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​I Vini per la Befana

By Luca Stroppa 28 dicembre 2018 4949 Views

I Vini per la Befana

La Befana viene di notte, ha le scarpe tutte rotte, un cappello alla romana e le toppe alla sottana: una celebre filastrocca popolare ci fornisce una serie di informazioni su questo personaggio mitico, ma non tutti sanno che la sua bevanda preferita è anche la nostra, ovvero il vino. E allora diciamolo: Viva, viva la Befana.

Storia e Curiosità sulla Befana

Il termine Befana è il frutto di una serie di storpiature della parola originaria “Epifania”, la festa in cui si celebra la manifestazione della divinità di Gesù ai Tre Magi in visita a Betlemme. Proprio in questo episodio, secondo una leggenda, va ricercata l’origine di questa figura appartenente al nostro folklore: i tre Magi in viaggio in direzione di Betlemme persero la giusta rotta e furono costretti a fermarsi alla casa di una vecchia e gentile signora per avere informazioni. La “befana” fornì le indicazioni necessarie, tanto che i Magi, in segno di gratitudine, la invitarono a seguirli per far visita a Gesù. La donna rifiutò, pentendosene, e così decise di mettersi, da sola, in cammino e con tanti doni per raggiungerli e scusarsi. Le ricerche furono vane e i regali furono lasciati in dono nelle case che la befana incontrò nel suo viaggio.

Secondo altre interpretazioni, la Befana è collegata ad un’antica festa romana dedicata alla dea Strenia, simbolo del nuovo anno, di prosperità e di fortuna. Durante questa festa, che cadeva sempre in inverno, era tradizione scambiarsi regali. Strenia sarebbe proprio la versione romana della nostra Befana.

Al di là delle varie interpretazioni, la Befana è sempre stata rappresentata come una donna anziana e piuttosto brutta, ma comunque gentile e affabile. Tutto questo perché tradizione vuole che all’inizio del nuovo anno, per garantirsi fortuna e prosperità, in molte parti d’Europa, si brucino fantocci che rappresentano l’anno passato. La Befana passando una volta all’anno, nella prima parte di quello nuovo, fu dunque associata a questa simbologia anche se il fatto di portare doni ha sicuramente valore benaugurante. In questa figura troviamo quindi, contemporaneamente, il passato che se ne è andato, rappresentato dai vestiti e dall’aspetto fisico, e il nuovo anno appena arrivato, con doni e regali.

La Befana e il Vino

Come sappiamo che la bevanda preferita dalla Befana è il vino? Bé, anche in questo caso una filastrocca ci viene in aiuto: “La Befana è una vecchina, che col sacco si fa china, mangia arance e beve vino, porta i doni a un bambino.”

Per ricevere i doni sperati ed evitare di ricevere il carbone, ogni bambino deve comportarsi bene. Inoltre,per invogliare la Befana a lasciare i regali, bisogna preparare del cibo e qualcosa da bere per rifocillarla. Per quanto riguarda il cibo siamo tutti d’accordo, un po’ di frutta, e nello specifico delle arance o mandarini; sulla bevanda da lasciare, invece, ci sono almeno due vedute diverse: c’è chi sostiene la necessità di preparare un bicchiere di latte con tanto di biscotti e chi, invece, preferisce un bel bicchiere di vino. In realtà, il latte è un’introduzione recente, fino al secolo scorso, infatti, era il bicchiere di vino, rigorosamente rosso, a dissetare e riscaldare la Befana. Ci auguriamo che la nostra vecchietta preferita non sia diventata improvvisamente astemia.

Per questo, il giorno della Befana, stappati una bottiglia di vino rosso e ricordati di lasciarne un bicchiere, altrimenti niente regali.

Posted in: Consigli sul vino
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