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​I santi protettori del vino: chi sono?

By Luca Stroppa 02 luglio 2021 615 Views

I santi protettori del vino: chi sono?

I santi protettori sono figure “sante” a cui viene affidata la protezione di una determinata categoria, città o nazione, mansione, attività o professione. Nella tradizione cristiana se ne contano quasi 12 mila, alcuni dei quali legati al mondo del vino.

Nel nostro articolo, scopriamo i santi protettori del vino.

1. Santa Elisabetta: santa protettrice degli enologi

Santa Elisabetta, ricordata l’8 luglio, è la santa protettrice degli enologi.

Nota anche come Isabella d’Aragona, regina del Portogallo, dedicò la sua vita alla famiglia, ai più poveri e a Dio, fino a prendere i voti, alla morte del marito, presso il monastero delle Clarisse di Coimbra. Qui, Elisabetta s'impegnò nella produzione di vino da distribuire in tutte le Chiese del Portogallo e da utilizzare nel corso della messa.

2. San Vincenzo Ferrer: santo protettore dei vignaioli

San Vincenzo Ferrer è il santo protettore dei vignaioli e di tutti coloro che si occupano della coltivazione della vite.

Nato in Spagna nel 1350, Vincenzo Ferrer si distinse per le sue capacità retoriche, dialettiche e persuasive. Considerato un grande predicatore, fu incaricato di portare la parola di Dio in Francia e di convertire le popolazioni del sud-est della Nazione.

Giunto quasi al termine del suo viaggio, il Santo soggiornò in un monastero. Qui, i monaci locali si distinsero per le loro capacità vitivinicole ed enologiche, offrendo a Vincenzo i loro vini più buoni e pregiati. Distratto dal buon vino francese, Vincenzo dimenticò la “strada” per far ritorno in Paradiso e fu punito da Dio che lo trasformò, per un breve periodo, in una statua, prima di riaccoglierlo.

3. San Giovanni Bosco: santo protettore dei vignaioli

San Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani, è considerato, anche se non ufficialmente, un santo protettore dei vignaioli.

Grande appassionato di vino, fin da piccolo si occupò di viticoltura, aiutando il padre vignaiolo. Passione coltivata fin dalla tenera età e conservata negli anni, tanto che Giovanni scrisse anche un libro “L’enologo italiano” dedicato alla coltura della vite.

Inoltre, leggenda vuole che Giovanni guarì da una brutta malattia bevendo il vino prodotto dal padre e dalla madre.

4. San Morando di Cluny: santo protettore dei vignaioli e della vite

Tra i santi protettori dei vignaioli e della vite non va dimenticato San Morando di Cluny.

Monaco cluniacense, Morando guarì, con la preghiera, il conte Federico Piers, colpito da paralisi facciale. Si racconta, inoltre, che durante il digiuno della Quaresima si concedeva solo un grappolo d’uva da vino.

5. San Venceslao: il protettore dei pigiatori d’uva

San Venceslao, celebrato il 28 settembre, è patrono e martire di Boemia, santo protettore dei pigiatori d’uva.

Nato e cresciuto in un Paese dove il cristianesimo non era riuscito a diffondersi, Venceslao si dedicò alla conversione della popolazione locale. Fu, inoltre, proprietario di una serie di terreni che convertì alla coltivazione della vite, attraverso i quali produceva il vino che veniva utilizzato per la messa, alla quale partecipava ogni giorno.

Nel tempo fu identificato come protettore di coloro che si occupavano della pigiatura dell’uva.

6. San Vincenzo Martire e San Barnaba: santi protettori dei vigneti

San Vincenzo Martire e San Barnaba sono due santi considerati protettori dei vigneti.

In particolare, San Vincenzo Martire è il santo protettore dei vigneti dalle malattie della vite.

Diacono di Saragozza, pare che San Vincenzo salvò i vigneti dei viticoltori locali preservandoli dalla peronospora, una delle più gravi malattie della vite.

Ricordato l’11 giugno, San Barnaba è il santo protettore dei vigneti contro i possibili danni della grandine.

Considerato il primo vescovo di Milano, Barnaba, prima di convertirsi, si cimentava tra i vigneti di sua proprietà, coltivando la vite e producendo vino. Parte della sua produzione, scrive Luca nella Bibbia, fu donata dallo stesso ai 12 Apostoli del Signore.

Pare che il nome Barnaba abbia origini nell’aramaico antico con il significato di “figlio della consolazione”. Proprio per questo, e per la sua precedente professione da vignaiolo, fu scelto come Santo protettore dei vigneti e come “consolazione” dai danni della grandine.

7. San Benedetto da Norcia: santo protettore degli agricoltori e dei viticoltori

San Benedetto da Norcia è considerato il santo protettore degli agricoltori, dei coltivatori della terra e della vite.

Fondatore dell’Ordine di San Benedetto, fu proprio lui ad incentivare l’attenzione e la passione dei monaci benedettini verso la viticoltura e la produzione di vino. E fu proprio lui a concedere ai monaci stessi la possibilità di bere moderatamente vino anche durante i pasti e non solo durante la messa.

Per tale motivo è invocato e festeggiato da tutti i viticoltori.

8. San Zeno: santo protettore dei viticoltori veneti

San Zeno è una figura molto particolare, santo patrono dei pescatori d’acqua dolce, ma considerato anche protettore dei viticoltori del Veneto.

Vescovo di Verona, Zeno o Zenone era un grande esperto di tecniche vitivinicole e un profondo conoscitore di vini italiani, in particolare di quelli veneti. Si racconta che, dopo le funzioni religiose, Zeno si rendesse disponibile per dare qualche suggerimento o qualche consiglio ai viticoltori locali su come gestire la vigna e le uve da vino.

Per questo motivo, è diventato (non ufficialmente) il protettore dei viticoltori veneti. E non a caso, parte delle bottiglie prodotte in questa regione portano il suo nome o riproducono la sua immagine sulle etichette!

9. Sant’Urbano: il santo protettore dei bottai

Sant’Urbano di Langres, festeggiato il 2 aprile, è il santo protettore dei bottai e dei commercianti di vino.

Leggenda vuole che, dopo essere stato nominato vescovo di Langres, la diocesi fu soggetta a tumulti politici che lo costrinsero alla fuga. Urbano trovò riparo e protezione tra i vignaioli e i bottai del luogo, che presto si convertirono al cristianesimo. Fu così che si affezionò a queste figure e a questa professione, diventandone il santo protettore.

In particolare, col tempo la sua figura è stata associata quasi esclusivamente a quella dei bottai.

Posted in: Cultura del vino
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