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Da dove viene il vino? Chi lo ha inventato?

By Luca Stroppa 09 aprile 2021 120 Views

Da dove viene il vino? Chi lo ha inventato?

Chi ha inventato il vino? Quali sono state le prime popolazioni a produrre vino? Da dove proviene il vino? Te lo sei mai chiesto?

Armati di mappamondo e seguici nel nostro viaggio alla scoperta delle origini del vino. Ti porteremo in territori lontani e suggestivi, abitati da popolazioni poco conosciute ma che hanno fatto la storia del nettare.

Quali sono le origini del vino?

Italia o Francia, altri opterebbero per la Grecia. Sembrerebbe scontato, eppure non è così. Il vino non proviene da questi territori. La sua origine va ricercata altrove, in aree lontane e poco note, nel periodo della storia umana che precede la scrittura e che è stato definito “Preistoria”. Un’origine molto antica, quasi sorprendente, a testimonianza dell’importanza rivestita dal nettare nella nostra Storia.

Prima di entrare nel cuore della questione dobbiamo fare una precisazione. Attorno alle origini del vino esistono numerose leggende e supposizioni, non sempre supportate da testimonianze o ritrovamenti storici attendibili. Molte Nazioni e molti territori ne rivendicano l’origine, ma, oggi, gli studiosi sembrano aver trovato la soluzione a questo enigma.

Da dove viene il vino? Chi lo ha inventato?

Le prime tracce che testimoniano la produzione di vino ci portano nei pressi di Tiblisi, la capitale della Georgia, uno Stato che si trova al confine tra l'Europa e l'Asia, sulle rive del Mar Nero, confinante con la Turchia, l’Armenia, la Russia e l’Azerbaijan. Nello specifico, nei siti archeologici di “Shulaveri Gora” e “Gadachrili Gora” sono state ritrovate otto giare di terracotta, della capacità di 300 litri, che, sul fondo e sulle pareti, conservavano tracce di vino. Il gruppo di ricerca internazionale che si è occupato della questione, composto anche da cinque italiani, utilizzando le più sofisticate tecnologie, non ha avuti dubbi nel constatare che i residui ritrovati nei contenitori fossero riconducibili al nettare.

Le giare e il vino contenuto risalgono al Neolitico e sono databili attorno al 5.800 e 6.000 a.C. Secondo gli studiosi, le popolazioni che, un tempo, abitavano queste zone, sono state le prime ad aver addomesticato la vite per la produzione di vino. Del resto, la passione per il nettare sembra essere parte integrante della cultura “Shulaveri-Shomutepe” (da “Shulaveri”, città della Georgia, e “Shomu-Tepe”, in Azerbaigian) dominante, durante il Neolitico, nei territori corrispondenti all’attuale Georgia e Azerbaijan.

È interessante notare che altre tracce di vino sono state trovate in alcuni contenitori rinvenuti nel sito archeologico di Hajji Firuz Tepe, in Iran, sui monti Zagros, non troppo distante dalla Georgia. In particolare, sono stati scoperti sei vasi di ceramica da 9 litri, all'interno di un edificio in mattoni, contenenti depositi di vino e resina, quest’ultima utilizzata come conservante. Questi ritrovamenti, secondo gli studiosi, risalgono al 5400 e il 5000 a.C.

Un’ulteriore prova del fatto che l’area al confine tra Europa e Asia sia stata la patria del vino riguarda la più antica azienda vinicola. In Armenia, nella valle del Monte Ararat, nella zona attorno al villaggio di Areni è stato ritrovato un complesso di grotte utilizzato per la conservazione del vino locale. Si tratta della prima cantina appositamente pensata per conservare il nettare. Risale al 4.100 a.C. Ancora oggi l’Areni è il vitigno e il vino più importante dell’Armenia.

A questo punto, se qualcuno ti dovesse chiedere chi ha inventato il vino, quando e dove è stato inventato, non avrai più dubbi: il vino è stato inventato in Georgia, nel Neolitico, da alcune popolazioni locali della cultura Shulaveri-Shomutepe.

Sempre in attesa di nuove ed entusiasmanti scoperte.

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Posted in: Cultura del vino
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