al 2023, con 46 milioni di ettolitri, record negativo dal 2004. Drastico calo in Brasile (-25%), Nuova Zelanda (-21%) e Cile (-15%), in ribasso anche il Sud Africa (-5%). In crescita Australia (+5%) e, soprattutto, Argentina, con quest’ultima che registra un +23%, diventando il primo produttore di vino del Sud America e di tutto l’emisfero meridionale.
2️⃣ L’EXPORT DI VINO ITALIANO OLTRE GLI 8 MILIARDI DI EURO NEL 2024: I DATI NOMISMA WINE MONITOR
Wine Monitor, l'Osservatorio sul mercato del vino della società di ricerca Nomisma, ha pubblicato il 3 dicembre 2024, l’ultimo Report sul vino italiano: Vino italiano: 2024 chiusura in chiaro-scuro. I risultati di questa ricerca sono stati ripresi da tutti i siti sul vino, rivelandosi come una delle wine news più importanti della settimana.
Nel report si sottolinea che, nonostante le difficoltà economiche e la situazione geopolitica internazionale, il valore dell’export di vino italiano nel 2024 è in crescita. Nello specifico, le esportazioni dovrebbero superare, entro la fine dell’anno, gli 8 miliardi di euro. L’incremento rispetto al 2023 è del 4,5% circa.
Wine Monitor evidenzia anche le straordinarie performance degli spumanti italiani nei mercati internazionali, soprattutto del Prosecco. Il 20% delle bottiglie italiane esportate appartengono a una delle Denominazioni del Prosecco. Anche nei canali retail nazionali, gli spumanti emergono come l’unica tipologia di vino le cui vendite sono in crescita, mentre faticano vini fermi e vini frizzanti.
Tra gli altri aspetti interessanti che emergono dalla ricerca c’è una sempre maggiore diversificazione dei mercati esteri verso cui sono esportate le nostre bottiglie. Mentre si registra un calo nei mercati storici, come Germania e Francia, si segnalano, invece, incrementi, oltre la doppia cifra, in nuovi mercati, come l’Austria, la Romania, la Croazia, la Thailandia e il Brasile.
3️⃣ UIV: VIA LIBERA AL MERCOSUR E AI VINI DEALCOLIZZATI
Nel corso del Consiglio Nazionale del 4 dicembre 2024, l’UIV (Unione Italiana Vini) si è espressa su alcuni temi di estrema attualità e ha preso posizione in merito ad alcune questioni decisive per il vino italiano. Ciò che è emerso ha catturato l’attenzione di tutti i media nazionali, non solo dei siti specializzati.
Nello specifico, l’UIV ha espresso il proprio sostegno all’accordo UE-Mercosur (Mercato Comune dell'America Meridionale - Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) per il libero scambio commerciale. In un contesto internazionale caratterizzato dagli imminenti dazi USA, si rende necessario accrescere e diversificare la presenza in altri mercati esteri. Considerando che l’export negli Stati Uniti vale quasi il 25% dell’export totale dei vini italiani e che, quindi, l’Italia sarebbe uno dei Paesi maggiormente penalizzati dai dazi USA, la ricerca di nuovi accordi commerciali e il potenziamento della presenza in altri mercati è di vitale importanza per il settore.
Inoltre, l’UIV ha manifestato il proprio sostegno ai vini dealcolizzati, intesi, anche in questo caso, come una nuova opportunità commerciale, permettendo di raggiungere una nuova fetta di mercato e di consumatori.
4️⃣ INDIVIDUATE LE 134 UGA DELLA DOCG FRANCIACORTA, PRESTO NEL DISCIPLINARE
Un’altra importante notizia sul vino italiano riguarda la DOCG Franciacorta.
Durante l’Assemblea del Consorzio, il presidente, Silvano Brescianini, ha annunciato che, dopo un complesso processo di riconoscimento e lungaggini burocratiche, sono state individuate le 134 UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) che, presto, verranno inserite nel disciplinare e potranno essere utilizzate dai produttori, a conclusione di un progetto avviato nel lontano 2016.
L’Assemblea è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sullo stato di salute del Consorzio e della DOCG e per illustrarne le prospettive future. Nonostante le difficoltà, ben note, del settore vitivinicolo e la contrazione dei consumi, il Consorzio sottolinea la solidità di alcuni mercati, come quello svizzero, e le interessanti opportunità che si potrebbero aprire negli Stati Uniti, dazi permettendo, anche grazie alla collaborazione con la guida Michelin, e in Giappone, Hong Kong e Singapore.
Infine, lo scorso 5 ottobre, ad Erbusco, nel cuore della DOCG, è stato inaugurato il Laboratorio di micro-vinificazione con tecnologie di ultima generazione per poter far crescere ulteriormente l'intera Denominazione.
5️⃣ ALL’ASTA UNA DELLE PIÚ PRESTIGIOSE COLLEZIONI DI VINI
Come riportato da The Drink Business, è all’asta la più grande e prestigiosa selezione di vini mai raccolta da un collezionista nordamericano.
Si tratta di una collezione esclusiva, raccolta in oltre un decennio, da un anonimo collezionista che è riuscito ad instaurare forti legami con i più importanti personaggi del mondo del vino e ha avuto accesso a bottiglie a dir poco esclusive, provenienti da Francia, Italia e Stati Uniti.
Dal 5 dicembre e per il prossimo anno verranno messe all’asta le prime 70.000 bottiglie! Se ne occuperà una delle principali case d’asta al mondo, Sotheby's. The Colossal Cellar of an Astute Collector è il nome che è stato scelto per quella che si dovrebbe rivelare un’asta da record.
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