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​I vini D.O.C.G. della Lombardia: quanti e quali sono?

By Luca Stroppa 27 luglio 2020 1876 Views

I vini D.O.C.G. della Lombardia: quanti e quali sono?

La produzione enologica lombarda comprende più di 40 vini a cui è stato assegnato un marchio di qualità. Di questi, 5 hanno ottenuto il massimo riconoscimento a cui possono ambire i vini italiani: la Denominazione di Origine Controllata e Garantita.

Continua a leggere il nostro articolo per scoprire quali sono i 5 vini D.O.C.G. della Lombardia.

1. Franciacorta DOCG

La prima D.O.C.G. della Lombardia e la prima D.O.C.G. italiana dedicata ad un metodo classico è il Franciacorta, la cui Denominazione di Origine Controllata e Garantita è stata riconosciuta nel 1995 (D.O.C. nel 1967).

La denominazione “Franciacorta D.O.C.G.” è riservata al vino spumante metodo classico ottenuto esclusivamente con la rifermentazione in bottiglia e la separazione del deposito mediante sboccatura. Comprende 5 tipologie di spumante: “Franciacorta”, “Franciacorta” Satèn”, “Franciacorta” Rosé, “Franciacorta” millesimato, “Franciacorta” riserva, prodotti a partire dai vitigni Chardonnay e/o Pinot Nero e Pinot Bianco, quest’ultimo per un massimo del 50%, coltivati nella prestigiosa regione vitivinicola della “Franciacorta”, in provincia di Brescia, tra le Alpi Retiche e la sponda meridionale del Lago d’Iseo.

2. Valtellina Superiore DOCG

La Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Valtellina Superiore” risale al 1998, mentre la D.O.C. era stata riconosciuta nel 1968.

La denominazione “Valtellina Superiore D.O.C.G.” comprende i vini rossi e fermi ricavati dal più importante vitigno della Valtellina, il Nebbiolo (qui conosciuto come Chiavennasca), per almeno il 90% della loro composizione. La sua coltivazione avviene sui caratteristici terrazzamenti che dominano gli acclivi versanti montani della provincia di Sondrio.

La D.O.C.G. “Valtellina Superiore” comprende anche 5 sottozone geografiche storiche: Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella.

3. Sforzato (o Sfursat) di Valtellina DOCG

Lo Sforzato, o Sfursat, di Valtellina è una D.O.C.G dal 2003, D.O.C. dal 1968.

La denominazione “Sforzato di Valtellina D.O.C.G.” è riservata ai vini rossi ottenuti dalla vinificazione di uve Nebbiolo, per almeno il 90% della loro composizione, attentamente selezionate e lungamente appassite in solaio sino a perdere, per disidratazione naturale, circa il 30% del volume d’acqua contenuta. Il nome “Sforzato” o “Sfursat” si deve appunto alla tipica pratica della “forzatura”, che consiste nel prolungare il periodo di maturazione delle uve.

Il territorio d’elezione di questa denominazione è la Valtellina, in particolare parte dei territori di 18 comuni in provincia di Sondrio.

4. Oltrepo’ Pavese metodo classico DOCG

La D.O.C.G. "Oltrepò Pavese" Metodo Classico nasce nel 2007. Prima la denominazione ricadeva all’interno della DOC “Oltrepò Pavese”. La nascita della denominazione “Oltrepò Pavese” Metodo Classico D.O.C.G. è legata alla storia, alla qualità e alla commercializzazione del Pinot Nero, che qui trova un terroir ideale alla sua coltivazione.

La denominazione comprende 4 tipologie di spumante metodo classico: “Oltrepò Pavese metodo classico” e “Oltrepò Pavese metodo classico rosè”, entrambe da uve Pinot Nero per almeno il 70% e Pinot Bianco, Pinot Grigio e Chardonnay, congiuntamente o singolarmente, per un massimo del 30%; “Oltrepò Pavese metodo classico Pinot Nero” e “Oltrepò Pavese metodo classico Pinot Nero rosè”, entrambe ricavate da uve Pinot Nero per almeno l’85% e Pinot Bianco, Pinot Grigio e Chardonnay, congiuntamente o singolarmente, per un massimo del 15%.

La zona di produzione delle uve destinate alla produzione di questi vini comprende la fascia collinare dell’Oltrepò Pavese, una serie di comuni tutti rientranti nella provincia di Pavia.

5. Moscato di Scanzo DOCG

La D.O.C.G. Moscato di Scanzo risale al 2009, la D.O.C. è invece del 2002.

Il “Moscato di Scanzo D.O.C.G.” è un vino dolce passito, ottenuto in purezza da un vitigno autoctono della provincia di Bergamo, il Moscato di Scanzo, una rarissima varietà Moscato a bacca nera. L’appassimento delle uve si protrae per un periodo non inferiore ai 21 giorni e il vino che si ottiene deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno due anni.

La zona di produzione delle uve della D.O.C.G. comprende solo 31 ettari di terreni situati nel comune bergamasco di Scanzorosciate, dove il vitigno si esprime al meglio e le cui caratteristiche non sono riproducibili altrove.

Tutto ciò rende il "Moscato di Scanzo D.O.C.G." un vino di nicchia, esclusivo e ricercato.

Posted in: Vini d'Italia
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