​Forbes celebra l’Italia del vino

Nello specifico, il paesaggio italiano, assai diversificato, offre ai nostri viticoltori la possibilità di impiantare vigneti in ambienti unici e spettacolari, spesso inaspettati, raggiungendo risultati di assoluta eccellenza.

L’Italia e il suo paesaggio del vino

L’Italia, più di ogni altro Paese, può vantare un’incredibile varietà paesaggistica. L’articolo di Forbes parte proprio da questo assunto ed è incentrato sul carattere spettacolare e diversificato degli ambienti dove sorgono buona parte dei vigneti italiani.

In un simile contesto, i nostri viticoltori hanno avuto il merito di praticare con successo la coltura della vite, dando vita a vini speciali prodotti in paesaggi unici; vini che riportano in bottiglia l’unicità del terroir dove hanno origine le loro uve.

Tra i tanti vigneti impiantati in paesaggi mozzafiato e che producono vini irripetibili, la rivista americana menziona quelli a strapiombo sul mare tipici delle Cinque Terre, o ancora i vigneti che sorgono sulle spettacolari pendici del vulcano Vesuvio o su quelle dell’Etna e sui terreni alpini di Aosta e dell’Alto Adige. In gran parte di queste aree si pratica una viticoltura eroica e si producono vini italiani di altissima qualità, tra i più ricercati dai winelovers sparsi ad ogni latitudine del nostro Pianeta.

Che dire poi dei vini prodotti sulle dolci colline del Chianti o su quelle Patrimonio Unesco del Conegliano Valdobbiadene e, ancora, dei vini dei meravigliosi paesaggi vitivinicoli delle Langhe, del Roero e del Monferrato, anch’essi Patrimonio Mondiale Unesco. Quelli che abbiamo riportato sono solo alcuni esempi perché la lista è ricca di ambienti unici … talvolta inaspettati come quelli dei cosiddetti “vigneti urbani” o “cittadini”, che si trovano all’interno dei confini di alcune delle nostre città, una sorta di oasi verde in aree prevalentemente metropolitane. Un lascito di un passato in cui anche le grandi città erano strettamente legate alla natura e ai suoi prodotti.

In Italia si possono trovare vigneti urbani a Torino, Milano, Venezia, Siena e Palermo, spesso a ridosso di dimore storiche che, un tempo, ospitavano i grandi signori della città. Questi ultimi, non di rado, impiantavano vigneti nelle loro proprietà per potersi godere i loro vini preferiti. Alcune di queste vigne sono andate perdute, altre, grazie al lavoro di volenterosi viticoltori italiani, sono state riscoperte, rivitalizzate e portate a nuovo splendore. Accanto a capolavori artistici e architettonici ecco dunque meraviglie vitivinicole.

Quest’incredibile varietà di ambienti e questo connubio tra territorio agricolo o urbano e coltura della vite è un tratto caratteristico della viticoltura italiana e disegna un “paesaggio del vino” diversificato e spettacolare, in cui i vigneti contribuiscono ad innalzare il valore estetico e, non solo produttivo, di questi territori e i territori stessi contribuiscono a determinare la qualità e l’unicità dei vini prodotti nei suoi vigneti. Qualcosa di irripetibile e difficilmente ritrovabile, nelle stesse proporzioni, in altri Paesi vocati alla viticoltura.