I 5 più Strani Profumi del Vino
Il linguaggio dei sommelier professionisti è piuttosto ricercato, ampolloso, metaforico, quasi creativo, non sempre immediato e comprensibile a noi comuni bevitori. In particolare, nel campo dei termini utilizzati per descrivere i profumi del vino si raggiungono vette di estrosità e fantasia davvero inimmaginabili.
Chi non si è mai trovato, ascoltando la coreografica analisi olfattiva di un vino, a pensare: “Ma davvero sentono tutte queste cose?”. Già, perché alcuni dei profumi che certi esperti dichiarano di percepire sono a dir poco sorprendenti … se non decisamente bizzarri. Noi di Wineshop.it abbiamo fatto un viaggio tra i profumi più strani del vino e ne abbiamo scoperte delle belle.
Profumi Strani del Vino: 5 Aromi Insoliti e Bizzarri
I 5 profumi che stiamo per descriverti rappresentano alcune delle sensazioni olfattive più strane e sorprendenti che abbiamo sentito pronunciare durante eventi e degustazioni. Confessiamo: anche noi siamo rimasti a bocca aperta davanti a certe descrizioni, un mix di fantasia, esperienza e… forse un pizzico di estro!
Preparati a scoprire un lato insolito del mondo del vino, dove i profumi diventano quasi delle storie da raccontare e ogni calice nasconde un universo di aromi a dir poco inattesi.
1. Pipì di Gatto
Iniziamo subito con il botto: in molti concordano che uno dei sentori più iconici del Sauvignon sia… la famosa “pipì di gatto”. Sì, avete letto bene! Questo aroma, curioso e un po’ sconcertante, è ormai diventato quasi il marchio di fabbrica di questo vitigno.
Non proprio il migliore biglietto da visita, lo ammettiamo. Anche se dietro c’è una solida spiegazione scientifica — niente paura, nessuno aggiunge davvero liquidi sospetti al vino! — l’associazione mentale tra una bevanda raffinata e un odore così poco glamour rischia di mettere in difficoltà anche i più appassionati. Insomma, non proprio una mossa vincente dal punto di vista del marketing.
Ma allora, com’è davvero il profumo della “pipì di gatto”? Ti tranquillizziamo, non pensare che il Sauvignon abbia effettivamente quell’aroma …
2. Figurine Panini
Se, come noi, da bambini hai collezionato le mitiche figurine Panini, sicuramente sei ancora un po’ affezionato a quel piccolo rito. Ma di certo non ti saresti mai aspettato di ritrovare proprio quel ricordo… tra i profumi del vino!
E invece sì: in alcuni vini rossi della Campania si può percepire l’”inconfondibile” aroma delle figurine Panini. Nello specifico, si tratta di quel particolare profumo della colla appena prima di appiccicare la figurina all’album, un’essenza capace di risvegliare tanti ricordi d’infanzia.
Se qualcuno stava cercando un modo originale per stuzzicare la curiosità di noi collezionisti incalliti, beh... ha raggiunto l'obiettivo!
3. Carruba Birmana
Ammettiamo la nostra totale ignoranza su questo punto. Non sappiamo esattamente cosa sia — né tantomeno quali caratteristiche possieda — la famigerata “carruba birmana”. Eppure, pare che alcuni sommelier riescano a percepire questo profumo in una sorprendente varietà di vini.
Nemmeno Google o Wikipedia ci vengono in soccorso: una ricerca su “carruba birmana” non restituisce alcun risultato. Quello che sappiamo è che la carruba è il frutto dell’albero di carrubo e che, per certi versi, può ricordare cacao e cioccolato. Ma della “carruba birmana” non abbiamo proprio idea: né com’è, né tantomeno che profumo abbia.
Siamo sinceramente senza parole, e l’unica domanda che ci viene spontanea è: ma perché?
4. Sesso Sfrenato
Non vogliamo dilungarci troppo per lasciare spazio alla tua fantasia. Sappi che nel bouquet di profumi di qualche Champagne potrebbe esserci quel tipico profumo di “sesso sfrenato”. Non chiederci altro …
5. Gambo di Ciclamino Spezzato
Se ti capita di degustare un Pinot, prova a cercare nel suo bouquet quel curioso e caratteristico profumo di “gambo di ciclamino spezzato”. Il ciclamino è una pianta piuttosto comune e familiare, quindi fino a qui tutto bene. Ma è proprio la combinazione insolita di termini — “gambo spezzato” — che ci fa storcere un po’ il naso.
Pare che spezzare la base di questa pianticella sprigioni un aroma particolare, tanto da essere diventato un riferimento per descrivere certi vini. Se sei davvero curioso e disposto a sacrificare una piantina di ciclamino per risolvere il mistero, fai pure — ma non è detto che otterrai la risposta che cerchi!
Gli Strani profumi del Vino: una spiegazione scientifica
Fino ad ora abbiamo ironicamente e scherzosamente trattato la creatività con cui spesso vengono descritti i profumi del vino. In realtà, i sommelier non sono metaforici poeti dei nostri tempi. Certo, a volte stuzzicano la fantasia di noi winelover con termini attraenti, ma un fondo di verità scientifica esiste ed è bene ricordarlo.
Molto semplicemente, i profumi sono molecole volatili presenti nell’ambiente, influenzando ogni nostra percezione olfattiva. Tali molecole si trovano in quantità variabili in tutto ciò che ci circonda. Può, dunque, succedere che alcune di queste molecole siano presenti sia nel vino che in altri oggetti/cose etc. etc., denotandone il profumo.
Nello specifico, nel processo di produzione del vino si possono sviluppare componenti aromatiche dipendenti da diversi fattori: clima, terreno, ambiente, vitigno, fermentazione del vino, maturazione e tanti altri. Tali componenti aromatiche si possono ritrovare in altri oggetti, nelle piante, nella frutta, nella verdura … per cui quando si degusta un vino scatta in automatico l’associazione.
Indubbiamente, risulta difficile percepire o anche solo immaginare di percepire i profumi sopra riportati, ma almeno quando si parla di profumi speziati, fruttati o floreali ora sai bene da dove provengono e da dove derivano.
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