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​I 5 più Strani Profumi del Vino

By Luca Stroppa 27 giugno 2019 4886 Views

I 5 più Strani Profumi del Vino

Il linguaggio dei sommelier professionisti è piuttosto ricercato, ampolloso, metaforico, quasi creativo, non sempre immediato e comprensibile a noi comuni bevitori. In particolare, nel campo dei termini utilizzati per descrivere i profumi del vino si raggiungono vette di estrosità e fantasia davvero inimmaginabili. Ti sarà certamente capitato di chiedere all’amico, dopo una coreografica descrizione dei sentori emanati dal vino: “Ma senti anche tu quello che sentono loro?”. Già perché alcuni dei profumi che qualche sommelier rivendica di aver percepito sono quanto meno stupefacenti e bizzarri. Noi di Wineshop.it abbiamo fatto un viaggio tra i profumi più strani del vino e ne abbiamo scoperte delle belle.

1. Pipì di Gatto

Iniziamo subito con il botto: in molti sostengono che uno dei sentori tipici del Sauvignon sia quello di “pipì di gatto”. Anzi ormai, questo profumo è indissolubilmente legato a questo vino. Non una grande pubblicità sicuramente perché se è vero che una complessa spiegazione scientifica esiste e che questo non significa che al vino venga aggiunta questa sostanza liquida, è anche vero che associare questo profumo ad una bevanda può avere effetti controproducenti. Non una grande mossa di marketing dunque. Ma poi, che profumo avrebbe la pipì di gatto? Non diteci quello del Sauvignon …

2. Figurine Panini

Se come noi le hai collezionate da bambino sarai, di certo, affezionato alle figurine Panini. È altrettanto vero che non ti saresti mai aspettato di ritrovartele tra i profumi del vino. Ebbene sì, l’”inconfondibile” profumo delle figurine Panini sarebbe percepibile in alcuni vini rossi della Campania. Si tratta, nello specifico, del profumo particolare emanato dalla colla appena prima di appiccicare la figurina all’album. Se cercavate un termine per accendere la curiosità di noi collezionisti, bè allora ci siete riusciti.

3. Carruba Birmana

Ammettiamo la nostra ignoranza in materia. Non sappiamo cosa sia e che caratteristiche abbia la “carruba birmana”, ma sappiamo che qualche sommelier percepisce questo profumo in molteplici vini. Neanche Google e Wikipedia ci vengono in aiuto perché la ricerca “carruba birmana” non porta ad alcun risultato. Certo, sappiamo che la carruba è il frutto dell’albero carrubo, che è coltivata nelle zone mediterranee e può essere assimilata, come caratteristiche, al cacao e al cioccolato. Ma quella birmano proprio non abbiamo idea di come sia e che profumo abbia. Siamo senza parole, l’unica domanda che ci viene spontanea è: Ma perché?

4. Sesso Sfrenato

Non vogliamo dilungarci troppo per lasciare spazio alla tua fantasia. Sappi che nel bouquet di profumi di qualche Champagne potrebbe esserci quel tipico profumo di “sesso sfrenato”. Non chiederci altro …

5. Gambo di Ciclamino Spezzato

Se ti capita di degustare un Pinot cerca di percepire il suo caratteristico profumo di “gambo di ciclamino spezzato”. Il ciclamino è una pianta molto diffusa e conosciuta per cui fin qui nulla di strano, ma è il resto della terminologia che ci fa storcere il naso. “Gambo di ciclamino spezzato”: pare che la rottura della base della pianta provochi un profumo particolare. Se sei disposto a sacrificare la tua pianticella per la curiosità di scoprire questo sentore, fai pure, ma non è detto che risolverai il dilemma.

Gli Strani profumi del Vino: una spiegazione scientifica

Fino ad ora abbiamo ironicamente e scherzosamente trattato la creatività con cui spesso vengono descritti i profumi del vino. In realtà, i sommelier non sono metaforici poeti dei nostri tempi. Certo, a volte stuzzicano la fantasia di noi winelover con termini attraenti, ma un fondo di verità scientifica esiste ed è bene ricordarlo.

Molto semplicemente, i profumi sono molecole volatili presenti nell’ambiente che influenzano ogni nostra percezione olfattiva. Tali molecole si trovano in quantità variabili in tutto ciò che ci circonda. Può dunque succedere che alcune di queste molecole siano presenti nel vino e in altri oggetti denotandone il profumo.

Nello specifico, nel processo di produzione del vino si possono sviluppare componenti aromatiche dipendenti da diversi fattori: clima, terreno, ambiente, vitigno, fermentazione del vino, maturazione e tanti altri. Tali componenti le possiamo ritrovare in altri oggetti, nelle piante, nella frutta, nella verdura … per cui quando si degusta un vino scatta in automatico l’associazione.

Indubbiamente risulta difficile percepire o anche solo immaginare di percepire i profumi sopra riportati, ma almeno quando si parla di profumi speziati, fruttati o floreali ora sai bene da dove provengono e da dove derivano.

Posted in: Curiosità sul vino
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