Cosa dire quando si presenta un vino a tavola?
Questo è un articolo che dovresti leggere se ti piacerebbe sapere cosa consiglia di dire il Galateo del Vino durante la presentazione di una bottiglia agli ospiti o ai clienti. Si tratta di regole valide sia per sommelier professionisti, cameriere o camerieri, quindi in situazioni formali, sia per appassionati, magari per una cena che hanno organizzato personalmente, nel corso della quale è previsto il servizio del vino.
Il momento della presentazione del vino è spesso sottovalutato. In realtà, merita la stessa cura e attenzione che solitamente si dedica all’apertura della bottiglia e alla mescita del vino. La presentazione del vino non ha solo una funzione confermativa, cioè non serve solo a dimostrare al cliente o all’ospite che è stata effettivamente portata a tavola la bottiglia che scelta/ordinata o annunciata, ma ha anche un’importante funzione informativa, serve a fornire i principali dati sul vino. Inoltre, questo “rituale” crea un’atmosfera davvero elegante e professionale, accrescendo l’attesa, l’interesse e la curiosità di clienti/ospiti.
Di seguito, vediamo cosa si dovrebbe dire quando si presenta un vino a tavola.
Quali informazioni dare durante la presentazione di un vino ad ospiti o clienti?
Anche la presentazione del vino, come ogni fase del servizio, è regolata da una serie di norme, stabilite dal Galateo, che si dovrebbero rispettare per comportarsi secondo le buone maniere, nel pieno rispetto di ospiti e commensali.
Le regole chiave della presentazione del vino sono queste:
● LA BOTTIGLIA DI VINO VA PRESENTATA A SINISTRA: alla sinistra dell’ospite o di chi l’ha ordinata. Nel caso in cui hai organizzato tu la cena e ci sono più ospiti, dovresti porti alla sinistra del più esperto o della più esperta o di chi è particolarmente interessato a sapere il vino che hai scelto.
● LA BOTTIGLIA DI VINO VA PRESENTATA IN VERTICALE: si dovrebbe usare il palmo di una mano per sorreggere la base della bottiglia, mentre l’altra mano va tenuta in prossimità del collo della bottiglia. Al massimo, si potrebbe inclinare leggermente per favorire la lettura dell'etichetta.
● LA BOTTIGLIA DI VINO VA PRESENTATA SOLLEVATA: va tenuta nelle mani senza appoggiarla sul tavolo.
● LA BOTTIGLIA DI VINO VA PRESENTATA CON L'ETICHETTA RIVOLTA VERSO IL CLIENTE/OSPITE: è importantissimo assicurarsi che l’etichetta della bottiglia di vino sia ben visibile. Non coprirla mai con le mani! Il cliente o l’ospite devono poter leggere l’etichetta per assicurarsi che la bottiglia portata a tavola sia quella che è stata ordinata.
A questo punto, arriviamo al momento della presentazione verbale della bottiglia di vino. Ora vediamo quali sono le informazioni che si dovrebbero dare al cliente quando si presenta al tavolo una bottiglia di vino.
Come abbiamo anticipato, la presentazione del vino ha una funzione informativa, serve cioè a fornire al cliente i principali dati sul vino che sta per bere. Per questo, quando si presenta una bottiglia di vino si dovrebbero dire:
NOME DEL VINO ed eventuale DENOMINAZIONE
VITIGNO e/o CRU
ANNATA
PRODUTTORE
Queste sono le informazioni essenziali che ogni professionista deve sempre dire al ristorante durante la presentazione di una bottiglia di vino. Ti consigliamo di fornire queste quattro informazioni chiave anche durante le cene più informali, in modo tale che i tuoi ospiti siano a conoscenza di quale bottiglia stanno per bere.
Secondo il Galateo del vino, non si dovrebbero fornire ulteriori informazioni a meno che non sia il cliente stesso a richiederle. Il commensale, ad esempio, potrà chiedere info sulle caratteristiche organolettiche del vino oppure potrà chiedere di sapere la gradazione alcolica del vino o ancora maggiori notizie sul produttore o sul metodo produttivo, su quella specifica annata o su quel particolare cru. Solo su esplicita richiesta, il sommelier o chi presenta il vino dovrà dare maggiori indicazioni.
Può capitare che alcuni addetti alla presentazione della bottiglia, oltre ai quattro dati essenziali, forniscano di spontanea volontà anche informazioni sulle proprietà organolettiche del vino. Anche noi ci siamo imbattuti in queste situazioni. Non andrebbe fatto. A nostro modo di vedere e anche secondo il Galateo, dare troppe indicazioni sulle qualità attese del vino potrebbe condizionare il giudizio e l’esperienza del cliente, per cui meglio non dire nulla e la lasciare che siano i commensali/ospiti a “scoprire” il vino.
Per concludere, vogliamo darti un piccolo consiglio: le curiosità funzionano, piacciono e suscitano interesse. In contesti informali, quando hai scelto tu la bottiglia da servire ai tuoi ospiti, se c’è una particolare curiosità che riguarda quel vino e se quella curiosità non si riferisce alle sue qualità, per cui se non stai dando alcun giudizio di valore, allora ti consigliamo di dirla al cliente o all’ospite. Contribuisce a creare un bel clima, ad avvalorare la tua scelta e a far sentire importanti e speciali gli ospiti. Ti facciamo un esempio. Se porti a tavola l’Orto di Venezia, in vendita nella nostra enoteca online, puoi dire che è l’unico vino prodotto nella Laguna di Venezia. Come in questo caso, l’importante è non dilungarsi troppo per non perdere l’attenzione dei commensali.
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