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​Il vino nell'Antica Roma: che cosa erano le Vinalia?

By Luca Stroppa 10 agosto 2023 151 Views

Il vino nell'Antica Roma: che cosa erano le Vinalia?

Il mese di agosto è quello che preannuncia e anticipa la vendemmia, tradizionalmente associata al mese di settembre. Lo sapevano bene i Romani, tra i più grandi appassionati di vino della Storia e che proprio al vino e alla raccolta dell'uva dedicavano una serie di feste e celebrazioni tra le quali spiccano quelle che erano conosciute come Vinalia.

Vediamo, allora, che cosa s'intende con il termine Vinalia e come, quando e perché venivano celebrate.

Tutto sulle Vinalia

Qual è il significato di Vinalia? Che cosa erano, concretamente, le Vinalia? Quando si celebravano le Vinalia? In quali giorni si tenevano? E, soprattutto, perché si festeggiavano le Vinalia? Rispondiamo nei prossimi paragrafi.

Che cosa s'intende per Vinalia?

Le Vinalie o Vinalia erano delle particolari feste e celebrazioni dell'Antica Roma rivolte alla vendemmia e al vino. In particolare, queste ricorrenze celebravano la raccolta dell'uva dell'anno precedente e il vino conseguentemente prodotto oppure venivano intese come momento benaugurante per la maturazione ottimale delle uve e la buona riuscita della successiva vendemmia. Le celebrazioni erano sempre associate al culto di due divinità: Giove e Venere.

Vinalia è un termine latino che deriva da vinalis, traducibile con relativo al vino, a sua volta ricavato dalla parola vinum, cioè vino.

Quando e dove si celebravano le Vinalia?

Entriamo nello specifico di queste celebrazioni per capire quando e dove si svolgevano.

Le Vinalia venivano celebrate ogni anno in due diverse date e occasioni:

  • - il 23 aprile si celebrava la Vinalia Priora o Vinalia Urbana
  • - il 19 agosto si celebrava la Vinalia Altera o Vinalia Rustica

Come suggeriscono i loro nomi, la Vinalia Priora o Urbana era la prima celebrazione sul vino in calendario e si svolgeva in città, mentre la Vinalia Altera o Rustica era la seconda celebrazione, in ordine cronologico, e si svolgeva rigorosamente in campagna, soprattutto nelle campagne attorno alla città di Tusculum, la zona prediletta dai Romani per la pratica della viticoltura.

Perché e come si celebravano le Vinalia?

Le Vinalia erano istituite in due giornate differenti per celebrare due aspetti e momenti diversi del processo di produzione del vino. Le Vinalia Priora celebravano la vendemmia dell'anno precedente e il vino prodotto, mentre le Vinalia Rustica erano intese come rito benaugurante e propiziatorio per l'imminente vendemmia.

Durante le Vinalia Priora, i Romani erano soliti bere, per la prima volta, il vino prodotto dalla vendemmia dell'anno precedente. I festeggiamenti di questa ricorrenza erano dedicati a Giove e probabilmente a Venere, anche se sul suo coinvolgimento non ci sono testimonianze chiare. In onore di Giove si effettuavano libagioni, ovvero si spargeva vino su altari o oggetti considerati sacri, in segno di offerta alla divinità. Pare che, in onore di Venere, il vino venisse gettato in un corso d'acqua adiacente al tempio dedicato alla dea.

Invece, durante le Vinalia Rustica venivano celebrati una serie di riti per propiziare un'abbondante vendemmia. In particolare, il sacerdote, noto come flamen dialis, responsabile e preposto al culto di Giove si occupava di sacrificare un agnello in onore della divinità. Nel corso di questa cerimonia veniva anche staccato e spremuto un grappolo d'uva. Solo a partire da quel momento era possibile procedere con la vendemmia.

L'agronomo e letterato romano Marco Terenzio Varrone ci racconta un'interessante curiosità, a testimonianza dell'importanza e del valore rivestito da queste celebrazioni presso la comunità romana: pare che all'ingresso e all'uscita da Tusculum ci fosse una scritta che ricordava e invitava i viticoltori romani a non portare il vino in città prima della celebrazione delle Vinalia.

E per chi si chiedesse perché le Vinalia erano celebrate in onore di Giove e, forse, Venere, la risposta sta nel mito di Enea, figlio di Afrodite/Venere, e Turno, re dei Rutuli. Enea, su suggerimento di Venere, chiese aiuto a Giove per sconfiggere i Rutuli e conquistare il Lazio. In cambio dell'aiuto, Enea donò a Giove l'intero frutto della vendemmia.

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Posted in: Curiosità sul vino
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