​Lugana DOC: il vino bianco del Lago di Garda

Un vino bianco che esprime al meglio tutte le peculiarità del suo vitigno, del terroir e della particolare zona geografica in cui nasce; un vino bianco che ora ti presentiamo e che devi assolutamente conoscere e provare.

Il Lugana: storia del vino e del vitigno

La coltivazione della vite nella zona attorno al Lago di Garda ha origini antichissime, risalenti all’età del Bronzo. Furono i romani e poi gli ordini monastici ed ecclesiastici a dare ulteriore impulso alla viticoltura, fino alla definitiva affermazione grazie all’impegno della Repubblica di Venezia nel corso del Quattrocento.

Fino a quell’epoca tutta la zona del vino Lugana era paludosa e ricoperta da boschi. La coltura della vite doveva dunque fare i conti con una vegetazione selvaggia. Durante la dominazione della Serenissima furono incentivate opere di bonifica e disboscamento che resero fertili e vocati questi territori.

Qui si coltivava con successo una particolare tipologia di uva che, col tempo, ha creato un connubio vincente con il terroir che la ospita. Stiamo parlando dell’uva Turbiana, detta anche Trebbiano di Lugana.

Parente stretto del Trebbiano di Soave e spesso confuso con il Verdicchio dei Castelli di Jesi, il vitigno Turbiana è una varietà simile che però, in questo territorio, ha sviluppato una personalità distintiva, tanto da presentare tratti aromatici propri, oltre che caratteri fenologici, agronomici ed enologici specifici. Il nome stesso Turbiana, frutto di un gioco di parole tra il nome Trebbiano e Lugana, località, particolarmente vocata, del comune di Sirmione, vuole proprio evidenziare e rafforzare l’unicità del Trebbiano di Lugana dagli altri vitigni a cui viene associato.

Il riconoscimento della DOC nel 1967, con uno specifico disciplinare di produzione, ha sancito la definitiva affermazione e autonomia di questa eccellente denominazione.

Il Lugana DOC: caratteristiche del vino

La denominazione Lugana DOC è riservata a quei vini bianchi ottenuti, per almeno il 90%, da uve Turbiana, mentre per il restante 10% è possibile utilizzare altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione nella zona.

L’area di produzione del vino comprende una serie di comuni ricadenti nelle province di Brescia e di Verona, affacciati sul Lago di Garda. Più precisamente il territorio della DOC Lugana si estende per tutto il comune bresciano di Sirmione e per parte dei comuni confinanti di Desenzano del Garda, Lonato del Garda e Pozzolengo, sempre in provincia di Brescia e di Peschiera del Garda, in provincia di Verona.

Il territorio di queste zone è pressoché omogeneo, prevalentemente pianeggiante, con terreni fertili di matrice argillosa e ricchissimi di sali minerali. A ciò si aggiunga un microclima unico, che si differenzia notevolmente da quello del resto della pianura Padana. Il Lago di Garda crea, infatti, un effetto termico che rende la stagione estiva meno torrida e quella invernale più temperata e meno soggetta alle gelate.

Il vino che se ne ricava rispecchia questo “terroir” unico, avvalendosi della capacità espressiva e della versatilità del vitigno d’origine: piuttosto vigoroso e succoso, dal sapore neutro e dall’incredibile sensibilità, che gli permette di riportare in bottiglia la ricchezza e la mineralità dei territori della DOC.

Il disciplinare di produzione prevede cinque tipologie di Lugana: la versione “base”, il Superiore, la Riserva, la Vendemmia Tardiva e lo Spumante.

Il Lugana “base” è il motore di tutta la denominazione, tanto che la sua produzione copre quasi il 90% della DOC. Presenta un colore giallo paglierino tenue con riflessi brillanti; i profumi, delicati, offrono sensazioni floreali miste a note di mandorla; in bocca è fresco, sapido con una fine vena acidula. Un vino versatile capace di esaltare tanti piatti a base di pesce, verdure e carne bianca. Eccellente anche con le linguine al pesto e fantastico con la mozzarella di bufala.