Notizie sul vino: cambiamento epocale per l’Oltrepo’ Pavese, dal metodo classico “Classese” al nuovo statuto per il Consorzio
Le principali notizie sul vino dell’ultima settimana (15 febbraio - 21 febbraio 2025). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più dibattute, più curiose e più riprese dai migliori siti e Blog sul vino.
Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura.
Le ultime news sul vino
Questa settimana ci ha regalato tantissime notizie rilevanti per il vino italiano, per molti sono svolte “storiche”: dalle modifiche al disciplinare di produzione degli spumanti metodo classico dell’Oltrepo’ Pavese alla pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, del decreto sui vini delcolati, passando per il riconoscimento della professione del sommelier.
Focus anche sulle prestazioni dei vini italiani in USA, un tema di estrema attualità in attesa dei possibili dazi. Infine, una notizia dal mondo con il record negativo per la vendemmia 2024 a Bordeaux.
1️⃣ L’Oltrepo’ Pavese annuncia grandi novità: dal nuovo nome per il metodo classico al nuovo statuto per il Consorzio
La notizia sul vino italiano più importante della settimana riguarda le importantissime novità, da più parti definite “storiche” o “epocali”, che riguardano l’Oltrepo’ Pavese, una delle più celebri regioni vitivinicole italiane.
Il 20 febbraio 2025 sono state annunciati alcuni cambiamenti che riguardano la Docg Oltrepò Pavese Metodo Classico e le regole e i principi su cui si fonda il Consorzio di Tutela dei Vini dell’Oltrepo’ Pavese.
Andiamo con ordine, iniziando dal metodo classico. Il Consorzio ha annunciato il nuovo nome del metodo classico ottenuto da uve Pinot Nero. Si chiamerà “Classese”, un nome storico, che i produttori locali già utilizzavano prima del riconoscimento della DOCG e che è il risultato dell’unione dei termini “Classico” e “Pavese”. Il nuovo nome consentirà una maggiore riconoscibilità, permettendo al prodotto di distinguersi dagli altri metodo classico da uve Pinot Nero. Sono state annunciate anche altre modifiche al disciplinare di produzione della DOCG Oltrepo’ Pavese Metodo Classico: dalla vendemmia manuale fino al periodo obbligatorio di affinamento e di sosta sui lieviti più lunghi per i vini millesimati e per i vini Riserva. Tra le altre novità significative c’è l’introduzione delle Menzioni Geografiche Aggiuntive.
Per quanto riguarda il Consorzio, è stato definito un nuovo statuto che rende al rappresentatività e la partecipazione più equa e “democratica” e che premia quelle aziende che si occupano dell’intero processo produttivo.
I vini dell’Oltrepo’ Pavese sono in vendita nella nostra enoteca online.
2️⃣ Via libera ufficiale ai vini dealcolati: il decreto pubblicato in Gazzetta
Un altro evento “storico” per il vino italiano ha caratterizzato quest’ultima settimana. É stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto per la regolamentazione della produzione dei vini dealcolati in Italia, contenente le specifiche normative nazionali per l‘implementazione del regolamento (UE) n. 1308/2013, comprese le successive modifiche e integrazioni del Consiglio e del Parlamento europeo. In sostanza, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sancisce l’avvio della produzione di questa tipologia di vini anche in Italia.
Di seguito, le principali norme previste dal decreto sui vini dealcolati:
1. la distinzione tra vini dealcolati, con titolo alcolometrico effettivo del prodotto non superiore a 0,5 % vol., e vini parzialmente dealcolati, con titolo alcolometrico effettivo superiore a 0,5% vol. e inferiore al titolo alcolometrico effettivo minimo della categoria che precede la dealcolazione;
2. il processo di dealcolazione può essere condotto solo secondo le tecniche stabilite dal regolamento UE n. 1308/2013;
3. il divieto di aggiungere zucchero al mosto e di acqua o aromi esogeni al prodotto post dealcolazione;
4. il processo di dealcolazione, parziale e/o totale, deve avvenire in locali appositamente dedicati a tale pratica;
5. il divieto di dealcolazione, totale e/o parziale, per i vini DOP e IGP.
3️⃣ +20% a fine 2024: l’export di vini italiani negli USA spinto dai timori per i possibili dazi
Il mercato USA, il più importante per l’export di vini italiani, continua ad essere sotto la lente di ingrandimento. Gli ultimi dati elaborati dall’Osservatorio di Unione Italiana Vini (UIV), quelli relativi ai due mesi finali del 2024, certificano una tendenza che ha avuto inizio con l’annuncio dei possibili dazi americani sui prodotti esteri.
Come ha dichiarato il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti, il mercato USA, al momento, è un mercato dopato, cioè condizionato dal timore dei dazi, che spinge a fare scorta di vini italiani prima che la nuova tassazione possa entrare in vigore. É questa la chiave di lettura dei risultati dell’ultimo bimestre del 2024, con una crescita del 20%, a volume, e del 21%, a valore, per le esportazioni di vini italiani negli Stati Uniti, rispetto al 2023.
Si tratta di dati che portano a oltre 1,9 miliardi di euro il fatturato per l’export di vini italiani negli USA nel 2024. Rispetto al 2023, il valore delle esportazioni è cresciuto del 10%!
4️⃣ Ecco il codice ATECO che riconosce il sommelier come figura professionale autonoma
In questo riepilogo delle più importanti notizie sul vino abbiamo parlato di cambiamenti epocali. Ecco un altro cambiamento epocale: come annunciato dall’ASPI (Associazione Sommellerie Professionale Italiana), il sommelier diventa una figura professionale autonoma ufficialmente riconosciuta con uno specifico codice ATECO (74.99.41), che entrerà in vigore dal 1 aprile 2025. Questa notizia è presente in tutti i principali Blog e siti sul vino italiano.
L’Associazione si è fatta promotrice di questo riconoscimento presso le istituzioni competenti. Come si legge nell’articolo dell’ASPI, sono tre i principali vantaggi derivanti dall’introduzione del nuovo codice ATECO denominato “Attività di consulenza fornite da enotecari e sommelier”:
riconoscimento ufficiale della professione;
accesso a incentivi e agevolazioni fiscali;
maggiore visibilità e credibilità.
5️⃣ Record negativo per la vendemmia 2024 a Bordeaux: mai così bassa dal 1991
Concludiamo con una notizia sul vino di respiro internazionale, che, però, ha catturato l’attenzione di tutti i media del settore perché riguarda una delle regioni vitivinicole più importanti al mondo: il distretto di Bordeaux.
Il Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux ha reso noti i risultati ufficiali per la vendemmia 2024. Si tratta di dati negativi e poco incoraggianti, per quanto non completamente inaspettati. A Bordeaux si è registrato un calo produttivo del 14% rispetto al 2023. Nello specifico, si è passati dai 3,8 mln di ettolitri prodotti nel 2023 ai 3,3 mln di ettolitri del 2024. Dati alla mano, quella del 2024 è la vendemmia meno produttiva dal 1991!
Abbiamo scritto che il record negativo non era totalmente inaspettato. Da un lato perché, nel 2024, la superficie di vigneti coltivati a Bordeaux ha subito un drastico calo: 95 mila ettari contro i 103 mila del 2023. Il peggior dato dal lontano 1985. Pesa, e non poco, il piano governativo di estirpazione dei vigneti per far fronte alla diminuzione di domanda e consumo di vino. Dall’altro, perché, nel 2024, i viticoltori locali non hanno potuto giovare di condizioni meteorologiche favorevoli, con piogge primaverili, gelate e malattie della vite che hanno reso la vendemmia particolarmente difficile, con una riduzione significativa della quantità delle uve.
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