​I grandi produttori di vino italiano: intervista ad Armando Montobbio, Casa Vinicola Montobbio

Per l'occasione ci siamo spostati nell’Alto Monferrato, una delle zone a maggiore vocazione vitivinicola dell’intero Piemonte. Un’area molto prestigiosa dove opera Armando Montobbio, il protagonista della nostra intervista.

1 – Bentrovato Armando, presentati ai nostri lettori ...

Sono Armando Montobbio, enologo e titolare, insieme a mio fratello gemello, Aurelio, della Casa vinicola Montobbio.

Ci troviamo a Castelletto d’Orba, un ridente borgo in provincia di Alessandria, nel cuore dell’Alto Monferrato. Una zona collinare, particolarmente fertile e adatta alla coltivazione della vite, che ci consente di produrre vini di eccellente qualità.

Basti pensare che qui possiamo dare vita a due grandi D.O.C. e una grande D.O.C.G. del Piemonte: la D.O.C. Dolcetto d’Ovada, la D.O.C. Barbera del Monferrato e la D.O.C.G. Gavi.

2 – Come ti sei avvicinato al mondo del vino (tradizione di famiglia, iniziativa personale …)?

Sicuramente per tradizione di famiglia. In passato, i miei nonni e mio padre si sono dedicati a questa attività. Nel 1980, io e mio fratello, dopo aver conseguito il diploma alla Scuola Enologica di Alba, abbiamo deciso di dare continuità a questa tradizione. Ora rappresentiamo la terza generazione.

3 – NON SOLO VINO: prima del vino ti sei occupato d’altro? Hai svolto altre professioni? E ci sono delle somiglianze con il tuo ruolo attuale?

No, non mi sono occupato d’altro anche se il mio ruolo in azienda mi permette di svolgere varie attività. In ogni caso il mondo del vino è il “mio mondo”. Qui sono nato e cresciuto e ho sempre avuto la volontà di continuare la tradizione di famiglia.

4 – SON TUTTE ROSE E FIORI O QUASI: Quali sono i vantaggi della tua professione? E cosa, invece, è meno piacevole?

Il vantaggio della mia professione è che non ci si annoia mai. In una piccola azienda come la nostra hai la possibilità di cimentarti e sperimentare diverse mansioni: dal contadino all’agricoltore, dal viticoltore all’enologo, dal cantiniere al venditore, dal corriere al rappresentante … Devi essere in grado di gestire tutte queste situazioni. Non è certo facile perché richiede versatilità e capacità di adattamento, ma alla lunga è davvero divertente e piacevole.

5 – Cosa ti piace maggiormente della tua cantina/azienda?

Ci sono due aspetti che vorrei sottolineare. Il primo, più romantico, è la possibilità di lavorare stando a stretto contatto con la natura e con gli splendidi paesaggi che caratterizzano Castelletto d’Orba. Il secondo, più pratico, è la possibilità di lavorare in autonomia, senza padroni o la necessità di dare conto e seguire le istruzioni di qualche superiore.

6 - Una canzone, un personaggio, un film, un’opera etc. etc. con cui descrivere o a cui paragonare la tua cantina / azienda e la tua filosofia? E perché?

Recentemente ho visto un bel film che penso possa ben rappresentare la nostra filosofia aziendale e non solo. Si tratta di “Un’ottima annata” del regista Ridley Scott e con protagonista Russel Crowe.

La morale del film invita ad abbandonare cinismo e avidità per assaporare le cose più autentiche e i piccoli piaceri della vita, giorno per giorno, magari con un buon bicchiere di vino dato che il film è ambientato tra i vigneti della Provenza. Autenticità, semplicità, genuinità e spontaneità sono i valori su cui si basa la nostra azienda, ciò che ricerchiamo e che facciamo emergere con i nostri vini.

7 – Qual è il vino della tua produzione che preferisci o al quale sei maggiormente legato? E perché?

Amo tutti i nostri vini, a partire dai blasonati ed eccellenti Barbera del Monferrato e Gavi, ma quello a cui sono maggiormente legato è, senza dubbio, il Dolcetto d’Ovada, per almeno due motivi.

In primo luogo perché e stato oggetto e protagonista della mia tesina durante l’esame di Maturità e, poi, perché, pur essendo meno conosciuto rispetto alle altre denominazioni a base Barbera, ha moltissime potenzialità e qualità, tutte da scoprire. E devo ammettere che i mercati internazionali sembrano apprezzare, tanto che lo stiamo esportando con successo negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Cina.

8 – Devi convincere un appassionato a comprare i tuoi vini. Cosa gli diresti?

Competenza, tenacia, tradizione, passione e volontà sono le qualità necessarie per ottenere grandi vini. Tutte qualità che esprimiamo in ogni fase del processo di produzione delle nostre etichette. Ecco perché puntare sui vini Montobbio!

9 – L'abbinamento perfetto non esiste … o forse sì. Un tuo vino e un piatto che formano un abbinamento perfetto ...

Iniziamo da un abbinamento classico e davvero fantastico, Dolcetto d’Ovada D.O.C. Montobbio e agnolotti (i nostri nonni, secondo tradizione, dopo averli cucinati, li gustavano immergendoli nel vino).

Il Barbera del Monferrato D.O.C. Montobbio lo consiglio con arrosti e cacciagione, mentre il Gavi D.O.C.G. Montobbio è perfetto con piatti di pesce, in particolare con i crostacei.

10 – IL SOGNO NEL CASSETTO: quali sono i tuoi sogni, desideri o aspettative per il futuro?

Sogno la semplificazione dei processi amministrativi e burocratici che limitano e rendono sempre più complicato e lento il lavoro delle piccole aziende, ostacolando, tra le tante, l’esportazione dei nostri prodotti anche in ambito comunitario.